Ho ascoltato il video sulle razze, è un discorso organico molto interessante che porta ad aggiungere alcune considerazioni.
1. In generale
Infatti la questione del progetto evolutivo divino, come dell'evoluzione darwiniana in senso assoluto sono proiezioni di un limitato percepire della mente a livello sensibile.I processi monotòni - crescenti o decrescenti - non esistono nemmeno in natura come mostrò G.Bateson, ciò conferma semmai ogni senso di progetto evolutivo come una sequenza di processi circolari facenti ritorno ad un'emanazione extrasensibile, sebbene la mediazione storica comporti vederne il "frammento tangente" come una linearità che viene poi assolutizzata. Ciò genera la distorsione del tempo vero, la simultaneità, nel tempo proprio valido cioè solo per il solito percepire soggettivo.
Se vi è un progetto evolutivo esso è semmai la perennità. Come una manifestazione del pensiero creatore che vive di se stesso eppure ancora presente sino al suo congelamento nel fluire dalle forme scorrevoli alle forme inerti, già create come segno di avvenuto soffio cosmico.
Inoltre gli studi, mi pare, di Grasset nel '900 sottolinearono come il differenziale tra la morfologia del teschio del neonato con l'adulto di una specie fosse significativo di una resistenza al cambiamento e confrontando il bebè con l'umano cresciuto e il piccolo di scimmia col papà si assiste ad una divergenza marcata: il primo conserva la struttura di massima, il secondo cambia diametralmente. Questo è un chiaro indizio della fallacia del darwinismo e di ogni discendenza temporale dall'animale.
2. Il doppio binario
Tuttavia è interessante andare un pò fuori da tali binari, sin troppo battuti e già confutati persino da Sermonti. Biglino certo è utile se appunto lo si rapporta ad una storia dell'uomo manipolato "recente", la cosiddetta quinta razza. Io penso che anche l'Antico Testamento però si intrecci su un doppio binario.
1) quello dell'Archetipo, Tradizionale, in quanto già da prima della scrittura dell'Antico Testamento intuiti dagli uomini dell'epoca per mezzo degli insegnamenti degli Iniziati incarnati in forma umana o per mezzo di Esseri evoluti di altri piani di esistenza che si materializzano sul pianeta. Ad esempio discendenti quando vi è da inserire uno shock cosciente o quando il numero di "dormienti" pesa troppo in eccesso rispetto a quelli mezzi svegli rispetto ad un compimento esserico. Allora c'è da riequilibrare la situazione prima o dopo disastri ecologici che minano gli equilibri terrestri.
2) il precipitare a quello delle associazioni simboliche per gli uomini di un tempo specifico. L'ebraico è del resto è un linguaggio molto evocativo: quando uno si trova la parola Elohim scritta in ebraico, la parola non è solo da leggere ma anche da meditare esattamente come si fa con un simbolo.
Ed il punto è che a volte le due si sovrappongono o si alternano creando svariate interpretazioni.
Però qui si perdono più facilmente i riferimenti in quanto mentre il primo è un livello che può svelarsi con la progressiva apertura della facoltà intuitiva, una verifica della vicenda dell'origine umana può essere svolta se si vuole andare ad un punto 0, solo mediante facoltà chiaroveggente ed è sicuramente un passo scaltro considerare gli scritti mediati dai chiaroveggenti circa la storia dell'uomo e che non si accontenti dei ritrovamenti archeologici - dove comunque si può notare una certa sovrapposizione temporale tra sotto razze del passato-. Tuttavia la bontà e l'esattezza di una veggenza dipende dalla purezza dell'astrale del veggente. Lo si è mai notato? Quando questi si riferiscono ad un tempo per una cosa specifica, tosto lo danno sempre diverso fra loro, così come accade per i tempi della rinascita di un'anima: i buddhisti dicono entro 49 giorni, i teosofi arrivano a 1000 e più e così via.
Idem per la nascita originale dell'uomo come per il fu Don Guido Bortoluzzi con la sua Genesi biblica (http://www. donguidobortoluzzi.com/lopera- di-don-guido-bortoluzzi/), in cui prima di incappare in una serie di contraddizioni nella ricostruzione rispetto ai dati palesi, colloca l'uomo sul pianeta a 49 milioni di anni ed invece sempre la teosofia lo fa risalire a 22 milioni di anni.
