giovedì 12 gennaio 2023

Rifiutare il Rifiuto di Giuseppe Altieri (archivio)

 Rifiutare il Rifiuto

di Giuseppe Altieri 

Contro inceneritori ed Ecomafie: decalogo per un tam tam dalla base.

Le Multinazionali Petrolchimicoagrofarmaceuticogm producono ogni giorno milioni di

tonnellate di “imballaggi nocivi ed inquinanti” per merci da esse stesse prodotte e spesso

commercializzate in supermarkets essenzialmente “pornografici”, capannoni industriali

dispersi nelle migliori terre della nostra ex-penisola felice, come di tutto il Mondo. Prodotti

industriali contenenti spesso altre sostanze tossiche, come pesticidi, solventi, coloranti,

profumi e sapori artificiali, oltre 30.000 sostanze di sintesi immesse nell’ambiente che si

BIOACCUMULANO negli alimenti e nelle catene alimentari, come le diossine e i metalli

pesanti da incenerimenti dei rifiuti, in una spirale tossicologica pericolosissima. 
“Cibus in

primis”, dicevano i Romani antichi, ma oggi acquistiamo più plastica che alimenti, vittime di

un bordello multicolore che chiamiamo “scaffale” dove ci soffermiamo a “scegliere” tra

prodotti quasi tutti uguali, ovvero contenenti  gli stessi 10 ingredienti che compongono il

90% dell’alimentazione umana moderna (alla faccia della biodiversità e della salute),

travestiti in mille proposte oscene, spesso pubblicizzate da nude top models televisive con

le tette (e non solo) di plastica.
La stragrande maggioranza dei rifiuti mondiali proviene

infatti dalle confezioni alimentari e bottiglie di plastica, tossica e pericolosa, contenenti

“cibi” che poco hanno a che fare ormai con gli “alimenti” per la "nutrizione" umana e dei

nostri cari animali domestici massacrati dai "croccantini".
Nella disconnessione totale del

pensiero riflessivo e dell’intelligenza umana, manipolati dalla società dell’alta velocità,

senza più spazi per l’emozione (neanche il tempo di baciar tua figlia prima che si

addormenti, mentre butti 4 ore al giorno alla televisione che ti rincoglionisce), arriva il

giorno che le immondizie sommergono le città… Non appena si ferma il servizio di

“spostamento” dell’inquinamento nelle “Isole Ecologiche”, termine irritante per definire

discariche di porcherie di ogni genere, visitate da scolaresche che pensano magari di

andare a respirare un pò di aria pura, o, peggio, verso gli Inceneritori, artificiosamente

definiti “Termovalorizzatori”, in realtà niente altro che  “Termodegradatori” e

Cancrogeneratori.
Un "Servizio" che costa almeno 20 €/tonnellata dei “nostri” soldi per le

Ecomafie locali di qualsiasi colore, violente o non violente, le quali in ogni caso, smaltendo

i rifiuti, ci uccidono lentamente a piccole dosi ed “autoalimentano” lo stesso sistema che li

produce... Fino a lucrare records di oltre 200 € per tonnellata di Eco “Balla” prodotta e

smaltita… ovvero incenerita, polverizzata e disciolta nell’ambiente e nel nostro

sangue.
Uno dei grandi affari del secolo, unito alla cosiddetta “termo-valorizzazione”,

ovvero l'incenerimento con produzione di diossine e nanoparticelle. E, purtroppo, il

Bioaccumulo di sostanze tossiche dipende poco dal livello di emissioni di Diossine, bensì,

soprattutto, dalla naturale tendenza da parte degli organismi viventi di concentrarle nelle

loro cellule. Impianti fino ad oggi finanziati col 6% delle bollette Enel, che doveva esser

destinato in realtà alle energie rinnovabili pulite, solare, fotovoltaica, eolica... Migliaia di

Megawatt bruciati nel vento. 

