lunedì 4 giugno 2012

Tutte le Menzogne della NATO sulla Siria


Tutte le Menzogne della NATO sulla Siria

Siria: ecco le dettagliate prove di tutte le bugie della Nato
Tutto ciò che ci dicono sulla rivoluzione in Siria é una grande menzogna. Ecco le dettagliate prove di come la Nato stia architettando una fantomatica ribellione popolare per muover guerra ed invadere l’ennesimo stato medio-orientale, il tutto all’ombra dell’opinione pubblica, incantata per l’ennesima volta dalla sconcertante disinformazione, orchestrata ad-hoc su scala planetaria.
Come prima cosa va detto che tutte le informazioni ufficiali sulla ribellione in Siria hanno essenzialmente un’unica fonte:L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani. (A questo link, puoi verificare tu stesso, come un articolo tratto da sito del tg1, preso ad esempio, citi esattamente questa fonte).
Ogni qualvolta telegiornali, quotidiani e siti d’informazione istituzionale non citano direttamente l’Osservatorio Siriano, l’origine delle informazione viene fatto risalire alle più svariate agenzie di stampa internazionale: Ma chi pensate che fornisca le informazioni a tutte le agenzie di stampa del mondo, sia occidentali che arabe? Proprio l’Osservatorio Siriano.
Ma cos’é esattamente questo Osservatorio Siriano? É una sola persona, che vive a Coventry, in Inghilterra, e riceve via telefono dalla Siria le varie informazioni che poi rigira agli organi di stampa. Tutte le informazioni che provengono dalla Siria vengono filtrate da un solo uomo e poi riportate al mondo; chi ci assicura che Rami Abdulraham, questo é il suo nome, non sia controllato da nessuno? Una sola fonte per una intero paese é sintomatica di informazione manipolata. Proprio come in Corea Del Nord c’è solo una televisione di stato, così noi sappiamo ciò che accade in Siria da un’unica persona. (A questo link, il comunicato stampa della Reuters che confessa di ricevere tutte le notizie sulla Siria da Abdulraham).
Sorge così il primo dubbio su ciò che sta accadendo in Siria: chi ce lo dice che questo signore ci stia raccontando la verità? Nessuno può confutarlo. Andando più a fondo nella questione si può poi scoprire che l’omino dell’Osservatorio Siriano stia usando uno pseudonimo. Il suo vero nome é Osama Ali Suleiman. La sua identità é stata celata, proprio come si fa per gli agenti segreti e le spie.
Come riportato da questo breve reportage sulle principali televisioni arabe, non possono che sorgere numerosi dubbi intorno a questa figura: come fa un uomo solo a raccogliere le informazioni da più di 50 città siriane contemporaneamente? E perché tutti i media utilizzano solo lui come fonte d’informazione? Guarda il video
Per chi lavora Osama Ali Suleiman? Per comprendere ciò, occorre fare un passo indietro, iniziando ad analizzare il suo lavoro. In questo reportage dell’australiana ABC, si dimostra come il video fornito da Suleiman, pubblicato dalla Reuters e ripreso da diverse televisioni di tutto il mondo, nel quale si vedono presunti militari dell’esercito siriano che maltrattano e torturano degli oppositori sia chiaramente un fake. L’emittente australiana dimostra infatti che il video é stato girato a Beirut il 20 agosto 2008. I militari sono in realtà libanesi. Altro che repressione armata dell’esercito siriano. Dopo questo pezzo dell’ABC, Reuters si scuserà per l’accaduto e dichiarerà pubblicamente di aver sbagliato. Guarda il video
I prossimi due filmati, dimostrano come altri video forniti dall’Osservatorio Siriano siano dei clamorosi fake: nel primo vediamo come viene inscenata una finta strage, con tanto di sangue finto e artistiche pose per inscenare l’uccisione dei ribelli da parte dell’esercito siriano. Guarda il video
In questo secondo filmato (non fatevi impressionare dal ketchup usato per inscenare le ferite mortali che sono più finte dei capelli di Berlusconi), il finto morto addirittura muove gli occhi. Guarda il video
Ve la ricordate Zainab Al-Husni? La ragazzina uccisa dalle forze di sicurezza del regime siriano, il 17 settembre 2011? La sua morte aveva indignato il mondo intero, era divenuta il simbolo dei soprusi del regime del despota Assad, un tiranno da odiare e da esautorare al più presto in nome della libertà e della democrazia. La ragazza sarebbe stata arrestata, violentata e mutilata, addirittura parti del suo corpo sarebbero state inviate, come monito, alla sua famiglia. Lo sapete che in realtà la ragazzina é viva e vegeta? Che é comparsa in una televisione siriana con tanto di carta d’identità il 4 ottobre? Ecco il video
(La versione integrale dell’intervista-reportage, in lingua araba, la potete trovare qui).
