sabato 13 settembre 2014

Notifica degli accertamenti tramite pec? Sono tutti nulli, o meglio inesistenti.

Notifica degli accertamenti tramite  pec? Sono tutti nulli, o meglio inesistenti.

Una recente sentenza, la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Milano n. 6087/2014,  ha stabilito che tutti  gli atti dell’Amministrazione Fiscale inviati tramite pec (posta elettronica certificata), sono affetti danullità  insanabile della notifica dato che la legge non prevede questa forma di comunicazione e/o notificazione in merito agli accertamenti fiscali.
Nessuna norma prevede ancora che la notifica degli accertamenti fiscali possa avvenire  tramite pec, e  quindi questa modalità di notifica, uscendo dallo schema tradizionale, è nulla o meglio inesistente .
Sicuramente è una lacuna legislativa che va colmata ma  sino ad allora le Amministrazioni Finanziari non potranno notificare gli accertamenti fiscali e quelli di rettifica, tramite pec, ma si dovranno avvalere dei sistemi tradizionali.
La questione della presunta inesistenza delle notifiche fatte termite posta prima  ed ora tramite pec, è  ormai un’ annosa questione che non coinvolge solo l’Amministrazione finanziaria, ma coinvolge anche Equitalia.
Tante pronunce a favore del cittadino, ma anche tante di segno opposto.
Quando però si parla di notifica inesistente, come in questo caso,  si intende dire  che quella notifica si deve considerare come mai avvenuta, anche se il destinatario ha ricevuto l’atto.
Secondo l’interpretazione dei Giudici meneghini, la notifica per pec, senza una espressa previsione, non è suscettibile di sanatoria.


Articolo a cura della dott.sa  Floriana Baldino. Per contatti scrivere a florianabaldino@gmail.com