sabato 29 aprile 2023

Pure i cabbasisi, ad un certo punto, si rompono

 .. ed inutilmente io, anziano siciliano militante di una Idea mai rinnegata, ho ciclicamente tentato di "ammorbidire" le spigolositá del mio carattere per tentare un "dialogo" civile e costruttivo con i "vincitori" del 1945 e con i relativi eredi ideologici, politici e "naturali" nel corso di tanti decenni. 

Oh, premetto : (nella sostanza) si discute di numeri sostanzialmente bassi visto che, come chiunque può sempre verificare, della ricorrenza del 25 aprile alla gran parte del popolo italiano non frega proprio niente. 
È uno dei tanti giorni di festa (tranne che per molti lavoratori) da sfruttare per svagarsi un poco (sempreché le incombenti difficoltà economiche lo permettano).
Non voglio farla lunga, vado al sodo ..
Quest'anno, più che mai, la polemica sulla "condivisione dei valori della resistenza" ha investito gli esponenti della destra atlantista ed ueista al governo : da La Russa a Lollobrigida per finire alla Meloni. Per qualche esponente di Fratelli d'Italia potrei sottoscrivere che trattasi di badogliani già rinnegati con Fini a Fiuggi nel 1995, per altri non so .. ma non ha (per me e, sicuramente, per altri "irriducibili") alcuna importanza.
Sono TUTTI "antifascisti" dichiarati, senza se e senza ma e, di conseguenza, nessun "confronto" è possibile con questi odiatori seriali di quanti furono sconfitti (dagli americani) e pure massacrati a guerra finita dalle bande partigiane, con il consenso di TUTTI i boss del CLN, Pertini in testa. 
È quindi ora che io ritorni a quella che era la mia posizione istintiva da giovanissimo militante Fascista, appena affacciatosi sul "campo di battaglia" di allora (metà anni '60 secolo scorso) :
 
- il Fascismo perseguitava gli antifascisti ? 
Gli antifascisti perseguitano (oggi, dopo 78 anni) i Fascisti con "norme transitorie e finali". 
Sempre di persecuzione si tratta, di "democratico" non c'è proprio niente. Per cui ognuno resti nella propria posizione : "a ciascuno il suo" -

Accademia della Libertà, che costantemente mi ha onorato della propria disponibilità ed attenzione, sa bene che ho cercato, nei fatti e con le parole, unicamente di "mirare al sodo". 
Così pure quanti mi furono vicini nella militanza attiva politica e sindacale ed oggi ancora non ritengono "imbarazzante" questo tipo di schietta comunicazione. 
Non può esserci alcun dialogo con questa gentaglia, chi ci ha sparato alle spalle una volta lo rifarebbe volentieri nuovamente. 
Chi ci ha tradito, rinnegando Idea e Martiri, ci ha già svenduto per le poltrone .. se dovremo "estinguerci" facciamolo naturalmente, senza annacquamenti vari, senza "condivisioni" che tali non sono ma rappresentano una sottomissione a quel potere che abbiamo combattuto, ciascuno secondo proprie possibilità e capacità di lotta.
I Camerati non hanno ceduto ai massacratori del 1945 ed al terrorismo degli "anni di piombo", non cederanno certo ai Mattarella di oggi o, ancor peggio, ai La Russa ed alle Meloni di domani.

Grazie per l'attenzione 
Vincenzo Mannello