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P.C: Procura della Repubblica di Modena e al Procuratore dott. Zincani
Al Giudice delle indagini Prelimanari dott. LoSavio
USURA BANCARIA E GIUSTIZIA ITALIANA VANNO A BRACCETTO!!!
Giovane imprenditrice, solo 27 anni, stipula nel 2009 un contratto di leasing, con una delle banche più diffuse presenti in Italia, per l'acquisto di un mezzo necessario per la ditta. Svolgendo pratiche comuni quali, ad esempio, l'iscrizione al Pra ( pubblico registro automobilistico) scopre che i modelli fornitole a tale scopo vengo ritenuti troppo vecchi e con firme, del procuratore delegato di tale istituto, discordanti. Neanche in quell'occasione, tanto meno all'atto della firma del contratto, ha conosciuto il funzionario della banca, tanto che il Cdp ( certificato di proprietà), è firmato dalla sottoscritta. Ho iniziato una lunga ed estenuante ricerca di chi potesse aiutarmi, inciampando molte volte in avvocati incompetenti, che mi consigliarono d'interrompere i pagamenti, ma veloci a chiedere un'acconto senza neanche consigliarmi di far opposizione al decreto ingiuntivo. Nel maggio 2012 mi rivolgo, per mia fortuna, dopo aver perso l'abilitazione al lavoro e subito notevoli danni tra cui l'iscrizione alla Crif, alla Signora WALLY BONVICINI, presidente di FEDERITALIA che mi propone, senza scopo di lucro, di far periziare il mio contratto al dottor SANTE SCIAN. Scopro così di aver subito USURA BANCARIA oltre che ANASTOCIMO infatti il dottor Sante Scian conclude così " Il tasso applicato al contratto di locazione finanziaria - risulta essere superiore a quello consentito dalla legge 108/96 per effetto dell'art.644 CP inoltre risulta nullo il contratto di finanziamento che prevede anatocismo e ammortamento alla francese ( cfr. art. 1283 c.c), degli interessi ultra legali "uso piazza" o dei giorni di valuta "fittizzi" (art.1284 c.c). E secondo art. 1422 c.c. l'azione di nullità è imprescrittibile, cioè è esercitabile senza limiti di tempo". Nonstante la signora BONVICINI mi avesse consigliato di sporgere immediatamente querela ho cercato di intraprendere un rapporto direttamente con l'istituto per ricevere chiarimenti e soluzioni. Ricevendo in un primo momento, da parte dell'avvocato del recupero crediti, una proposta d'accordo extragiudiziario, tramite fax in mio possesso caduto nel nulla e, successivamente, quando dissi di essere stanca e che avrei sporto querela ricevetti minacce e intimidazioni da un alto funzionario della banca ( anche queste inviatemi per mail e da me possedute). Chiesi, pertanto, un'accertamento tecnico preventivo presso il tribunale di Modena che lo rifiutò ritendo competente quello di Milano, anche se il bene è tuttora in mio possesso e si trova in Modena dove era stato stipulato il contratto. Decido così di sporgere querela il 29 Ottobre 2012, mi reco più volte in Procura di Modena nei mesi di Dicembre e Gennaio, per avere informazioni ma ottengo solo il nominativo del P.M dott.ssa MARIA ANGELA SIGHICELLI titolare dell'indagine che in data 31 gennaio 2013 mi viene archiviata come normale rapporto tra banca e utente!!!!!!!!!!!!!!! Richiedendo il fascicolo scopro che le indagini effettuate sono semplicemente la richiesta del casellario giudizaiario e i certificati di residenza degli amministatori e procuratore bancari, alquanto insufficenti a mio parere!!!!!!!!!!!!!!. Delusa, allibita amareggiata e arrabbiata in data 8 febbraio 2013 deposito l'opposizione composta da 700 pagine, grazie all'ausilio di FEDERITALIA, dove si evincono importanti "misfatti" commessi a livello internazionale dall'istituto bancario. Con tanta fatica per l'ostruzione naturale , ottengo un colloquio col PROCURATORE CAPO dott. VITO ZINCANI a cui espongo il mio disappunto per l'operato del P.M e ottengo la promessa di una telefonata,avvenuta successivamente confermatami dalla segretaria, al GIP LOSAVIO PAOLA dando il nulla osta da parte della Procura al proseguimento delle indagini qualora lo ritenesse necessario. Dal 12 febbraio, data in cui il Gip ha ricevuto la pratica, e i ripetuti solleciti effettuati da me , tramite la segretaria, dall'avvocato AMALIA LOLLO e di una formale richiesta deposta il 20 marzo 2013. In data 4 aprile 2013 l' avvocato anche alla mia presenza, nello studio del Gip, sollecita nuovamente l'urgenza. La dott.ssa LOSAVIO cerca il mio fasciolo non trovandolo anche a causa del marasma di fascicoli, contenuti perfino delle borse della spesa, mi dice di conttare la segretaria l'8 aprile 2013 annotando la richirsta su un post-it volante. Decido di rivolgermi nuovamente al Procuratore per ottenere udienza e per lamentrmi della superficialità dei servizi. Nel nostro incontro "discutendo", pacatamente, e non vedendo da parte mia incertezze, mi ha " contestato" il fatto che ci siano una marea di associazioni che a puro scopo che di lucro fanno queste denuncie per usura alchè ho ribattuto dicendo che non mi è stato chiesto neanche un euro e che credo talmente tanto nell'associazione alla quale mi sono rivolta che ne voglio fare parte e non marginalmente e soprattutto il perito a cui ho fatto riferimento è uno dei periti utilizzati da altre procure in casi simili! Ho manifesto il fatto credo che sia la Procura sia Tribunale di Modena abbiano paura ad assumersi una tale responsabilità e che cerchino di farmi desistere. Invece presenterò detta querela in altre Procure dove sicuramente sarà gestita in maniera diversa anche se il Procuratore sostiene che l'operato dei P.M. sarà il medesimo. Inoltre gli ho fatto notare che il comportamento, le falsità e le bugie che in questi giorni mi sono state raccontate (ad esempio il gip in ferie invece era presente e soprattutto le scuse accampate come il fatto che stia fissando le udienze dell'anno scorso perchè è oberata di lavoro) non devono esistere soprattutto quando si passa tempo lavorativo, parecchio, a chiaccherare di frivolezze. L'unica risposta è stata che farà pressione al Tribunale, ringraziandolo ho ribadito la fermezza della mia posizione perchè non sono disposta a fallire per il Tribunale e Procura di Modena che non conoscono il vero significato di GIUSTIZIA! Non lamentiamoci o disperiamoci se poi succedono fatti come quelli accaduti a Civitanova dove due anziani coniugi disperati e il fratello hanno commesso un gesto estremo. Ripeto sono una giovane imprenditrice che per questo grave danno subito dall'istituto di credito stà fallendo e nessuno neppure le autorità giudiziarie vogliono fare giustizia!!!!!
ROBERTA MANNI ANNI 27 UNA GUERRIERA
ROBERTA MANNI ANNI 27 UNA GUERRIERA