giovedì 26 settembre 2024

Meryl Streep prepara il terreno alla "compagna" Kamala Harris per "esportare (nuovamente) la democrazia" in Afghanistan. Questo il perché di interventi "ai margini" delle Nazioni Unite tesi, nel momento in cui israele massacra decine di migliaia di donne e bambini palestinesi e libanesi innocenti, a spostare la attenzione su altre problematiche, peraltro già viste ed affrontate nel passato. L'attrice, di radici ebraiche paterne, evidenzia la condizione delle donne in Afghanistan con il ritorno dei Talebani al potere. Uno status sicuramente non condivisibile da nessuno di noi occidentali e, neppure, da parte di diversi stati islamici. Ma dimentica la compagna Streep di porre in risalto come oltre vent'anni di occupazione militare USA e NATO, con centinaia di migliaia di vittime, ha portato ad un solo risultato : la sconfitta militare degli occupanti e del regime fantoccio dei collaborazionisti che li appoggiava. Regime che, guarda caso, comprendeva pure le categorie femminili elencate. Più quelle non citate che si occupavano del traffico di oppio fiorentissimo sotto gli americani. Piaccia o meno, la gran parte del popolo afghano ha appoggiato e scelto nuovamente i Talebani e cacciato americani, italiani e servi vari dello Zio Sam. Se gli afghani vorranno cambiare "la condizione femminile" sarà un loro problema ed una loro scelta, non di una radicalchic che, di fatto, auspica un prossimo intervento militare dei "civilizzatori". Grazie per l'attenzione Vincenzo Mannello

 Meryl Streep prepara il terreno alla "compagna" Kamala Harris per "esportare (nuovamente) la democrazia" in Afghanistan. Questo il perché di interventi "ai margini" delle Nazioni Unite tesi, nel momento in cui israele massacra decine di migliaia di donne e bambini palestinesi e libanesi innocenti, a spostare la attenzione su altre problematiche, peraltro già viste ed affrontate nel passato. L'attrice, di radici ebraiche paterne, evidenzia la condizione delle donne in Afghanistan con il ritorno dei Talebani al potere. Uno status sicuramente non condivisibile da nessuno di noi occidentali e, neppure, da parte di diversi stati islamici. Ma dimentica la compagna Streep di porre in risalto come oltre vent'anni di occupazione militare USA e NATO, con centinaia di migliaia di vittime, ha portato ad un solo risultato : la sconfitta militare degli occupanti e del regime fantoccio dei collaborazionisti che li appoggiava. Regime che, guarda caso, comprendeva pure le categorie femminili elencate. Più quelle non citate che si occupavano del traffico di oppio fiorentissimo sotto gli americani. Piaccia o meno, la gran parte del popolo afghano ha appoggiato e scelto nuovamente i Talebani e cacciato americani, italiani e servi vari dello Zio Sam.

Se gli afghani vorranno cambiare "la condizione femminile" sarà un loro problema ed una loro scelta, non di una radicalchic che, di fatto, auspica un prossimo intervento militare dei "civilizzatori".

Grazie per l'attenzione 
Vincenzo Mannello