... Ed ecco, per chi non l'avesse intuito, la "novità" cui facevo riferimento un paio di settimane fa. Sarà tra qualche giorno nelle librerie giuridiche (probabilmente la settimana prossima) la V edizione del mio "Anatocismo bancario e vizi nei contratti", edito dalla storica e prestigiosa Maggioli Editore che già 10 anni fa aveva compreso (dopo avere accettato mesi prima la mia proposta e dando fiducia ad un "giovane sconosciuto") l'importanza del fenomeno degli abusi bancari (e il dramma da cui erano e sono colpiti, soprattutto, tanti imprenditori). Arricchito con le principali sentenze intervenute negli ultimi due anni dalla precedente edizione, di nuovi paragrafi sul nuovo divieto di anatocismo, sulla "vicinanza alla fonte di prova" (e su qualche interrogativo che può destare una recente pronuncia della Cassazione) e su "possibili nuovi territori" da esplorare, quali i danni alla salute da abusi bancari (in particolare il danno psichico, paragrafo scritto con l'ausilio dell'amica psicologa e studiosa Luana Lentini), quest'anno il volume compie 10 anni dopo essere stato venduto in circa 10 mila copie. Scrivere un manuale o un testo giuridico non è solo un'opera di divulgazione di "aride" pronunce giurisprudenziali o di leggi: è anche ricerca, studio, organizzazione di ciò che si ritiene possa essere utile al lettore, creazione del volume cercando di coniugare la semplicità espositiva di argomenti -che potrebbero sembrare complessi per chi si affaccia, per la prima volta, alla materia- con l'involontario, a volte necessario, "tecnicismo" e cercando di "far parlare" il libro con la massima semplicità possibile; è, quindi, divulgazione del proprio pensiero o anche dell'interpretazione di una determinata legge o sentenza; è, come ogni libro o come ogni scritto, anche una "proiezione" dell'autore. Non nascondo, pertanto, una piccola soddisfazione nel vedere che, in questi 10 anni, questo volume è stato acquistato da circa 10 mila imprenditori, colleghi avvocati, consulenti contabili e che (come mi hanno scritto, più volte, vittime di abusi bancari) è servito per essere aggiornati sulle principali pronunce e strumenti di difesa, oltre che essere acquisito nelle principali biblioteche tra cui anche quella della Corte Costituzionale o di vari dipartimenti universitari. Sentire il lettore contento dell'acquisto credo renda felice ogni autore per il solo fatto di "sentire" la fiducia e quell'affetto di chi ha apprezzato ciò che si è scritto, di chi immagina gli sforzi, le rinunce, il tempo impiegato, di chi ti vuole ringraziare e ti sorride per l'aiuto inconsapevolmente datogli. E' per questo, però, probabilmente, che si sente anche la non poca responsabilità in quanto si manifesta, si esterna e divulga il proprio pensiero, il proprio "punto di vista" che si materializza su carta, con una vita propria, anche distinta da quella dell'autore. Spero, quindi, che anche questa V edizione possa continuare ad essere apprezzata. Dall'anno scorso (Luglio 2014) il manuale ha anche un'appendice, una "parte speciale" che costituisce un volume autonomo dedicato esclusivamente a "L'usura nel contenzioso bancario", edito sempre da Maggioli Editore.