Di preciso quindi non è possibile da questi dati collocarlo esattamente, però si può capire come sia nell'aria un ordine di decine di milioni di anni del tempo da noi inteso e nel frattempo abbia subito una serie di ibridazioni e mescolamenti sia fra razze diverse che per mezzo di una serie di manipolazioni "aliene", descritte persino dalla Blavatsky, prima che diventasse solo quel prodromo di Wanna Marchi descritto magistralmente da Guenòn.
3. Il mistero della reintegrazione androginica e le Stanze di Dzyan
Ai Maestri Rosacroce va dato merito per aver messo l'accento sul significato appunto della Croce come contemplazione del Mistero dell'androginia originale dell'Uomo e quindi ripercorrere il filo della sua vicenda sino alla sua reale Creazione ad un momento sorgivo immanifesto come emanazione e donazione di vita di Entità angeliche in seno all'Assoluto. Per cui gli Elohim secondo tale filone occulto sono prima di tutto questi.
Era dapprima una cellula spirituale umana unica, disincarnata, l'Adam-Eva con in sé i due principi cosmici Yin-Yang viventi in seno ad uno mondo spirituale, come di un feto collegato alla madre dal cordone ombelicale ad aver commesso un originale peccato (qui nasce il primo spazio per una sovrapposizione di una interpretazione Archetipica e storica nella Bibbia che crea infiniti contrasti).
Chiaramente è qui facile per chi bazzica nell'esoterismo comprendere il ruolo del serpente luciferino - e del perché la Madonna svelandosi lo schiaccia - e di satàn.La seduzione consta nel corrompere il calore divino in senso discendente iniettandosi nelle strutture vergini fornendo ad esse il principio di un sentimento di sé, individualizzante che crea una prima separazione: se nel percepire si affaccia un primitivo senso di esistere si oppone ad esso un primitivo vuoto che deve essere colmato in quanto il reale "vuoto" è solo ciò che è essente in sé: l'Essere. Questa contraddizione spacca l'equilibrio originario della struttura e genera la vorticosità dei 4 elementi pronta a cristallizzare le forme che ne derivano sino al piano denso della materia dominato dall'altro arconte satàn. Il segno della Croce così tanto sbraitato veementemente nelle entrata delle Chiese dai cattolici, in quel vacuo spettacolo che sono diventate le messe pasquali, significa: di fronte al Mistero della Vita impegno la mia volontà al fine di ristabilire il dominio dell'elemento sattvico proprio del Cosmos sul caos. Lo fanno davvero poi i veementi? Ai posteri l'ardua sentenza.
Avendo la cellula-spirito-uomo ceduto a quel calore, costrinse gli stessi Elohim costruttori che tengono a cuore il loro esperimento come ad un figlio, alla necessità di fornire un corpo fisico e collocarlo su di un pianeta materializzato. Per cui dall'habitat eterico-astrale terrestre spuntò fuori un sistema solare secondo schema che riflette la discesa metafisica nell'apparire per effetto del caos e al contempo simboleggiante l'ascesa per cosmos: e fu così prima Ors la stella ad apparire e fu la Luna poi, il pianeta Terra e gli altri infine. Successero cose terribili, prima che facessero capolino gli antenati dei nostri animali. Comparirono creature frutto del caos strutturalmente improponibili e non risonanti con il livello delle anime umane. Mezzi pesci e mezzi rettili, mezzi cani dal formato eretto col volto umanoide emananti gorgheggi bestiali e grida laceranti di cui i loro animali-riflesso, i dinosauri, sono la testimonianza delle forme espulse per arrivare a quelle. Ciò costrinse gli spiriti costruttori, gerarchicamente sotto agli Elohim originari che non scendono facilmente a questo livello, a venire sul pianeta terra e correggere il caos, uccidendo quelle orrendi forme senz'anima, facendo tabula rasa anche dei dinosauri per preparare un nuovo terreno.
3a. Razza 1
Fu la razza numero 1 risalente a decine di milioni anni fa di cui l'Adamo ed Eva storici si collocano come i capostipiti della vicenda umana a cui fu assegnata la prima esperienza terrestre. Nei due inevitabilmente vive sin da subito la eco della congiunzione metafisica, ma sono entrambi spaccati in due, sono in quattro a causa degli effetti dell’organo kundartiguatore: da una parte possono portare incontro la metafisica immobilità al sesso realizzando la castità nella altre 3 parti no. Dal primo tipo di unione nasce Abele, figlio di Dio frutto di una pura riunificazione al livello edenico. Tuttavia il primo Abele non sarebbe mai apparso carnalmente perché l'incarnazione è segno della ruota karmica che gira. L'arbitrio è anche questo, la vicenda umana poteva svolgersi anche tutta su un altro piano, eppure ha imboccato questa direzione. Era una possibilità.
