venerdì 19 luglio 2013

LA " SOCIETA' " liberal-liberista

Penso che ci siano pochi dubbi sul fatto che settant’anni di democrazia diffusa a livello planetario e sostenuta da un sistema di persuasione mediatica potente e capillare quale non si era mai visto nella storia umana, abbiano reso la gente meno intelligente e più credula. Comportamenti e atteggiamenti che in altri tempi sarebbero sembrati irrazionali o francamente stupidi, oggi sono accettati come la normalità. Prendiamo un campo che in apparenza dovrebbe essere quello quanto più razionale e oggettivo possibile, che riguarda più strettamente le condizioni reali di vita della gente: l’economia. Ho già evidenziato in altri miei scritti che questo terreno, che dovrebbe essere quello della massima razionalità, per come viene trattato dal pensiero dominante è a tutti gli effetti una pseudo-scienza che si basa su due presupposti impliciti, non dichiarati e assolutamente falsi, che esista qualcosa di definibile come l’interesse globale della società e che le vicissitudini economiche, l’andamento dei mercati, siano qualcosa di imprevedibile e indipendente dai comportamenti umani, come se parlassimo di meteorologia. -

(continua suhttp://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=22068 )