sabato 11 agosto 2012

Ricordo di Ettore Afatati di Giacinto Auriti

Auriti, anche nei momenti di maggiore difficoltà, non si alterava e non perdeva mai la pazienza, una persona che sapeva amare tutti ed anche per questo tutti lo amavano.

Ricordo, a tal proposito, un episodio molto significativo che ho vissuto al suo fianco insieme a mia moglie Rita a Gurdiagrele, un paese in Provincia di Chieti, quando fece la sua esperienza con i SIMEC per dimostrare che una moneta emessa senza debito raddoppiava il potere di acquisto di tutta la comunità, ma che  in seguito ad una denuncia il tribunale di Chieti ordinò il sequestro dei SIMEC.

Intervennero centoventi uomini delle forze dell'ordine, fra finanzieri, poliziotti e carabineri, per sequestrare tutti i SIMEC in circolazione.

Ricordo, come se fosse ieri, che la cosa non solo non turbò assolutamente il Prof. Auriti, ma lo stesso, con molta pacatezza, mi disse:
"Ettore, abbiamo pestato i calli a qualcuno e adesso ci sarà da divertirsi perchè ci hanno dato l'opportunità per dimostrare nelle sedi competenti la truffa legalizzata dell'attuale sistema monetario e la fondatezza delle nostre teorie".

Infatti il ricorso di Auriti al tribunale del riesame di Chieti dimostrò la fondatezza della sua tesi e lo stesso tribunale  ordinò il disequestro dei SIMEC, anche se l'esperienza non ebbe altro seguito perchè a questo provvedimento si oppose poi la banca d'italia.

Negli anni seguenti il Professore, anche se ormai gravemente malato, ha continuato a combattere per affermare le Sue Teorie fino a che l'undici agosto di sei anni fà il suo cuore ha  cessato di battere, ma solo apparentemente perchè in realtà continua a battere sempre più forte nei nostri cuori.

Ettore Affatati