L’unione altrimenti si fa il rovesciamento del vaso di Hermes, sotto spinta desiderante luciferico-satanica con fuoriuscita del seme da parte dell’Adamo.
I due fecero apparire sulla Terra prima Caino il figlio fisico soggetto karmicamente all'errore perpetuo. Di conseguenza si costrinse gli spiriti costruttori mediatori col pianeta Terra per gli Elohim a forzare l'incarnazione di un Abele in corpo umano nuovamente "fabbricato" che non fosse il prodotto del sesso decaduto dei due e che facesse contrasto tra forze solari e basso lunari, le stesse che hanno impresso nella donna il ciclo mestruale con la cadenza pari al moto rotazionale lilithico-lunare.
E’ impossibile fare un confronto oggi con allora per trovare quanto Abele e quanto Caino ci sia in ognuno di noi, è una cosa impossibile da fare. Coesistono entrambe le correnti perché la struttura di base è questa, tra poco arriviamo al come, tuttavia Caino nell’uccidere Abele determina la possibilità della perdita della redenzione per l’anima cosa che non succede viceversa.
Recitava così il libro delle stanze di Dzyan mediato dalla signora Blavatsky, considerato con troppa faciloneria tra mito e leggenda, il libro più antico dell’umanità(https://www. ilgiardinodeilibri.it/libri/__ le-stanze-di-dzyan.php) :
"La ruota girò per trenta crore ancora...dopo trenta crore si rivolse...essa creò dal proprio grembo. Sviluppò uomini acquatici terribili e malvagi... I Dhyâni vennero e guardarono. I Dhyâni vennero dal lucente padre-madre, dalle regioni bianco latte, dalle dimore dei mortali immortali... essi furono malcontenti... non Rûpa adatti per i nostri fratelli del quinto. Non dimore per le vite... e le fiamme vennero. I fuochi con le scintille.. I Lhâ dall'alto ed i Lhâmayn dal basso vennero. Essi uccisero le forme che avevano due e quattro facce. Combatterono contro uomini-capra e contro uomini dal capo di cane e contro gli uomini dal corpo di pesce" (Stanza II-6)
Per quanto riguarda oggi le diverse razze, esse sono segno di una mescolanza che ha persino origini poco oltre – si fa per dire - il periodo descritto. Da qui in poi in ogni Adamo ed Eva c'è in gran parte della letteratura a riguardo un cambio di interpretazione rispetto all'origine descritta: esse diventano le coppie di uomini e donne derivata dalla stirpe solare di Adamo, col compito di procreare al fine di riequilibrare le correnti luciferine, portate seco dagli esseri lunari della stirpe Caino sulla Terra. Questi nuovi Adamo ed Eva solari ad un certo punto furono deputati a mandare avanti la vicenda umana sobbarcandosi il karma collettivo per preparare le fasi successive, nel mentre le anime più immature furono inviate sugli altri pianeti del nostro sistema Ors, meno tribolati, che durante il lungo soggiorno improntarono nel loro etere una mutazione strutturale per cui quando questi ritornarono sulla Terra nella transizione tra l'epoca lemurica e atlantidea assunsero sembianti fisiche differenti fra loro per cui oggi possiamo scorgere in certi caratteri una discendenza di lungo corso diversa: negri, asiatici, bianchi europei, esquimesi... e poi chiaramente le varie mescolanze hanno creato combinazioni particolari.
E così sino ad oggi anche per Abele e Caino, così come per Elohim e Jahvé ci troviamo di fronte a delle parole-contenitore che di volta in volta ad arbitrio dei tempi vengono riempite con le loro controfigure storiche, lasciando scivolare sullo sfondo le originali. O a volte mescolandosi i significati tra loro per cui l'una o l'altra diventa interpretazione inesatta nella misura in cui non si penetra nel linguaggio simbolico e contestuale con la facoltà intuitiva.
