MAFIA CAPITALE? CERTO, MA NON SOLO……2°
(seconda puntata)
In tutte le
famiglie importanti, dal dopoguerra in poi, è invalso un trucchetto tipicamente
italico: se si hanno più figli, si tengono i migliori in Azienda e si mandano
le seconde linee in “politica”. Magari, se la prole è numerosa, un po’ a destra
ed un po’ a sinistra. Non si sa mai.
Nulla di illegale,
ben inteso. Casomai è da giudicare l’opportunità e la reale capacità del
rampollo di svolgere il compitino pubblico.
A Trieste (questa
è la città annunciata nella prima puntata) la grande famiglia Illy seguì il
copione; il figlio Andrea in Azienda e l’altro, Riccardo, Sindaco.
Riccardino, dopo
un primo tentativo, subito rientrato, di arrivare in “bottega” in motocicletta,
ci si buttò a pesce. Abbiamo avuto sindaci peggiori.
Quello che mi
preme mettere in luce è la creazione di una società
TCD Trieste Città Digitale
Azienda destinata
a creare e successivamente gestire un programma per computer atto alla gestione
della realtà comunale.
Attenzione: creare
la società “TCD Trieste Città Digitale” è strategia;
farla creare da Comune, Ater, CCIAA ed
Ezit è tattica. Ed il successivo
sindaco sarà proprio il numero uno dell’Ezit, guarda caso.
Io sono un maligno
per natura, si sa. Ma mi domando perché, stante proprio a Trieste, la presenza
dell’Insiel (già Informatica S.p.A.), società pubblica demandata a produrre
sistemi operativi per le pubbliche Amministrazioni a livello nazionale, si
sentisse la necessità di creare ex novo una Società parallela, concorrente all’esistente.
Ingenuo e sprovveduto! Malignamente penso che ci fosse già uno scopo, un fine.
I fatti mi daranno ragione.
Nasce dunque la TCD , e resta una scatola
vuota: nessun dipendente. Scatola vuota, ma operante. Sotto il successore di
Illy, l’impomatato Di piazza, la fantomatica TCD subappalta alla Mediatec Tecnology la creazione del
sistema operativo comunale.
Del bando di
concorso, del subappalto non ne ho trovato traccia e/ chiarezza. Ma guarda un
po’! Mediatec Tecnology si trova –ma guarda!- a disposizione l’accesso all’archivio comunale: catasto,
anagrafe, storico delle delibere dei vari bandi di concorso/appalto ecc. ecc.
Posizione invidiabile e dirompente.
Di fatto la sub
appaltata Mediatec diventa una “ramificazione immobiliare” (cattiveria mia
personale); però i fatti addolciscono la mia cattiveria. Infatti la sub
appaltata crea a sua volta:
- Confidi
Trieste
- Residence
Bonomo
- Cofir
srl
- Terziaria
Centro Assistenza
Cioè, per non
usare il politichese, la sub appaltata viene a conoscenza e di conseguenza può
gestire pro domo sua, ogni notizia circa: eredità,
piano regolatore, edificabilità. Dove ci sono i soldi veri.
La
sdemanializzazione (illegittima, stante il Trattato di Pace vigente) di larga
parte del Punto Franco Vecchio ne è una conseguenza, per capirci.
Prima di salutare,
in attesa della prossima puntata, con nomi e cognomi ed intrecci, ricordo
soavemente che la
TCD Trieste Città Digitale ha fatturato 573.000 euro circa. Con un utile di 3.000 euro. Roba da fallimento.
Nell’altro
allegato troverete una copiosa messe di dati, per chi ha lo stomaco di
leggerli.
Alla prossima.
Fabrizio Belloni