Altro giro altra corsa: aveva commosso il mondo intero il video di una madre che abbraccia il corpo del figlioletto ucciso dall’esercito siriano, durante una repressione ad Homs. Ciò che i media non ci hanno fatto vedere in realtà é che la madre stessa se la prende con i ribelli, non con l’esercito. Dice che sono stati loro ad uccidere suo figlio e che l’esercito in realtà protegge i civili contro dei franchi tiratori, dei mercenari che aprono il fuoco sui civili per addossare la colpa all’esercito:queste parole di una madre disperata valgono più di mille commenti.
“Se l’esercito fosse stato presente, mio figlio non sarebbe morto…aveva un biscotto in mano e gli uomini armati l’hanno scambiato per una pistola, l’hanno colpito al collo e alla gamba…perché in quel momento non c’era l’esercito a difenderci…mio figlio sarebbe ancora vivo…perché…perché…” Guarda il video
Ma perché l’Osservatorio Siriano ci racconta tutte queste cazzate? Perché ci vogliono far passare per vere, finte stragi, presunte uccisioni e mettere in cattiva luce l’esercito siriano?
Perché in realtà Osama Ali Suleiman é una pedina in mano della propaganda Nato e della Lega Araba. Una verità sconcertante. Ci mentono in un modo così subdolo e meschino da mesi e mesi. La verità però sta venendo a galla. Tra i cosiddetti “pacifici ribelli” o “manifestanti anti-regime” si nascondono dei mercenari, pagati per uccidere civili, facendo addossare la colpa sull’esercito siriano. Il tutto per destabilizzare l’ennesimo governo ed instaurarne uno più “occidentale”; per giustificare l’intervento dei caschi blu e l’ennesimo attacco ad un potere non congeniale all’America e alla Nato.
Altro che feroce repressione di Assad contro il suo popolo che manifesta pacificamente per la libertà: questa é una vera e propria propaganda Nato per giustificare una nuova guerra. Le prove sono a dir poco schiaccianti. In questo video si vedono 5 ribelli che aprono ripetutamente il fuoco contro un autobus di passaggio, pieno di civili. Siamo a Daara ed é il 27 dicembre. Guarda il video
In quest’altro filmato si vedono dei ribelli, che da un tetto di un edificio di Homs, il 22 gennaio, sparano con dei lanciarazzi a degli obiettivi casuali. Guarda il video
In quest’altro filmato, si vedono dei ribelli scorazzare per le strade di Homs, l’8 Aprile 2011, sparando a caso con dei fucili dal finestrini dell’auto, seminando il terrore tra la popolazione. Guarda il video
Inoltre, perché i cosiddetti “pacifici manifestanti” mirano a distruggere obiettivi strategici come il gasdotto di Homs? Forse perché l’intelligenza militare che li manovra é quella della Nato? D’altronde perché Assad avrebbe dovuto colpire i propri gasdotti? Che senso avrebbe per l’esercito siriano, colpire i tubi del gas della propria nazione? A che scopo poi, se il loro unico fine é quello di placare con il sangue le rivolte popolari? Spero vi rendiate conto sempre di più che ci troviamo di fronte ad una gigantesca macchinazione, ad una sempre più plateale propaganda pro-invasione occidentale in Siria.
Leggi l’articolo dell’agenzia Sana e guarda il video che dimostrano l’attacco del gasdotto Homs il 30 gennaio. Il giorno precedente era toccato al gasdotto di Deir Ezzawr: articolo e video.
