lunedì 2 dicembre 2019

Hong Kong e la memoria corta

Scrivo su Hong Kong con la necessaria (per i lettori) premessa : sono, da sempre, un anticomunista militante.
Quello che scrivo, di conseguenza, non può essere frutto di "dipendenza o sudditanza ideologica" verso un regime ed una nazione la cui bandiera è "rossa con falce e martello". Ma credo (spero) di avere acquisito da decenni la capacità di essere quanto più obiettivo possibile, specie trattando di "nemici" od avversari. Ora, lasciando perdere il passato di Mao e compagnia bella, viene riproposta in tutte le salse mediatiche la questione di Hong Kong, la ex centenaria colonia britannica transitata (con accordi "speciali" per una certa salvaguardia dei "diritti acquisiti") sotto il controllo di Pechino nel 1997. 
Che una fetta consistente dei cittadini hongkonghesi rimpianga i bei tempi del colonialismo occidentale è lampante e manifesto tramite sventolio di bandiere britanniche e statunitensi durante le manifestazioni. Nonché tramite appelli pubblici lanciati dai leader per supplicare l'intervento (armato ??) di Trump in "difesa della democrazia". 
Ieri, a Roma, la conferenza parlamentare di Joshua Wong ha fatto scoppiare la grana con la Cina. Visto l'entusiasmo dei parlamentari e dei partiti italiani per il personaggio e la "causa" che rappresenta, è il minimo che possa accadere. Perché ? Per il semplice motivo che questo signore è, non solo agli occhi di Xi e governanti cinesi, un eversore. Che invoca pure l'intervento straniero "per liberare Hong Kong"..
Richiesta vista e rivista per altri casi, tutti propedeutici agli interventi USA e NATO per "esportare la democrazia". Con un problemino a monte ..i politici italiani ed occidentali usano in tutto due pesi e due misure. Contro chi non sia al traino degli Stati Uniti, magari a suon di bombardamenti e marines, interferenze continue. Se, invece, si tratta di Belfast o Reggio Calabria tutto bene !!
In queste città, simbolo di richieste e rivolte popolari motivate, nel passato, mandarono paracadutisti e carrarmati a reprimere ed uccidendo pure manifestanti..Rigorosamente senza indire referendum sulla possibilità di "indipendenza"..Ed oggi, a Parigi ed in tutta la Francia, Macron mena ed arresta i "gillet gialli" senza alcun problema..
Riflettiamo..

Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello