domenica 8 gennaio 2023

IRREVERSIBILE

 

IRREVERSIBILE

 

Non c’è possibilità di tornare indietro dal neoliberismo al socialismo e/o alla terza via, in quanto il neoliberismo e totalizzante. Il neoliberismo poi non è solo una pratica economica antinaturale che si basa sulla competizione selvaggia che prima il più furbo anche se  si vuol far passare l’idea che il più meritevole. In ogni caso questo è un modello che blocca la scala sociale, che fa sempre più poveri e li impoverisce sempre di più e fa i ricchi sempre di meno e sempre più ricchi. Non c’è sorta di uscire fuori da questo “darwinismo sociale”. A monte di tutto questo c’è la ingegneria del debito che modella anche il modo di pensare (di cui ho trattato già in uno studio dedicato. In ogni caso questo modello che crea anche un modello di vita, di pensiero, oltre che di economia balorda. Purtroppo è una economia che porta al disastro e ci va sempre più in fretta. È come un treno in corsa che non si riesce più a fermare, e nonostante molti si accorgono del disastro che si sta per celebrare, di fatto tutti sembrano impotenti nel fermare la sciagura. Tutti si tirano in dietro dicendo: che non c’è nulla da fare, che è il mondo che va cosi, che è una cosa più grande di noi e cose di questo genere! Eppure il finale è già scritto ma nessuno lo vuole cambiare, o per paura o per incomprensione. Dal liberismo si è usciti attraverso una guerra, dal neoliberismo è triste profetizzarlo ma se ne potrà uscire, sempre che lo si voglia fare con una guerra. Poi può capitare che gli stessi che gestiscono le briglie del neoliberismo vogliano anche investire sulle guerre per cui anche le guerre diventano una macchina per fare soldi. Certe economia si basano sull’industria della armi, per cui bisogna vedere armi munizioni, logistica di guerra, per cui non sembra ma anche la guerra diventa uno strumento neoliberista, soprattutto se produce ricchezza per qualcuno e povertà per altri. Le stesse rivoluzioni, sono ormai controllate da anni, da non meglio precisate ONG che spesso con il paravento di  promuovere diritti umani, di fatto sono la lunga mano di servizi segreti deviati di multinazionali e poteri internazionali in giro per il mondo. L’unica è la rivolta popolare, ma questa dipende solamente dalla comunicazione che però è in mano allo stesso potere neoliberista sia quella tradizionale sia quella web, per cui ad una analisi pessimistica, si potrà ricostruire solo se si passa dal punto zero! Ovvero la distruzione totale e l’auto distruzione! Del resto il neoliberismo, con la moneta debito, non può che divorare se stesso. Solo quando si comprenderà che la ricchezza è nelle mani di chi la fa e non nelle mani dei banchieri è sempre troppo tardi ma del resto, il denaro è il linguaggio del demonio che vuole la distruzione della vita per cui sembra che sia una passaggio inesorabile per l’evoluzione della umanità!

G. Turrisi