Pubblico o privato che sia, più o meno filtrato, l’inquinamento non biodegradabile lo

puoi solo “spostare”. 
Un offesa al Dio Sole che ci punisce oggi duramente con le ”Dio-

ossine”.
Per le Multinazionali, che continuano ad estrarre petrolio e produrre plastiche e

altre porcherie di sintesi chimica, i rifiuti sono una risorsa “economicamente rinnovabile”:

più ne bruciamo più loro ne producono, mentre diossine ed altre porcherie rimangono

nell’ambiente per sempre, ecologicamente non degradabili rispetto ai tempi biologici del

Pianeta Terra (ad esempio nel Pacifico c'è un’isola di 2.000 km di plastica galleggiante


proveniente dagli USA… e getta). Finchè non arriva il momento, ormai passato da un bel

pezzo a dire il vero, in cui l’ecologia diventa l’unica forma di economia. O, se volete,

all’inverso, il momento in cui “nulla è ecologico se non è anche economico”, tutto incluso,

ovviamente, compresi i costi delle malattie che hanno raggiunto l’80% dei bilanci Regionali

e Nazionali. 

Vita ammalata in un Pianeta ammalato.


Il saccheggio delle risorse non rinnovabili... è ormai rinnovabile ancora per poco. 
Siamo

nella merda fino al collo, grazie anche al lavoro “sporco” di finti ecologisti sovvenzionati

dallo stesso sistema che dicono di voler contrastare… nel famoso “gioco delle parti”, tanto

caro a Pirandello.
E allora la Madre Terra, Dea Universale che ci partorisce, da tempo ci

vomita addosso una compassione disperata. Attraverso cancri e altre malattie

degenerative, prodotti ultimi della nostra autodistruzione inconsapevole, meccanismo

perfetto (com’è la natura) per ridurre velocemente la popolazione umana, innaturale nei

suoi comportamenti, al fine di preservare la capacità di nutrire tutte le specie degli esseri

viventi, “Homo ecologicus” incluso, ovviamente, scongiurando l’ennesima estinzione.


L’evoluzione umana è retrogradata dall’Homo sapiens all’Homo economicus gerarchicus

e potrà evolversi esclusivamente verso l’Homo ecologicus; e sicuramente oggi assistiamo

all’estinzione per avvelenamento di molti “ignoranti” e/o inconsapevoli, che non riescono a

salire sull’Arca di Noè... che non ammette troppi errori. 
Pensate, però… siamo 8

miliardi. Se ci comportassimo in maniera ecocompatibile, diffondendo tecnologie

disponibili da almeno 40 anni, potremmo essere almeno in 15 miliardi, con la metà degli

attuali consumi energetici e alimentari del Pianeta, ovvero gli sprechi del “consumismo” o,

se preferite del Capitalismo che ha consumato se stesso. Qualcuno dice che la terra

potrebbe ospitare addirittura 30 miliardi di persone “ecocompatibili”. Mentre oggi l’80%

delle produzioni agricole servono ad alimentare animali in allevamenti Industriali

"Disumani e Disanimali", i quali mangiano almeno come 30 miliardi di esseri umani, ma

nella loro vita disperdono almeno 3/4 dell’energia, producendo CO2, Ammoniaca, Ossidi

di Azoto e Metano, che provocano l’effetto serra, almeno quanto tutti i trasporti mondiali.

Per far mangiare carni avvelenate dal bioaccumulo di diossine e pesticidi a 4 miliardi di

obesi ed ammalati.
Mentre milioni di persone muoiono di fame, una decina di miliardi di

bovini equivalenti ingrassa nei lager zootecnici... e i campi coltivati assomigliano sempre

più a “campi di sterminio”, prossimi alla desertificazione.


Allora fermiamoci un momento a riflettere...
Se io raggiungo la consapevolezza di ciò che

posso fare in prima persona, ne parlo con i miei vicini e tutti i vicini fanno lo stesso con gli

altri e, via internet, magari attraverso un Blog seguito da milioni d’attuali “consumatori

automatici”, che han consumato parte della propria vita mercificata... e si spargesse una

voce: “rifiutiamo il rifiuto”, ovvero, compriamo solo prodotti “nudi”, così ne controlliamo

meglio anche la “qualità”, o confezionati in materiale Naturale e Biodegradabile, ovvero,

smettiamo di “acquistare rifiuti”. 
Ad esempio, l’insalata di quarta gamma, pre-tagliata e

pre-lavata confezionata in plastica tossica e diffusa in lunghi trasporti, rappresentati in

realtà dal 90% di acqua, poverissima di vitamine in quanto ossidata, che contiene

pesticidi, batteri in quantità maggiore alle mutande sporche, come evidenziano le analisi

dilaboratorio, al prezzo di appena 10 €/kg ! 
Sveglia mamme e papà !!!
Per il futuro dei

nostri figli, che ci han prestato il pianeta terra, perchè non provarci?