La prova schiacciante che dietro le rivolte in Siria ci sia la Nato, sta in questo video amatoriale girato ad Homs il 15 luglio, in cui si vede addirittura come sia l’esercito siriano che tenta di salvare i civili dagli spari dei ribelli e non il contrario. Il militare siriano fa da scudo con il proprio corpo, riuscendo a trascinare un uomo ferito al riparo, dietro l’angolo di un edificio, il tutto sotto una incessante pioggia di piombo dei ribelli. Se non é una prova decisiva questa.Guarda il video
Un’altra notizia importantissima da dare é che, in realtà, benché vengano ignorate da tutti, ci sono delle fonti di informazioni istituzionali che stanno provando a far conoscere al mondo il reale stato delle cose in Siria. E’ il caso di Mohammad Shahid Amin Khan, presidente dell’International Commission Of Human Rights (IHRC), che ha più volte affermato pubblicamente che tutto ciò che dicono i media occidentali e arabi sugli avvenimenti in Siria é una grossa menzogna, frutto della grande cospirazione americana e della Nato contro il governo siriano di Assad, un governo a loro non congeniale, che vogliono soverchiare anche a costo di uccidere migliaia e migliaia di incolpevoli civili. Inutile dirvi che le parole del presidente di questa rispettabile organizzazione pacifista, siano state ignorate da tutti i media del mondo. Voi invece potete leggere le sue parole a questolink.
Appurato lo smascheramento delle false informazioni che ci hanno dato, e del fatto che sempre più persone sono a conoscenza della grandi menzogne sulla Siria che ci stanno propinando, i cospiratori che stanno dietro a Mr. Suleiman, il 1 febbraio, hanno deciso di fare un grande passo indietro. In una lettera (che puoi leggere qui, tradotta in italiano), indirizzata ai vari organi d’informazione, annunciano al mondo che l’Osservatorio ha in realtà sede a Londra ed é gestito da 8 persone, riportando meticolosamente nomi, cognomi e ruoli ufficiale all’interno dell’organizzazione.
Prendono le distanze da Suleiman, colui che é stato la nostra unica fonte per tutti questi mesi. Si scopre che é un antennista, di modesta istruzione, additato ora a semplice collaboratore e che é stato esautorato da tutte le sue funzioni all’interno dell’Osservatorio. Come mai un organo d’informazione di nevralgica importanza per ciò che sta accadendo in Siria, la fonte delle informazioni di tutta la stampa mondiale, per mesi si é affidata ad un antennista siriano, da poco emigrato in Inghilterra, che conosce due parole di inglese? Questa lettera sa tanto di clamoroso dietrofront, di goffo tentativo di riprendersi la credibilità perduta. Blogger di tutto il mondo avevano ormai mangiato la foglia, avevano capito che ci stavano mentendo, che dietro l’Osservatorio Siriano si celava un subdolo meccanismo propagandistico.
Mettiamo anche che la lettera dica il vero, che l’Osservatorio abbia commesso il “grossolano errore” di affidarsi dell’inattendibile Mr. Suleiman e che tutto ciò non sia un abile sotterfugio per celare la propaganda e la manipolazione delle informazioni che giungono dalla Siria, una cosa resta però un dato di fatto inconfutabile; per mesi tutte le informazioni che ci hanno dato erano falsate, dato che provenivano da quel Osama Ali Suleiman, dal quale ora l’Osservatorio prende le distanze.
Ciò che tutt’ora non ci dicono, ma che é facilmente desumibile da questa cartina preparata dagli amici di nocensura.com, é che le basi americane in medio-oriente sono davvero tante e, guardacaso, tutte intorno all’Iran. Mettere le mani sul territorio siriano, ponendo fine al governo antiamericano di Assad, permetterebbe di completare l’opera di accerchiamento all’Iran.
Gli osservatori della Lega Araba per conto della Nato, che hanno il compito di fare una dettagliata relazione sui sobbugli siriani, dichiareranno il falso ed affermeranno che Assad é un despota sanguinario che uccide i pacifici oppositori del suo regime dittatoriale. Ciò darà il via all’invasione dei caschi blu. Nascerà una nuova guerra e durerà finche migliaia di persone non verranno uccise e Assad verrà catturato e giustiziato. Ovviamente la supremazia militare della Nato alla fine avrà il sopravvento e otterrà il suo scopo di installare un nuovo governo filoamericano in un paese strategicamente importante come la Siria, andandosi ad affiancare all’altro grande stato medio-orientale ora “americanizzato”: l’Iraq delle fantomatiche armi di distruzione di massa.
Per maggiori informazioni guarda questo video documentario:Syria: The Truth against the NATO’s lies. La Verità contro la PROPAGANDA NATO (ENG/ITA)


Tratto da: Tutte le Menzogne della NATO sulla Siria | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/06/02/tutte-le-menzogne-della-nato-sulla-siria/#ixzz1wpgmvl7d
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!