Come da copione,
come da tempo ululato e berciato dal sottoscritto, ma non solo, è cominciato quello che per ora è il
confronto, ma che si evolverà in scontro fra Nord America ed Europa. Gli attori
sono ovviamente SUA e Grande Germania. La causa occasionale sono le polveri
sottili. Cosa che fa sbellicare dalle risa, se non fosse tragica. Che gli
yankee, i peggiori inquinatori del mondo insieme alla Cina, utilizzino questo
strumento, porta alla memoria le favole che ci raccontavano da bimbi: “non
guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro, quando nel tuo c’è una trave”.
Lo capisce anche
un membro della casta, cioè il peggio del peggio dell’inutilità incapace, che
la causa occasionale automobilistica è il grido disperato dei Nord Americani,
avviati al declino previsto, annunciato ed inevitabile. La riprova è il comportamento dello Zar Russo, Putin.
Non ha aspettato un secondo. Mica è impastoiato da regole democratiche: solo
formalmente si tengono elezioni, a Mosca. E lo Zar ha mandato i suoi soldati
(“addestratori”), la sua Marina da Guerra, i suoi cacciabombardieri in aiuto di
Assad, il siriano. E’ andato a vedere il bluff americano. E Obama è nei guai
seri. Ottiene due vantaggi, il Russo. Primo, appoggia Assad alleato e bombarda
non solo l’Isis, ma anche e soprattutto i mercenari che i media occidentali
spacciano per ribelli siriani (siderale balla mediatica), e li prende a bombe e
missili. Secondo, obbliga Obama a dire che sì, se bombarda i tagliagole fa bene,
magari mettendosi d’accordo con gli yankee. Cosa che Putin non ha nessuna
intenzione di fare: mica è sprovveduto, lo Zar. Ha in mano il bandolo della
matassa e non lo molla, così gli SUA imparano a tentare di strangolarlo con la
caduta organizzata del prezzo del petrolio, clava finanziaria americana contro
i “nemici”, cioè quelli che non ubbidiscono: Russia Iran, Venezuela……
Aspettiamoci
un’escalation di baccano, in Medio Oriente. E non solo. E così facendo Putin ha
di fatto mandato nel dimenticatoio la faccenda Ucraina, col tentativo dei
poteri forti (ebrei in funzione di guastatori, con i soldi dell’ebreo Soros,
Goldman Sachs europea) di destabilizzare l’Europa. Forse ci proveranno nei
Paesi Baltici, gli americani: hanno mandato 5000 marines in Lituania, ma i
Russi hanno rafforzato il loro schieramento e la Grande Germania ha arricciato
fortemente il becco. Mica le sta bene il baccano vicino, troppo vicino a casa.
Meglio sopportare la ritorsione delle polveri sottili, per ora…..I Tedeschi
misurano il loro tempo in decenni: hanno imparato la lezione.
I francesi, al
solito, starnazzano. Si credono di essere una grande potenza perché hanno un
paio di bombette. E finiscono per fare la servetta di turno: vogliono l’euro
(ordine americano) per frenare il Super Marco; fanno casino in Libia e noi ci
becchiamo le conseguenze; si credono di contare qualcosa perché vanno a
bombardare la sabbia dell’isis…..Di Napoleone non ne nascono mica tanti, e per
di più con sangue toscano……
Tutta ‘sta
manfrina per mettere in evidenza una verità sacrosanta: tutti i Paesi che ho
citato si dichiarano ferocemente democratici. Al punto di dire di voler
esportare la democrazia a costo di massacri
a quantità industriale. Solo in Iraq si contano almeno un milione di
morti ammazzati. In Siria i democratici hanno causato non meno di trecento mila
morti e cinque milioni di profughi. La
Libia sfugge ad ogni censimento, ripiombata in un medioevo
tribale in virtù della “democratizzazione”.
Quello che sarebbe
divertente, se non si parlasse di esseri umani, è il teatrino che i
“democratici” sono costretti a recitare per giustificare la loro bavosa brama
di petrolio, materie prime strategiche e posizioni geopoliticamente importanti.
Sembra un opera buffa il carosello di facce fra il compunto e il determinato
che la televisione – linguetta ci propina. Falsi e bugiardi come la democrazia
impone, sono abilissimi a dare per scontato che loro sono belli buoni bravi ed
eroici perché vanno massacrando in nome di un bene supremo. Bastardi serpenti!
Democrazia, democrazia….. E quando i fatti (l’uomo adulto e scettico e cinico,
cioè civile, non è libero di fronte all’evidenza: due più due fa sempre
quattro), quando i fatti, dicevo, dimostrano come non sia la “democrazia” ma la
forza ed il proprio interesse a muovere le vicende della storia, allora la
contraddizione stride e si sente il digrignar di denti. Arrampicarsi sugli
specchi della falsità è sempre difficile, ma se gli specchi storici sono stati
cosparsi con la vaselina dell’evidenza, allora la faccenda diventa impossibile.
E le parole dei “democratici” diventano bestemmie, vomito storico, liquame
morale.
“Ma la democrazia
vuol dire libertà”, recita il giuda di turno. Libertà? Siamo liberi di dire
tutto quello che vogliamo, tanto non conta nulla, non vale niente. Meno di un
segno sulla sabbia, cancellato dall’onda finanziaria dei poteri forti. Crediamo
di essere liberi perché mettiamo una croce su una scheda. Illusione per chi
vuole essere ingannato e fottuto. Conta ancora meno di quello che diciamo, cioè
zero. Siamo “liberi” solo di pagare le tasse, senza avere quasi contropartita
dal potere. Potere che ha venduto se stesso e il Paese in cambio della
possibilità di arraffare. Ma anche con i media – linguetta pressoché totalmente
nelle mani dei soliti, anche quella mistificazione giuridica che sono le
elezioni (abominio umano, infingardaggine storica) fanno terrore nei Paesi meno
strutturati, meno “Nazione”, meno coesi. La nostra bella, amata e dannata
Italia ne è un esempio da tramandare. Non ne parlo anche perché la vergogna
vincerebbe sull’amore che ho per la mia Terra. Siamo stati Nazione, ma abbiamo
scatenato due reazioni contrapposte. Chi ne ha preso esempio, ed ha cercato di
cambiare una realtà marcia ed immonda, e chi invece si è alleato per distruggere
gli anti democratici esempi della riscossa umana, dell’affermarsi del Sangue
sull’oro. Credono di aver vinto, con un epocale massacro, i “democratici”. Per
ritrovarsi oggi in ritirata su tutti i fronti; umani, etici, morali,
geografici, di consenso. E soprattutto di futuro.
Democrazia?
Se la conosci la
eviti.
Se la eviti non ti
distrugge e non ti annienta.
Democrazia?
No, grazie.
E’ e resta il male
assoluto.
Sta morendo,
finalmente. E non sarà rimpianta. Lo sarà solo dalla casta ladra ed incapace.
Serva e venduta.
La va a pochi.
Fabrizio Belloni
Mercoledì, 7
ottobre 2015.