COMUNICATO DI MAURO RANGO (ideatore dell'associazione
ippocrateorg.org)
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Email:
mauro.rango@gmail.com
"Vi scrivo i miei riferimenti perché mi assumo la piena
responsabilità di quello che sto dicendo e vi chiedo, dopo aver letto il mio
messaggio, di valutare se aiutare me e alcuni amici medici nella nostra
battaglia, diffondendolo.
Non mi trovo in Italia ma vengo a sapere da un amico che
ieri sera nella trasmissione di Fazio il Prof. Burioni (che da quel che mi
dicono gli viene dato molto ascolto in questa vicenda epidemica) asserisce
alcune cose che devo necessariamente correggere.
1. Burioni: Parla di SPERIMENTAZIONE COL PLASMA x evidenze
scientifiche che attestino l'efficacia su contrasto a coronavirus
1. Rango: Il CONCETTO DI SPERIMENTAZIONE E' FUORVIANTE. La
tecnica della Plasmaferesi è in uso da molte decine di anni. I due responsabili
della plasmaferesi a Mantova e a Pavia l'hanno appresa quasi 30 anni fa a
Padova, in quella che allora si chiamava Clinica Pneumologica. (Privatamente, a
chi sarà interessato, via email posso fornire tutta la storia e i dettagli.)
Qui in Africa, dove vivo attualmente, hanno iniziato a fare
LA PLASMAFERESI DOPO I PRIMI DECESSI. Da quando hanno iniziato a trattare i
pazienti con la plasmaferesi, in un mese si è registrato UN SOLO DECESSO -
parlo della Repubblica di Mauritius (controllate i dati nel sito
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità).
2. Burioni afferma che tra i fattori di criticità c'è il
fatto che non tutti i guariti producono plasma efficace.
2. Rango. È vero. Circa la metà dei guariti ha nel proprio
plasma la quantità di anticorpi necessaria a curare un altro soggetto ammalato.
È per questo che esiste un protocollo di selezione del
plasma che va seguito. Lo sappiamo fare qui in Africa. Lo abbiamo appreso da
voi in Italia. Se lo avete scordato inviateci un medico che gli ricordiamo come
si fa.
3. Mi riferisce l'amico italiano che nella trasmissione di
Fazio si è detto che la plasmaferesi è efficace SOLTANTO nei soggetti che non
siano in stadio avanzato.
3. Rango : NON È VERO. Nei
soggetti in stadio avanzato la plasmaferesi è NECESSARIA ma va ACCOMPAGNATA con
antinfiammatori e anticoagulanti (qui mi esprimo per gli addetti ai lavori:
necessari per bloccare l'attivazione dei mediatori flogogeni e l'alterazione
della scala coagulatoria, bloccando il quadro di CID locale responsabile del
decesso).
4. Mi riferisce sempre il mio
amico che si è poi parlato della produzione di plasma sintetico perché il
sangue dei guariti non sarebbe sufficiente.
4. NON È VERO. Fate il calcolo
voi stessi. Controllate il numero di persone guarite (che stanno continuando ad
aumentare, con il numero di persone infette SINTOMATICHE che continua a
diminuire e verificherete che non c'è bisogno di plasma sintetico. È
sufficiente mobilitare tutte le associazioni di donazione del sangue.
Plasma sintetico significa:
FARMACO. Che è uguale a PROFITTO. Ma soprattutto, ed è questo che ci interessa,
significa ATTENDERE ANCORA LA MORTE DI QUALCHE MIGLIAIO DI PERSONE.
Sono mesi che il sottoscritto e
parecchi medici in Italia cercano inutilmente di fare arrivare ai vertici
dell'informazione queste informazioni. La terribile realtà, difficilissima da
accettare, è che migliaia di vite si sarebbero potute salvare con farmaci e
strumenti già in possesso e in uso in Italia.
Farmaci e strumenti che hanno il
GRAVE DIFETTO di COSTARE POCHISSIMO.
FINALMENTE, dopo migliaia e migliaia di morti si inizia a
parlare di uno di questi strumenti: Plasmaferesi.
