lunedì 6 luglio 2015

DELLA GUERRA DI SPAGNA ... VITALI AL VETRIOLO

L'aspetto interessante della guerra di Spagna consiste nel fatto che se ne parli ancora oggi. A me sembra però che molti proiettino sulla questione le proprie personali opinioni di questo( attuale) momento storico. Allora si tratta di fare un salutare distinguo circa la partecipazione italiana a quella avventura.CERTO....oggi dovremmo avere una sufficiente conoscenza degli avvenimenti per poter dare un giudizio leggermente più sereno. Tuttavia nemmeno oggi si può prescindere dalle proprie opinioni personali. NON A CASO UN GIUDIZIO DEFINITIVO DA PARTE DEGLI STORICI SERI ( tipo: De Felice, Del Noce, ancorché cattolico..Luciano Garibaldi, Fabio Andriola, Marco Tarchi, Alain De Benoist, Domenico Settembrini, quell'autore di Fascismo, Controrivoluzione imperfetta, testo ancora TUTTO da meditare e, per finire, Anthony Galatoli Landi: Mussolini e la Rivoluzione sociale, ISC) NON è STATO ANCORA EMESSO.
Di sicuro si sa che tale guerra MEDITERRANEA ( come tutte le attuali, vedi miei interventi su ALBAMEITERRANEA e Accademia della libertà) è stata la prova generale del secondo conflitto mondiale. Ho anche scritto, in un precedente mio intervento su questo dibattito, che per noi ha rappresentato un FAVORE ALL'INGHILTERRA ( è indubbio!) e contemporaneamente alla CHIESA. Un tentativo di compromesso storico con altri obiettivi e con altre modalità. POTEVAMO estraniarci?? Assolutamente NO. Come oggigiorno. Infatti l'Italia di oggi è SEMPRE PRESENTE, spesso sotto mentite spoglie, nel grande gioco, trovandosi ad essere per DESTINO GEOPOLITICO nel ventre del Mediterraneo. A questo punto si tratta di definire un concetto basilare: Essere presenti significa scegliere. Scegliere significa scartare, come diceva un noto uomo politico francese. Quindi: noi dovevamo essere presenti come Stato Italiano seppure sotto falso nome, poi si trattava di scegliere il partner, ed a questo punto la scelta non può che essere per quello che in quel momento si presenta come il più debole, anche se militarmente più agguerrito. Tutte scelte meditate a lungo. Stalin fu il primo a dare ragione a Mussolini quando, parlando con Nenni in occasione del conferimento a quest'ultimo del PREMIO STALIN, gli disse che l'Italia NON può MAI essere neutrale. La guerra di Spagna, oltre a servire per valutare la consistenza degli armamenti, è servita anche per FAR FUORI i non pochi residuali elementi trotzkisti, come tentavano di dimostrare i Fratelli Rosselli, prima di essere tacitati dalla Cagoule, come dimostra Franco Bandini ( Il Cono d'ombra). E scusatemi se è poco. La conclusione avverrà poi con la morte di Trotzky stesso, ad opera dello zio di Manuel De Sica, in Messico. Ho accennato al fatto che l'Italia NON può essere assente alle porte di casa sua. E lo fa come può. Anche e soprattutto OGGI. ma sono fatti che NON devono apparire. Ciò che appare, invece, è la critica all'inefficienza ed alla cialtroneria, cose vere, beninteso. Ma dietro c'è sempre una presenza enigmatica, come BEN sanno i nostri partner atlantici.....vedi il caso dei Marines, detenuti, poverini, nelle orride CARCERI indiane.Questo per quanto riguarda la nostra presenza nel Mediterraneo. Differente è il caso della nostra partecipazione alla UE, strutturata sull'accettazione di una serie di trattati per lo più SEGRETI, che qui elenco: Lisbona, M.E.S.; Fiscal Compact, E.R.F.; Velsen-Eurogendfor, TISA, Accordo Italia-Usa sul clima, W.T.O.; Stone Ax.
[NOTA finale...se uno come Renzi fosse persona seria, si studierebbe almeno questi accordi cercando di farsi spiegare qualcosa da qualcuno capace di capirli...] GV