lunedì 18 gennaio 2016

UMANITA' A PERDERE

Nonostante sia sotto gli occhi di tutti, o per lo meno di chi ha ancora rispetto per la propria anima, che è in atto una sperimentazione da parte del sistema di potere che assume di volta in volta vari nomi come potere bancario, multinazionali, trilaterale, verso l'umanità che però ha ormai l'anima spenta, per non dire inaridita, nessuno si muove. C'è in atto un darvinismo sociale, atto a selezionare lo schiavo migliore, quello più silenzioso, quello più ubbidiente, quello disposto a tutto, quello che cede il suo tempo, che è la cosa più preziosa di una vita.
Con la moneta debito si riesce a trasformare l'uomo e di conseguenza la società che contiene in vipera competitiva, che ansicchè comprendere la cusa prima di questo massacro sociale umano e spirituale di fatto fa guerra al suo simile, la famosa guerra tra poveri. Siamo già escrementi sociali ed aspettiamo una sorte migliore che però non viene mai. I governi per poche briciole  di pane hanno ceduto ingiustamente ed illegalmente la sovranità di stato ai poteri mondiali e hanno dato completo mandato agli aguzzini per finire di distruggere quella civiltà costruita con fatica in 2000 anni. L'esperimentatone continua nel farci diventare selvaggi nuovamente. Loro stanno ridendo sentendosi eletti e superiori e nei fatti storici non hanno tutti i torti in quanto se oggi l'umanità sta sotto scacco degli usurai significa che siamo realmente inferiori altrimenti staremo dall'altra parte, o meglio dall'unica parte che dovrebbe essere il tutto indivisibile. La nostra cultura impostata sulla speranza e non sulla sfida dell'pensiero azione (pensare sentire volere) ci porta ad essere non solo indifferenti ma per quelli che vogliono fare qualcosa impotenti, distrutti dal virus della democrazia che per esistere ha bisogno di una continua manipolazione della massa che di per se dovrebbe già essere consapevole e saggia, ma cosi non è, infatti il peggior darvinismo sociale si presenta proprio dove il virus della democrazia è conclamato. Cambia il ceppo ma il Tale cultura, è triste dirlo, ma è stata consolidata anche dalla chiesa cattolica romana che per giustificare la sua presenza ha indotto le persone alla rassegnazione con le virtù  " fede" , "speranza" e "carità", con possono essere l'obbiettivo della vita che invece deve fondarsi sull'esperimentare (e non solo credere), deve essere azione e progetto non "speranza" e l'ultimo deve essere cooperazione perché l'altro è come me ed è Dio insieme a me, per cui non è questione di "fare la carità" ma di nutrire il proprio corpo vitale che fa parte della creazione di Dio.
Giuseppe Turrisi