domenica 13 luglio 2014

FERMIAMO L'ENNESIMO MASSACRO IN PALESTINA, BOICOTTA ISRAELE.

                                       


In questi giorni è partita l'ennesima ferocia sionista sulla popolazione palestinese in quel di Gaza, dopo le morti di tre ragazzi israeliani,ma questa non è una buona scusa per uccidere e ferire il popolo palestinese visto che il numero delle vittime e dei morti a raggiunto quota: 127 morti e 940 feriti , a quanto ammonta la rappresaglia 1 a 100?? se fosse cosi allora dovrebbero morire 300 palestinesi, e allora fermiamoli, fermarli come direte voi ,con la solita cantilena lamentosa: che cosa posso fare io? una cosa semplice si può una campagna di boicottaggio nei confronti di Israele(qui sotto l'elenco dei prodotti)

Parto con l'informarvi che i prodotti israeliani hanno il codice a barra che iniziano col 729,

Elenco:

Carmel (frutta e verdura), Jaffa (frutta e verdura), Kedem (avocadi), Coral (ciliegie), Top (frutta e verdura),
Beigel (biscotti aperitivi), Hasat (agrumi), Sabra (pasti completi), Osem (minestre, snacks, biscotti, pasti completi preparati) Dagir (conserve di pesci), Holyland (miele e erbe), Amba (conserve), Green Valley (vino), Tivall (prodotti vegetariani), Agrofresh (cetrioli), Jordan Valley (datteri), Dana (pomodori e ciliegie),
Epilady (apparecchi di depilazione), Ahava (cosmetici del mare morto)

Ora i prodotti delle imprese che sostengono lo stato di Israele (Usa o europee):

Coca Cola, marche del gruppo: Acquarius, Cherry Coke, Fanta, Nestea, Sprite, Minute Maid, Tropical.
Quest'impresa sostiene lo stato di Israele dal 1966.

Danone, marche del gruppo: Arvie, Badoit, Belin, Bledina, Phosphatine, Chipster, Evian, Galbani, Gervais, Heudebert, Lu, Taillefine, Volvic.
Danone ha investito nel Golan, territorio siriano occupato dal 1967 da Israele.

Nestlè, marche del gruppo: Aquarel, Cheerios, Crunch, Frigor, Friskies, Galak, Golden Grahams, Kit Kat,
Maggi, Mousline, Nescafè, Ricorè, Quality Street, Vittel, Perrier, Buitoni.
La società svizzera il 50,1% dei capitali della catena alimentare Osem israeliana. La ditta è accusata dagli anni '50 di distruggere l'economia e la salute dei popoli del terzo mondo, in particolare con l'imposizione dei suoi latti in polvere per i bambini in Africa, in Asia e America Latina.

Intel, questa grande impresa produce la maggior parte dei chip PENTIUM 4 utilizzati nei elaboratori PC
nella sua fabbrica di Kyriat Gat, installato nel sito di Iraq Al-Manshiya, un villaggio palestinese raso al suolo dopo il suo sgombro nel 1949 da parte dei soldati egiziani. 2.000 abitanti furono cacciati dalla loro terra, nonostante un impegno scritto dei sionisti, sorvegliato dalle Nazioni Unite, di non toccare la popolazione. Una campagna dei loro eredi agli Usa nel 2003 ha indotto Intel a sospendere un progetto d'investimento di 2 miliardi di dollari per un'ampliamento della fabbrica Fab 18 di Kyriat Gat.

L'Oreal, marche del gruppo: Biotherm Cacharel Giorgio Armani Parfums, Lancòme, Vichy, Roche-Posay,
Garnier, Helena Rubinstein, Gerney-Maybelline, Jean-Louis David Shampooings, Le Club des crèateurs de beatuè (vendita di prodotti cosmetici per corrispondenza), Redken 5th Aveneu, Ralph Lauren profumi, Ushuaìa.
L'Oreal ha anche investito milioni creando un'unita di produzione a Migdal Haemeck, a tal punto che il congresso ebreo americano ha espresso la sua soddisfazione nel vedere L'Oreal "diventare un caloroso amico dello stato di Israele".

Estèe Lauder, marche del gruppo: Aramis, Clinique, La Mer, DKNY, Tommy Hilfiger.
Oltre a i suoi investimenti, il direttore è il presidente di una delle organizzazioni sioniste più potenti negli US, il Fondo Nazionale Ebreo.

Delta Galil, quest'impresa israeliana è specializzata nel subappalto dei prodotti tessili in particolare in quello degli indumenti intimi. Numerosi indumenti intimi di marchi stranieri provengono così direttamente dalle fabbriche di delta Galil. E il caso di: Marks & Spencers, Carrefour (Tex), Auchan, Gap, Hugo Boss, Playtex, Calvin Klein, Victoria's Secret, DKNY, Ralph Lauren.

Levi Strauss Jeans e Celio (depositi specializzati per uomini)
Queste imprese finanziano le nuove colonie in Palestina ma anche nelle scuole degli estremisti religiosi nel mondo.

Timberland (calzini,abiti,scarpe), come il suo omologo Ronald Lauren, il Presidente di Timberland Jeffrey Swartz è un membro attivo della lobby sioniste US. Ha incoraggiato la comunità ebrea US a trasferirsi in Israele ma anche inviato soldati israeliani per dirigere la propaganda pro-israeliana negli USA

Disneyland, l'impresa Disney non ha nulla di idilliaco e contribuisce, con il suo sostegno ad Israele, a seminare la morte in Palestina. Approva cosi tacitamente l'occupazione di Gerusalemme-Est facendo di Gerusalemme in occasione di un'esposizione al centro Epcot in Florida la capitale di Israele, ciò in violazione delle risoluzioni internazionali dell'Onu.

Nokia, il gigante finlandese della telefonia commercia attivamente con lo stato di Israele. In un'intervista al Gerusalemme Post, il direttore del gruppo dichiarava: che Israele faceva parte delle priorità dell'impresa. Un centro di ricerca Nokia è così nato in Israele.

Mc Donald's, impresa emblematica dell'imperialismo culturale americano,  la celebra catena di ristoranti fast food porta un sostegno non trascurabile allo Stato israeliano. Mc Donald's dispone di 80 ristoranti in Israele
e vi impiega quasi 3000 dipendenti. Proibisce al suo personale di parlare arabo. Agli Usa, l'impresa appare fra i partner dell'organizzazione sionista "Jewish Community" con sede a Chicago.
Questa organizzazione lavora infatti per il mantenimento dell'aiuto militare,economico e diplomatico fornito dagli Usa ad Israele.

Caterpillar (attrezzature per la costruzione ma anche abiti e scarpe) un'ampia campagna deve essere condotta per denunciare la partecipazione criminale di Caterpillar alle distruzioni delle case in Palestina con i suoi bulldozer giganti. E' con un Caterpillar che la pacifista americana Rachel Corrie è stata uccisa da un soldato israeliano nel 2003.

La catena alberghiera Accorhotel (Etap, Ibis, Mercure, Novotel, Sofitel), questa catena a molti hotel in Israele, essa ha aperto una succursale nei territori occupati siriani del Golan.

Le catene alimentari nelle colonie israeliane: Domino Pizza, Pizza Hut, Haagen Daaz, Burger King.

Altri prodotti: Sigarette Morris (tra cui Malboro) prodotti Kimberly-Clarck (Kleenex, Kotex, Huggies), SanDisk (informatica) Toys Rus (giocattoli)

ORA STA A TE LA SCELTA BOICOTTARE O ESSERE COMPLICE DELL'ENNESIMO MASSACRO.