venerdì 12 febbraio 2016

ROMA MAFIA CAPITALE? OGNI CITTA' E' BELLA A MAMMA SOIA!

MAFIA CAPITALE?  CERTO, MA NON SOLO……2°
(seconda puntata)

In tutte le famiglie importanti, dal dopoguerra in poi, è invalso un trucchetto tipicamente italico: se si hanno più figli, si tengono i migliori in Azienda e si mandano le seconde linee in “politica”. Magari, se la prole è numerosa, un po’ a destra ed un po’ a sinistra. Non si sa mai.
Nulla di illegale, ben inteso. Casomai è da giudicare l’opportunità e la reale capacità del rampollo di svolgere il compitino pubblico.
A Trieste (questa è la città annunciata nella prima puntata) la grande famiglia Illy seguì il copione; il figlio Andrea in Azienda e l’altro, Riccardo, Sindaco.
Riccardino, dopo un primo tentativo, subito rientrato, di arrivare in “bottega” in motocicletta, ci si buttò a pesce. Abbiamo avuto sindaci peggiori.
Quello che mi preme mettere in luce è la creazione di una società
TCD  Trieste Città Digitale
Azienda destinata a creare e successivamente gestire un programma per computer atto alla gestione della realtà comunale.
Attenzione: creare la società “TCD Trieste Città Digitale” è strategia; farla creare da Comune, Ater, CCIAA ed Ezit è tattica. Ed il successivo sindaco sarà proprio il numero uno dell’Ezit, guarda caso.
Io sono un maligno per natura, si sa. Ma mi domando perché, stante proprio a Trieste, la presenza dell’Insiel (già Informatica S.p.A.), società pubblica demandata a produrre sistemi operativi per le pubbliche Amministrazioni a livello nazionale, si sentisse la necessità di creare ex novo una Società parallela, concorrente all’esistente. Ingenuo e sprovveduto! Malignamente penso che ci fosse già uno scopo, un fine. I fatti mi daranno ragione.
Nasce dunque la TCD, e resta una scatola vuota: nessun dipendente. Scatola vuota, ma operante. Sotto il successore di Illy, l’impomatato Di piazza, la fantomatica TCD subappalta alla Mediatec Tecnology la creazione del sistema operativo comunale.
Del bando di concorso, del subappalto non ne ho trovato traccia e/ chiarezza. Ma guarda un po’! Mediatec Tecnology si trova –ma guarda!- a disposizione  l’accesso all’archivio comunale: catasto, anagrafe, storico delle delibere dei vari bandi di concorso/appalto ecc. ecc. Posizione invidiabile e dirompente.
Di fatto la sub appaltata Mediatec diventa una “ramificazione immobiliare” (cattiveria mia personale); però i fatti addolciscono la mia cattiveria. Infatti la sub appaltata crea a sua volta:
  • Confidi Trieste
  • Residence Bonomo
  • Cofir srl
  • Terziaria Centro Assistenza

Cioè, per non usare il politichese, la sub appaltata viene a conoscenza e di conseguenza può gestire pro domo sua, ogni notizia circa: eredità, piano regolatore, edificabilità. Dove ci sono i soldi veri.
La sdemanializzazione (illegittima, stante il Trattato di Pace vigente) di larga parte del Punto Franco Vecchio ne è una conseguenza, per capirci.
Prima di salutare, in attesa della prossima puntata, con nomi e cognomi ed intrecci, ricordo soavemente  che la TCD Trieste Città Digitale ha fatturato 573.000 euro circa. Con un utile di 3.000 euro. Roba da fallimento.
Nell’altro allegato troverete una copiosa messe di dati, per chi ha lo stomaco di leggerli.
Alla prossima.

Fabrizio Belloni