*Ma da solo non
basta. Non è sufficiente per salvare tutti (o quasi).
ATTENZIONE: Nei casi
gravi a questo va accompagnato un potente antinfiammatorio, un anticoagulante e
l'azitromicina.
Il comportamento del virus nel corpo umano presenta due
aspetti:
a) Il primo è SIMILE alla polmonite interstiziale da
Micoplasma
b) Il secondo (ancora da definire completamente) SIMILE ad
una vasculite.
(Dico 'ancora da definire' perchè
alcuni medici, in Italia, dopo alcune autopsie eseguite affermano che è
l’affezione ai vasi sanguigni a determinare i trombi e dunque l'esito fatale.
Mentre altri specialisti in pneumologia affermano che sia l'infiammazione polmonare
a determinare, nella fase finale, la formazione di trombi e il decesso.)
MA POCO IMPORTA AI
FINI DEL SALVATAGGIO DELLA VITA DELLE PERSONE!
L'atteggiamento da tenere, in
attesa di chiarire l'aspetto di cui sopra, è quello di usare i farmaci GIÀ
ESISTENTI come se si dovesse affrontare, nel contempo, una polmonite
interstiziale da micoplasma e una vasculite con esiti trombotici.
I FARMACI E STRUMENTI ESISTONO GIÀ. E sono quelli che ho già
indicato:
Plasmaferesi
Antinfiammatori
Anticoagulante
Azitromicina x 6 giorni
A Mauritius li stiamo utilizzando dall'inizio dell'epidemia.
Dall'inizio epidemia abbiamo
avuto 10 decessi. I primi 9 perchè non era ancora consolidata la plasmaferesi.
Il decimo, ritengo, (ma non ho ancora la certezza a riguardo e mi sto informando)
che sia stato dovuto al fatto che non gli sia stato somministrato
l'anticoagulante.
L'Italia possiede tutti gli
strumenti e farmaci, fin dall'inizio dell'epidemia, che avrebbero potuto
evitare più del 90% dei decessi (di certo non si sarebbe potuto evitare il
decesso di un malato terminale di cancro aggredito dal virus a cui restava
soltanto, a causa del cancro, qualche giorno o qualche settimana di vita).
Purtroppo gli scienziati che
hanno occupato e che ancora continuano ad occupare l'informazione in Europa e
negli Stati Uniti hanno impedito che le informazioni scritte qui sopra
arrivassero all'opinione pubblica. MA HANNO IMPEDITO CHE ARRIVASSERO ANCHE AI
MEDICI IN PRIMA LINEA CHE STANNO DURAMENTE LOTTANDO E MORENDO A CAUSA DI QUESTE
CARENZE INFORMATIVE.
Anche le molte nostre lettere scritte ai giornali italiani
sono state censurate.
Io non credo ci sia un complotto
come spesso si legge in rete (qualche scienziato che occupa l'informazione
probabilmente tace perchè le case farmaceutiche spingono per il business degli
antivirali ma non è un complotto, non c'è un disegno) credo piuttosto
all'ignoranza, alla supponenza e dell'incapacità nel nostro sistema politico,
medico e informativo a far fronte ad una epidemia che, ripeto, se affidata a
qualche vecchio pneumologo, della vecchia scuola italiana oppure ad un medico
generalista mauriziano (che a quella scuola ha attinto il suo sapere) sarebbe
già stata completamente debellata.
PER FAVORE, VE LO CHIEDO A NOME DI CHI STA SOFFRENDO IN
QUESTO MOMENTO,
se condividete, fate girare
questo messaggio. Il più rapidamente possibile. Con tutti i mezzi che avete. A
quante più persone possibile. Ora che si comincia a parlare di Plasmaferesi in
Italia è il momento per dare la spallata finale, per spingere l'opinione
pubblica e il sistema informativo e, alla fine, quello medico a misurarsi
sull'evidenza dei fatti e non sulle parole di illustri scienziati più
interessati a dibattiti accademici e più preoccupati del loro prestigio, che di
interrogarsi su come salvare qualche vita umana".