NON POSSIAMO DIMENTICARE che da 50 anni la morte é divenuta un Tabù, ci si plastifica in un delirio di'eterno presente' e le 'scoperte scientifiche', attuate con il sacrificio umano di milioni di persone, illudono in tal senso: cuori, reni, fegati, occhi di poveracci, compenseranno i nostri grassi organi da rottamare.
Abbiamo perso la normale percezione di precarietà, precarietà che a mio avviso potrebbe essere vissuto come 'Talento': abbiamo 'un tempo' e in questa preziosa ma breve disponibilità, abbiamo la possibilità di divenire persone consapevoli.
Il Complesso del Per Sempre, si é impadronito dell'uomo occidentale e con tale complesso, passioni tristi come la pigrizia, il disincantamento, la rassegnazione, il cinismo...ecc., hanno avuto il sopravvento. Il Futuro édivenuto minaccia e paradossalmente il presente viene vissuto come 'una natura da sempre data' senza possibilità di cambiamento, come un fermo-immagine dell'inafferrabile terzo volto di Giano': una visione paralizzante. Giovani senza futuro e corpi vecchi plastificati che pesano sul 'pil', non più anziani che trasmettono un'esperienza. Il danaro é diventato l'unico generatore simbolico di tutti i valori sia per giovani che per i vecchi, che se lo contendono come due cani sull' osso pensione/disoccupazione. All'Ovest, il complesso del 'per sempre' é indotto da una società millenaria autoritaria che richiede adattamento, collaborazione e conformità a quello che oggi potremmo chiamare un 'Io globalizzato' - un 'EGONE' - imposto dall'educazione, dai media, ecc. Indignarsi non ha senso, poiché nella fase collettiva di benessere, al cosidetto boom degli anni '60/80 , che l'Ovest credeva 'per sempre' , pur avendo due esempi recentissimi di disfatta mondiale, c'è stata una rimozione totale della morte e con essa del Mistero della Vita. Non abbiamo più strumenti al 'non per sempre', poiché alla domanda 'che fare?', abbiamo risposte nel solito linguaggio del 'per sempre' che non descrive affatto la realtà Vera, quella del tutto scorre, ascesa e discesa, giovinezza e vecchiaia, vita e morte,ciclicità... Il Cielo é vuoto e le “teorie scientifiche avanzatissime” sono assolutamente inutili in un piccolo Ovest denutrito psichicamente e con una idiozia dilagante come la peste nera.
LA PAURA é DATA dall'IGNORANZA di SE', in primis, oltre che dall'indifferenza per ciò che ci circonda,malamente visualizzato su di uno schermino di plastica. Solo se arriva al pianerottolo..., la maggior parte delle persone saranno d'accordo per farsi ulteriormente proteggere, senza nemmeno soffermarsi un attimo allo specchio e chiedersi: Sei mio Amico?
L'IGNORANZA E' UN'OPPORTUNITA' NECESSARIA E IN QUALUNQUE SUO ASPETTO, VA ESPERITA, VISSUTA E RISOLTA!
24. 03.2016 - Gigliola Panzacchi