3b. Razze successive sino ad oggi
Nelle varie epoche principali ci sono state sotto-epoche. Si consiglia davvero di leggere il libro della stanze di Dzyan per quanto appaia bizzarro, anche per comprendere meglio certe transizioni che trovano punti in comune con altre interpretazioni oggi in voga. Ad esempio a cavallo durante la terza ci fu una ibridazione tra razze con la seconda creando dei mostri pelosi che poi si possono riscontrare ancora nella genetica come caratteri latenti quando appaiono alcune anomalie fisiche, certi irsutismi o morbi. Persino un ramo decaduto di questi è andato ad ibridarsi con le scimmie creando incroci particolari.
L'antico testamento abbiamo visto allora che non è per nulla "antico" rispetto alla vicenda umana nel suo complesso. La stanza che narra dell'ultima fase, davvero storia recente nell’ordine delle decina di migliaia di anni, la quinta è proprio quella che riguarda la Bibbia. Viene specificato dopo quello che fu il periodo del grande diluvio che sommerse Atlantide facendo tabula rasa di certe sotto razze decadute:
“Pochi furono i superstiti. Alcuni fra i gialli, alcuni fra i bruni e i neri, alcuni fra i rossi rimasero. Quelli del colore della Luna erano partiti per sempre”.
“La Quinta prodotta dal gregge santo, restò; essa fu governata dai primi Re Divini. I Serpenti che ridiscesero, che fecero pace con la Quinta, la istruirono e guidarono”.
“La Quinta prodotta dal gregge santo, restò; essa fu governata dai primi Re Divini. I Serpenti che ridiscesero, che fecero pace con la Quinta, la istruirono e guidarono”.
(Stanza XII, 48-49).
Fecero pace perché con codesti esseri, i Serpenti, l'umanità ci aveva già fatto nell'epoca atlantica decadente delle guerre che hanno anche lasciato in qualche parte del mondo, il segno. Una parte di individui scelta fu presa e modificata, ma non fu cambiata affatto fisicamente ma interiormente. Noi e i primi post atlantidei sopravvissuti del gregge santo saremmo tuttavia molto simili esteriormente, bianchi, i corpi fisici erano già stati ritoccati con la razza 4. Gli altri superstiti erano anch’essi su per giù le altre razze di oggi allo stato grezzo, ancora non incrociati[1].
I Re provenivano da Sirio e possono configurarsi come dei Jeova per l’interpretazione di Biglino (mostrando un’inversione rispetto al senso tradizionale descritto, ma qui si aprono parentesi inevitabilmente contraddittorie) e I "Serpenti" raffigurati sovente con le corna di toro da Aldebaran e possono essere individuati come Elohim in quel passaggio, che ridiscesero in mesopotamia con le intenzioni di manipolare la genetica per rendere nel frattempo gli uomini schiavi multilivello da utilizzare per alcuni propri scopi accumulare alcune risorse utili per il loro habitat e utilizzandoli gerarchicamente, fornendo in cambio Scienze e Conoscenze. Alcuni, pronti non di rado per imbastire sacrifici di sangue per un certo nutrimento astrale di lungo corso.
I Re e i Serpenti discuterono a lungo nella loro convivenza sulla Terra sul destino degli uomini, spesso i primi frenando le derive dei secondi. La manipolazione strutturale fu tuttavia concessa in quanto segretamente i Re in contatto con le entità solari reggenti sapevano che ciò sarebbe stato uno shock funzionale con conseguenze interessanti per la vicenda umana a partire da quella base che poi avrebbe dato vita all'Occidente oggi inteso. La manipolazione paradossalmente avrebbe accelerato nella sua nefandezza d'intenti, per contrasto, l'avvento dell’impulso cristico ovvero la possibilità della massima libertà dell'uomo aprendo ad un ciclo che avrebbe aperto la strada ad una ricongiunzione con la monade facendo nel caso di un uomo singolo l'immagine puramente cosciente di Dio come abbraccio totale con tutti i piani dell'esistenza sino all'inestensibilità dell'Atman.
I Serpenti presi più che altro dalle loro mire specifiche, ben operarono concordata la possibilità di intervento, nel dominio del campo strutturatore di forma degli uomini, inceppando il flusso eterico tra epifisi ed ipofisi potenziandola coscienza di sé nel cerebro, cosa affine alla loro struttura, stressando così l'esperienza dello Spirito nell'umano al livello individualistico-materialista esponendoci ad un gradino estremo di caduta metafisica, la fase finale di questo Kali-Yuga, quindi anche alla perdita totale dell'elemento spirituale umano e di finire come pappa nel gioco della Maya dei parassitaggi astrali.