Diffondiamo allora un bel decalogo in tutti i modi possibili, porta a

porta.
1. Smettiamo di andare al Supermarket. Facciamo la spesa diretta in campagna o

ai gruppi d'acquisto biologico più vicino e rifiutiamo le confezioni in plastica. Se un solo


supermarket riducesse i fatturati dell’1%... scommettiamo che i politici chiudono subito gli

inceneritori? 

2. Portiamo nel portabagagli della macchina, spesso vuoto, un pò bottiglie di vetro e alla

prima fonte di acqua sorgiva facciamo il pieno. Acquistiamo acqua e liquidi alimentari solo

in vetro a rendere (esistono anche servizi a domicilio soprattutto dei prodotti biologici).

Eliminiamo così tonnellate di plastica, differenziata o meno, che in ogni caso arricchisce

l’ecomafia con le nostre tasse.


3. Carta e ogni rifiuto biologico (legna, fibre naturali, residui alimentari) utilizziamoli a

domicilio per fare compost o bruciati nel caminetto (occhio alle vernici o coloranti tossici,

nel caso ricicliamoli, e cerchiamo di scegliere materiali colorati con pigmenti naturali). E,

se proprio capitiamo in un Supemarket, portiamo le sportine di Juta, sballiamo gli alimenti

dopo averli pagati e lasciamo lì in loco gli imballi da riciclare.


4. Acquistiamo esclusivamente prodotti naturali biologici al 100% e liberi da OGM

(alimentazione, vestiario, edilizia, igiene, profumi, colori, ecc). Il Cancro viene dalla

chimica e dai Pesticidi e gli OGM rappresentano un’altra minaccia addizionale per la

nostra salute !!
Convinciamo gli agricoltori a produrre biologico, proponendo gruppi di

acquisto diretto o nei negozi degli agricoltori consociati, altrimenti continueremo, come da

50 anni, a mangiar Pesticidi e Diossine, presenti anche nei diserbanti stessi, offrendo l’alibi

a chi la diossina ce la vuol far anche respirare …oltre che mangiare e bere attraverso

l’agricoltura.


6. Compriamo tutti la macchina a Metano eliminando benzene e pm 10 dall’aria. E se la

benzina la venderà il Supermercato, come le medicine, a noi non ce ne frega nulla. 
   

Per passare, appena possibile all’idrogeno


7. Isoliamo le nostre case e mettiamo Pannelli solari e fotovoltaici per acqua calda ed

elettricità; così se qualcuno ci toglie la corrente sopravviviamo lo stesso autosufficienti.

Oltre a produrre energia per gli altri, che oggi rende il 15% del capitale investito per

almeno 30 anni


8. Raccogliamo le firme per un Referendum abrogativo delle norme d’installazione di

inceneritori di rifiuti, contaminazione dei cibi con ogm, pesticidi ed ogni porcheria che oggi

ci fan respirare, mangiare e bere con l’escamotage delle “soglie di (in)tolleranza”. 
  E

citiamo i Ministri competenti per omissioni d’atti d’ufficio sul Diritto inviolabile alla salute e

all’ambiente, garantito dalle costituzioni e dai trattati internazionali


9. Coinvolgiamo scuole e giovani nella lotta per la loro sopravvivenza, educandoli fin da

piccoli all’Agroeconologia (agricoltura ed economia ecologiche).


10. Non perdiamo troppo tempo con i Politici, troppo deboli e ricattabili, saran loro a

seguirci un giorno… In fondo, non aspettano altro che si muova il popolo… perchè anche

loro hanno i figli (anche se qualcuno li alimenta ben bene con prodotti magari biodinamici

rigorosamente OGM free, coltivati in OASI destinate ad hoc per le caste dei Ricchi. 
   

