sabato 2 maggio 2015

SULLA MORTE DI MUSSOLINI ... DETTO FUORI DAI DENTI

QUEST'INDIZIO M'INDUCE AD INDUGIARE.......
Riguardo all'assassinio di Mussolini l'arzigogolo NON serve. Sappiamo ormai che Lorsignori uccidono il nemico sconfitto. Lo hanno fatto in seguito con tutti i loro oppositori secondo la loro mentalità TRIBALE & PRIMITIVA. Quella, per intenderci, alla base della loro dottrina RELIGIOSA. Lo avrebbero fatto anche con Castro qualora costui NON fosse stato così accorto da aver potuto sopravvivere fino ad oggi, ed a ridosso delle LORO coste. Mussolini è stato assassinato perché: 
1) Ha creduto al Vaticano che gli parlava attraverso la voce dell'AMBIGUO SCHUSTER. 

2) Ha creduto alle SS, che avevano fatto un patto con l'ala destra degli USA e del Regno Unito ( le sole SS, beninteso! Come dimostrano:  Dollman nel suo libro, Skorzeny e tanti altri. A TAL PROPOSITO è D'UOPO LA LETTURA del libro seguente: MEMORIE DEL GENERALE GEHLEN, edito dal Clud degli Editori, 1973, su licenza di Mondadori).

3) Si è portato dietro, in quel suo INSENSATO GIROVAGARE, una carovana di NULLITA' che si sono arrese al primo colpo di mitragliatrice.

4) Mentre avrebbe dovuto sapere che la sua morte e la sua conseguente esposizione pubblica, avrebbero DISARMATO MORALMENTE LE VARIE DIECINE DI MIGLIAIA DI FASCISTI CHE AVREBBERO COMBATTUTO FINO ALLA FINE. ( D'altronde si erano arruolati nelle varie formazioni regolari e irregolari proprio per questo. 

Qui mi fermo perché questi quattro punti sono molto validi per se stessi. Aggiungendo, volendo, che i vertici dell'antifascismo, almeno quelli che erano nascosti in un convento di preti in Milano ( lo sapevano tutti, e PARRi era sfuggito miracolosamente ad un tale di Ravenna che poi fu fucilato) erano nullità ancor maggiori, come hanno dimostrato nel dopoguerra. 

Queste mie considerazioni possono essere giudicate a posteriori, ma è proprio a posteriori che si può utilizzare il cervello, se kinvece della facile retorica si considerano i fatti per quel possono effettivamente INSEGNARE. G.V.