Ecco quindi dove è collocata la "somiglianza" e l'immagine o impronta eterica.
Di fatto oggi, essendoci ibridati nei millenni sparpagliando e distribuendo l’errore come un virus, detta ancora generalmente legge l'astrale sul Sé, sebbene questo scuota e si dimeni nel campo psichico per uscire come frutto dei tempi maturato e che se represso, determina una cancrena di accelerazioni transumaniste pazzesche, proprie di una metafisica invertita a rotta di collo. Per la sesta razza si potrebbe ipotizzare essere ormai urgente un intervento, vista la cecità generale al problema, per un nuovo impulso da parte degli esseri solari.
4. Cenni su psicopatia e anima
Dovessimo portare quanto scritto sino ad ora da uno psichiatra, basterebbe a portare il sottoscritto dritto alla neuro. E se non vi seguissi percependo purità di intenti nella ricerca, nemmeno avrei messo mano a tastiera. Tuttavia va detto perché bisogna anche rendersene conto per dare un cenno di follia normalizzata al senso comune.
Ed è appunto per rimanere in tema psicologico curiosa la questione della psicopatia. Spesso lo psicopatico è un'anima che sta per chiudere il suo ciclo esistenziale ed essendo immatura si incarna in una struttura psico-fisica che risuona alla sua impronta tamasica marcata, ad un certo autismo funzionale che brama se stesso, al fine di sollecitare maggiori forze di redenzione. Infatti essi vivono per lo più "nella testa", il cuore è tagliato del tutto fuori da ogni cosa e guarda caso c'è un motivo...
Sono i soggetti che appaiono come i peggiori, in un mondo rovesciato sovente al vertice delle istituzioni. Quasi tutti questi delinquenti di alto profilo finiscono nell'alta società o come capi setta, guru e in effetti hanno una struttura psichica molto interferita da quell’intervento genetico. E tuttavia in questi pullula una forza psichica sopra la media, che spesso fa leva su un esoterismo deviato che giustifica le mire di dominio temporale. Sono in realtà sul possibile punto di non ritorno, vanno avanti così per inerzia, sino a spegnersi dentro molto prima che giunga la loro morte e vivono di parassitaggio sottile, eggregorico. Non parassitassero il prossimo dovrebbero redimersi con sforzi di volontà paurosi per estrarre la vita dell’anima, prima che sia troppo tardi, convertendo quella forza che li agisce come degli indemoniati di ghiaccio, in polarità opposta. Ma non succede lì perché la struttura è troppo corrotta a livello sottile. Non possono poi che sopravvivere alla morte come demoni pronti ad inguainarsi nel primo umano idiota che si assenta del tutto drogandosi, ubriacandosi, lasciandogli comodo spazio in cabina di regia.
Note
[1a]Ne i racconti di Belzebù a suo nipote (http://www. gianfrancobertagni.it/ materiali/gurdjieff/iracconti. pdf) di G.I.Gurdjieff, che solitamente viene abbandonato a pagina 1 perché indigesto, preso come un libro di meditazione per i romanticoni della Quarta Via(anche se di fatto è un'opera con struttura "gnostica" da una sezione prima che si prefigge un'operazione di dianoia con progressiva tensione noetica con realizzazione finale del nipotino) o lasciato lì come storiella di fantasia sul comodino, vi è descritto praticamente il passaggio dall'epoca Atlantidea all'attuale che spiega come mai certi echi della Tradizione si trovino proprio in India. Così per lasciare il gusto della scoperta autonoma, si indica il capitolo 19 della sezione I.
[1b]Inoltre su "alieni" o "deità", nel capitolo 5 della suddetta opera vi è la descrizione di come questi sfruttino una legge del Cosmo intuita dall'Arcangelo scienziato Khariton per la costruzione delle astronavi. Ciò implica un livello di interpretazione della realtà che esula dalla percezione umana comune, filtrata dalla densità sensibile. Se dessimo le istruzioni ai migliori scienziati cinesi, americani, russi moderni questi non saprebbero riprodurla.
Si perdonino sgrammaticature è stato battuto velocemente, questo tempo tra le tante cose è tiranno oltre che prezioso. Saluti.