lunedì 1 luglio 2024

lettera ad un "elettore errante" (pure astensionista) dell'Iran

 Secondo la RAI, "mantenuta" dal canone obbligatori stile regime : lo astensionismo in Iran "misura il consenso popolare alla teocrazia".

Al contrario, quello (maggioritario) nella UE è prova della "tenuta democratica" delle istituzioni.
Tanto, tra parentesi, da essere ignorato dai centri di potere economico e politico ueisti, interessati soltanto alle poltrone da spartirsi.

👉Personalmente attribuisco SEMPRE lo stesso valore al consenso popolare in una consultazione, pure in quella tenuta da un paese in gravissime difficoltà economiche, politiche, sociali come la Repubblica Islamica. Provocate dalle sanzioni americane e dal terrorismo di marca occidentale. Anche in Iran, pertanto, se la maggioranza degli elettori NON si è recata alle urne, significa che qualcosa non va bene nelle politiche del regime di Teheran. Vedremo gli sviluppi ma, essendo interessato alle sorti di quello che ritengo essere un baluardo della lotta allo imperialismo del Grande Satana, colgo la occasione per rivolgere un sintetico appello ad un "immaginario amico iraniano", donna o uomo, giovane od anziano che sia. Votante o meno, secondo propria scelta.

👉Desumo che, al ballottaggio, il fronte conservatore farà blocco su Yalili e che questi sarà il prossimo presidente. Tranne che la cosiddetta opposizione vada in massa a votare per Pezeshkian ma non credo che voglia o possa farlo. Non mi addentro in discorsi troppo complicati, anche perché non so se queste mie considerazioni arriveranno mai a qualche interessato/a. 
Io credo di capire discretamente la situazione interna iraniana, con le enormi difficoltà causate dalle sanzioni, dal terrorismo, dalle guerre e dai mali insiti nella struttura del regime. Così pure mi rendo conto di come intere generazioni, cresciute con i problemi derivati, abbiano bisogno di più libertà, di ogni tipo.
Persino immagino che guardino, in qualche modo, al modello occidentale come meta.

E qui non concordo più : l'Occidente che sognano molti iraniani non esiste già dalla metà del secolo scorso. È finito da un pezzo, con un declino inarrestabile, fin dal 1945. La vittoria comunista ed americana ha consegnato l'Europa al cancro statunitense. Che offrendo un certo benessere, in ogni caso inferiore a quello pre-guerra, ha solo arricchito il proprio impero a spese, nel tempo, dei valori e della cultura tipici della Europa imperiale, "culla di civiltà". Noi, gli europei, ci abbiamo messo del nostro consegnandoci "anima e corpo" agli interessi di Washington e Wall Street. 
Inutile sottolineare cosa siano oggi le strade di Roma, Parigi, Londra, Stoccolma, Barcellona e via di seguito. Quartieri interi in mano agli immigrati extraeuropei, cortei trionfanti LGBT, tranquillità economica sempre più a rischio per le classi medie e povertà in aumento. E via di seguito, con centinaia di esempi possibili. 

Tutto per avvisarti, amico/a della Repubblica Islamica : guardati bene da chi voglia "aprire alla America" ed allo Occidente.
Non hai neppure idea di cosa siano capaci le élite globaliste che ne hanno il controllo.
Ti basti riflettere sul fatto che persino Putin se ne è dovuto accorgere da poco, a sue spese.

Grazie per l'attenzione 
Vincenzo Mannello