martedì 5 settembre 2017

Conferenza Carpeoro - Franceschetti - Border Nights

 
A 97,50 dall’inizio  Carpeoro afferma (a proposito del dl sui vaccini): “E’ stata costruita una battaglia sull’obbligatorietà anziché sulla specificità. E tutti questi “stronzi” che mi vengono a dire che il vaccino non va bene, e ci sono,  e che la poliomielite non è passata perchè è stato introdotto il vaccino e che le malattie sono scomparse perchè tutti  ci facciamo il bidet una volta al giorno; tutti questi idioti, perchè sono degli idioti, perchè non vanno nel  cuore del problema e tutti questi medici che ti dicono che le malattie sono diminuite perchè ti lavi, che non è vero, perchè guarda caso sono diminuite quando sono iniziati i vaccini per il vaiolo, la poliomielite; tutti questi medici che si svegliano, un po’ mentecatti, che dicono che non è passato per il vaccino....”
 
Carpeoro ha dichiarato  più volte di stimare  Rudolf Steiner, che considera, come Franceschetti,   un Maestro Spirituale.  Questo articolo di Cammerinesi  http://coscienzeinrete.net/benessere-olistico/item/765-un-vaccino-anti-spirito-e%E2%80%99-gi%C3%A0-in-distribuzione  riporta la conferenza  del 27/10/1917  nella quale Steiner esprime il suo parere sulle vaccinazioni.   Steiner  è stato segretario  della sezione tedesca della Società Teosofica  dal 1902 al 1912  e pertanto era a conoscenza della fondazione da parte dell’Ordine di Servizio Teosofico nel 1908 della lega contro  vaccinazione e vivisezione. Penso che tali decisioni non siano state adottate da persone “idiote” che non  hanno affrontato il cuore del problema; avevano sicuramente  studiato  sia  le cause del vaiolo, il vaccino di allora,  le scoperte di Louis  Pasteur e quelle   di Antoine Béchamp  il quale affermò   che il microbo si trova in un terreno biologico alterato prima da più fattori (e non solo  igiene  e veleni vari, ma anche traumi psichici).
  Alcune persone di mia conoscenza con diagnosi di polio o di sclerosi multipla mi hanno raccontato   che prima del  sintomo avevano vissuto un conflitto motorio,  alcune in modo fisico  altre in modo virtuale.  Trent’anni fa ( non conoscevo  allora  le scoperte di Hamer) la mia vicina di casa mi raccontò che  rischiò di precipitare  in  un burrone mentre stava sciando,  si spaventò molto e tornata a casa tremante si mise a letto con un po’ di febbre. Dopo alcuni giorni si accorse che una gamba non la sorreggeva ed ebbe la diagnosi di polio. Ovviamente non contagiò  né  i familiari  né gli amici  - allora nessuno era vaccinato – . Dopo dieci anni la diagnosi fu mutata in sclerosi multipla.  Un’altra mia conoscente, più recentemente,  mi raccontò che allorchè scoprì che il marito la tradiva si sentì “cadere nel vuoto”: dopo  qualche mese dall’evento ebbe anch’ella  la paralisi ad una gamba con diagnosi  però  di sclerosi multipla.  E’ opinione di molti ricercatori,  a mio avviso per nulla idioti, che polio, paralisi flaccide, sclerosi ecc. siano del tutto simili e che non siano contagiose. Perchè dopo lo tsunami   ci sono stati in Indonesia molti casi di polio in persone tutte precedentemente vaccinate? Igiene o conflitto motorio? 
Hamer  è stato aiutato nelle sue scoperte dal racconto del vissuto di tante persone e mi dispiace che  spesso venga citato solo   per le questioni sioniste  (a 1.46 dall’inizio dell’audio). Ho frequentato i suoi corsi (non sono medico né terapeuta) e solo nel 2006 ho compreso che mio marito da bambino ha vissuto quella che viene definita da Hamer “una costellazione planante”.   Durante la guerra fu portato nel bunker di casa perchè temevano un bombardamento. Lo spazio stretto – affollato anche dai vicini -  e la sensazione di panico di tutti gli crearono due  traumi psichici: uno alla laringe  e l’altro alla mucosa bronchiale con tosse persistente. Ebbene allorchè una persona ha questi due conflitti contemporaneamente  la psiche  escogita, per aiuto,  la sensazione di volare per uscire dallo spazio stretto.  La madre invece ebbe poco dopo la diagnosi di difterite, guarì ma non contagiò nessuno. 
 
Le  cure sono tantissime ma spesso la ricerca delle cause latita.  

 Paola  Botta  Beltramo