venerdì 12 febbraio 2016

SIMILITUDINI

SIMILITUDINI

La memoria è una signora da prendersi con le molle. E’ utile, utilissima in molte circostanze della vita. Ma qualche volta si diverte a giocare scherzi che lasciano il segno.
E la memoria mi ha giocato uno dei suoi tiri mancini.
Assistevo al quotidiano rosario di notizie camuffate a dovere dai telegiornali: impossibilitati a nascondere oltre il limite dell’evidenza tutto ciò che è sgradito al potere, a lorsignori, i media si vedono costretti a mostrare fatti, accadimenti, dati e notizie.
Dunque, lo spred risale: la fiducia che all’estero hanno del sistema bancario italiano è pari alla intelligenza politica di Renzi. Cioè vicino allo zero. In compenso ci hanno triturato gli zebedei oltre il sopportabile con il matrimonio fra omosessuali e lesbiche e sull’adozione dei figliastri (traduzione di stepchild), Mi sembrano tornati i tempi della farfallina di Belen che riempì migliaia di pagine, occultando i problemi seri. Però arriva Sanremo: allegri! Non esisteranno più mancanza di lavoro, economia asfittica, giovani senza speranza, futuro color nero inferno. Si canta, gente, e al pomeriggio imperversa “amici”. Non pensate, annullatevi nelle note, nelle curve femminili, nel gossip.
Il Presidente della Repubblica è andato a far atto di omaggio e sottomissione all’imperator, negli USA. Normale. Come sempre. Agli ordini, Signore!
La Cina, come ululavo, ha cominciato a dimostrare la sua reale forza economica: castello di carta che si regge solo sull’assorbimento altrui dei propri prodotti a basso costo. Grazie a dio è mancante di materie prime strategiche. Però è gonfia di carta moneta: vale meno dei soldi del monopoli, ma fino a che la finanza mondiale furoreggia, gli occhi a mandorla non si riempiono di lacrime. Fin che dura…..
Gli Stati Europei con le palle chiudono le frontiere: che si grattino Italia e Grecia. Comprensibili.
In Germania, nota positiva, è cresciuta di dieci o più volte la forza che i giornalisti-linguetta descrivono “di estrema destra”: idiozia storica. Il fatto è che i Tedeschi sono sempre Tedeschi e si stanno stufando di essere sempre e solo loro i cattivi della storia. Cosa non vera.
In compenso qui da noi certi giudici (Magistratura Democratica?) non vedono l’ora di potersi abbattere come una grandinata contro chi, virilmente, difende sé, la propria famiglia, la propria casa, i propri averi dai banditi, grassatori, barbari, ladri, assassini, stupratori che un governo lassista, progressista, servo, immorale ha lasciato calare nello Stivale come stormi di velenose locuste. Arriveremo come in sud America agli squadroni della morte. Bel risultato! Bravi!
Però, a consolazione, aumentano le tasse, aumentano le prebende ai politici, aumentano inutili, sterili, squallidi incontri televisivi dei componenti della casta, che si arroccano sempre più nella loro torre d’avorio.
L’euro, voluto dagli USA via Francia per combattere il super Marco, ha dimezzato il potere di acquisto delle famiglie. Oramai si svende tutto. Però spendiamo soldi per i clandestini e non per i nostri in difficoltà
E….. continuate voi. La lista è più lunga della Divina Commedia.
Cosa mi ha ricordato tutto questo?
Semplice: la Repubblica di Weimar, pletorica, utopica, inefficace, inutile, sbrindellata.
Quello che ne seguì è la speranza vichiana dei ricorsi storici. Quello che seguì è quello che sistemerebbe una volta buona questo amato, bellissimo squinternato Stivale.
Speriamo in Vico….!
Martedì 9 febbraio 2016.

Fabrizio Belloni