domenica 13 febbraio 2022

 《 ... ieri sera ho ritrovato una serie tv , di cui avevo visto già in passato un paio di episodi della prima stagione , in seconda serata , e di cui avevo dimenticato di dare seguito alla visione ,  stavolta in prima serata intitolata ... " Warrior " ... del 2019 ...  ambientato a fine ottocento negli ambienti delle lotte sanguinose tra bande rivali sinostatunitensi a San Francisco ... qualcosa tipo ..." Gang of New York " ma ... stavolta i protagonisti , in fondo eroici , sono i cinesi e la loro cultura basata sul kung Fu  .

In sè per sè , nulla di eccezionale ma indiscutibile la qualità scenografica e costumistica delle immagini , segno che vi è stato un grosso investimento di risorse per realizzare una certa fascinazione .

Ebbene , all'improvviso tutto mi è parso chiaro , ho avuto la visione di cosa stia accadendo , nell'immediato , nella realtà politica e sociale dell'intero pianeta Terra .
Sì ! Amo pensare che questo spettacolo , " offerto " come intrattenimento , sia rivelatore di cambiamenti radicali negli schemi sinora assodati e , quindi , annunciazione di una nuova realtà .

Il film risulta di produzione americana ma , come ho già detto , per la trama e per il cast ( ... basta consultare wikipedia  ) in realtà è chiaramente cinese ed anche la lingua è in parte inglese ma anche cantonese , cinese .

Ora la domanda è :

come mai in America , dove fino a pochi anni fa qualsiasi protagonista di certa qualità ... fosse nativo americano , afro o ... per l'appunto cinese ( ... a parte le buffe caratterizzazioni ) o altra etnia era interpretato da attori " bianchi  " ed oggi , invece , i protagonisti " predominanti " sono  cinesi ?
Ovviamente di questo , da una parte sono felice ... come tutte le rivalse che popoli oppressi hanno ottenuto recuperando prestigio ( ... cosa che in Italia sembra essere solo un lontano ricordo ) ma dall'altra parte ... conoscendo la macchina della propaganda di tipo hollywoodiano ... mi viene qualche sospetto .


 Ed ecco che , mettendo assieme tutte le informazioni che già viaggiano in           " rete " ne ho tratto la seguente lettura ... partendo dall'allegoria di una bella tavola imbandita ... in attesa di un buon pranzo .
Il pranzo è lo scopo finale e ... la tavola imbandita ,  invece , è la preparazione ad esso ;
In cucina tutto è stato progettato in anticipo , le materie prime , i condimenti , la scelta delle carni ... insomma tutto ciò che serve a compimento del menù , mentre , nel frattempo , la tavola viene prima spolverata , coperta da una bella tovaglia , addobbata di tutto il necessario , piatti e sottopiatti , un trio di bicchieri , posate e tovaglioli , magari , a cui è stata data gentile foggia artistica e ... per finire ... anche il nome dei commensali in bella cornice  .

Si ! Credo che l'analogia renda bene ciò che si sta palesando :

alla Cina è stata assegnata , almeno nelle intenzioni di " lor signori " il compito di concludere il progetto globalista , in essa è stata già messa a punto e sperimentato il sistema di controllo capillare sulla popolazione , eredità dei sistemi di tipo staliniano , sempre in essa opera ... occultamente ... la volontà di affermazione della finanza apolide parassitaria , dopo che il corpo ospitante di prima , l'occidente , è ormai prostrato , sfinito , ma ... per l'aggiunta ... anche in risveglio e ribellione ... i segni cominciano ad essere evidenti .

Questo progetto è il " pranzo " mentre tutte le novità culturali , quelle che comprendono anche il serial tv appena presentato , sono la preparazione , la tavola imbandita ...e di questi ultimi tempi ... magari ... è già servito l'aperitivo .

Immagino che , se questo progetto non troverà ostacoli , si arriverà ad imporre una stessa identità digitale ad ogni umano su tuta Terra , dopo di chè , tutti saranno integrati in una piattaforma comune con un semplice ... clic ... onde essere governati da un centro di controllo posto ovunque si voglia .

Ecco cosa ha suscitato nella mia mente un banale telefilm in serie ... ma ... sia chiaro ... ciò non mi farà perdere l'appetito  》

Nando M.