venerdì 12 settembre 2014

Il nuovo governo sloveno dice basta alla ricetta europea. No alle privatizzazioni



Il nuovo governo sloveno che si insidierà il 18 settembre ha deciso di porre fine alla crisi facendo un brusco dietrofront e rinunciando a seguire il diktat europeo.




I leader del Smc , del DeSus e dell’ Sd hanno finalmente firmato un patto di alleanza che permette così al nuovo governo sloveno di insediarsi il 18 Settembre. L’accordo era già stato siglato ma solo nella giornata di ieri è stato formalizzato con l’esecutivo che avrà 3 dipartimenti in più rispetto al governo precedente. Il nuovo ministro delle finanze dovrebbe essere Dusan Mramor, mentre il ministro dell’economia sarà Ervin Pfeifer.
Come sostenuto da “Slovenia Times”, i partiti della nuova alleanza si sono impegnati a mettere fine alla crisi dilagante che ormai da anni tocca tutti i settori del paese e promettendo nuova crescita economia e sociale. Fin qui nulla di nuovo, promesse che vengono fatte in ogni dove, soprattutto in Europa, ma il governo sloveno ha deciso di mettersi di traverso rispetto ai diktat che arrivano da Bruxelles. Nonostante le numerose pressioni ricevute, la Slovenia manterrà come proprietà di Stato numerose aziende ed infrastrutture considerato fondamentali per il Paese.
Inoltre la privatizzazione delle banche subirà un rallentamento onde evitare nuovi casi di corruzione, così come si cercherà di adottare una nuova riforma sanitaria che rafforzi gli equilibri del sistema e che soprattutto renda il più cristallino possibile i servizi privati. Infine, l’accordo tra i tre partiti prevede anche una nuova riforma delle pensioni. L’era dei diktat e degli ordini da Bruxelles sembra ormai alle spalle.
Fonte: euroscettico