 Ma intanto parliamo a tutti con il “cuore”, per abrogare le leggi sbagliate, mentre

chiediamo ai Magistrati il rispetto di quelle buone, come i Programmi Agroambientali

Europei, che pagano gli agricoltori con le nostre tasse per il “servizio di agricoltura

biologica”, compensando i mancati prodotti e maggiori costi, più un 20%. Programmi che

le Regioni non applicano a dovere, regalando quei soldi a una falsa agricoltura integrata a


base di pesticidi… troppi interessi sulla vendita di pesticidi e soprattutto di medicinali per il

cancro provocato.
 Dieci punti, per ora... chi vuol contribuire aggiunga proposte.
 E per lo

smaltimento della maggior parte dei rifiuti, rappresentati dal materiale di scarto alimentare

e biodegradabile, invece che alla Camorra, rivolgiamoci agli Agricoltori e agli orti urbani,

che possono ritirarli dopo un compostaggio domestico o effettuandolo sul terreno agricolo.

Consentendo di eliminare la tassa sui rifiuti grazie al loro utilizzo diretto da parte degli

agricoltori che risparmieranno un sacco di soldi di concimi chimici, evitando l’inquinamento

e aumentando la sostanza organica dei terreni in osservanza del protocollo di Kyoto.


Pensando a Federico Fellini, oltre il pensiero c’è l’immaginazione... subito dopo, il miracolo

della realizzazione. Se ognuno copia e incolla e invia almeno 10 mais (in 30 giorni si

possono raggiungere oltre 5 miliardi di persone), invitando gli altri a diffondere il

messaggio e comincia a fare come me… Rifiuta plastica e seleziona i rifiuti, si scalda con

termostufe a legna, le accende le con la carta “pulita”, evitando di produrre CO2 per il

trasporto della carta al riciclaggio, togliendo soldi alle ecomafie e piantando alberi, riduce il

consumo di legna con un bell’impianto solare, fa la spesa dal contadino biologico

certificato più vicino, raccogliendo direttamente la verdura dal suo orto (che in parte viene

regalata, visto quanto spreco c'è in campagna solo per motivi estetici)… Alla fine ognuno

evita due kg di plastica, risparmia 30 kg di combustibile petrolifero al giorno con il camino,

l’impianto solare, la macchina a metano, il pannello fotovoltaico, ecc… Risparmia circa

500 € al mese, può lavorare la metà del tempo e dedicarsi ai figli e magari mettere da

parte i soldi per comprarsi un orto.

Spendiamo milioni per automobili che dopo 6 mesi valgono la metà e non investiamo

10.000 € per il pannello solare che oggi recuperiamo al 50% dalle tasse, il quale dopo 10

anni ci consente di mettere da parte e risparmiare almeno 20.000 €. Siamo proprio

matti!!
 Peggio, andiamo ad investire in Borsa per farci fregare i soldi dalle banche.


Investiamo bene il poco denaro che abbiamo ancora disponibile. Rifiutiamo i rifiuti e

lasciamo ai figli il pianeta che ci hanno prestato, ognuno agisca e diffonda le idee e in

quattro e quattr’otto il mondo è cambiato! La natura ci ha dato tutto... e di più. 
Fratellanza

e unità tra gli umani contro chi “divide, ruba et impera”.
I livelli di bioaccumulo di sostanze

tossiche hanno già superato da tempo quelli di sopportazione biologica degli esseri umani

.

Una disposizione legislativa, art.21 D.lgs 228:” Orientamento e modernizzazione del

settore agricolo”  ha definito non idonee ad ospitare inceneritori le zone agricole

caratterizzate per qualità e tipicità dei prodotti… ovvero l'Italia.
 Ricordo che  la stima dell’

esposizione di fondo per i paesi europei a TCDD e dioxin like compouds è nel range 1.2-

3.0 pg/kg/die e che in molti posti tali limiti sono già superati. La dose massima tollerabile

stabilita dall’Unione Europea è 2 pg WHO TEQ/kg proKg/die, addirittura meno di quanto

già si registra come limite massimo. 
Se pensiamo agli impianti d’incenerimento rifiuti

previsti in tutta Italia non so davvero cosa il futuro ci riservi. Solo in Emilia Romagna sono

previsti ampliamenti per oltre 1.000.000 ton/anno di rifiuti combusti! 

Svegliamoci… Questo articolo è stato scritto nel 2008... 

E' ormai troppo tardi… per non fare nulla !!