Lettera aperta alle Istituzioni preposte ed ai Media.
Malgrado le segnalazioni non ho riscontrato alcun miglioramento alla situazione attuale del Parco, né tantomeno un intervento istituzionale, e pertanto mi permetto di domandarmi/vi alcuni chiarimenti.
Com’è possibile che qualcuno abbia pensato di posizionare i classici bidoni per l’immondizia in latta con sacchetto di plastica in un’area invasa da cinghiali e cornacchie? Li potrebbe ribaltare anche un colibrì.
Il risultato ogni lunedì mattina (dopo i picnic del weekend) è quello illustrato dalle foto allegate. Ne esistono infiniti modelli in cemento, che eviterebbero sia il degrado che lo sperpero di denaro per i necessari quanto continui interventi di bonifica.
Perché continuare così da anni?
E ancora, a chi è saltato in testa di trapiantare nel parco decine di alberi in stagione sbagliata e facendo un buco per terra non sufficiente neanche a una piantina di geranio? E senza neanche garantire una sufficiente innaffiatura con il caldo attuale... ?
Adesso queste piante stanno tutte morendo, con grande dispiacere mio e di molti altri utenti del parco e con ulteriore sperpero di denaro pubblico.
Sarei molto grato di una risposta in merito
Matteo Vitali
Professore Ordinario di Igiene
Responsabile del Laboratorio di Chimica Ambientale
Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive
Università di Roma La Sapienza