Ed anche a fare amare riflessioni sulla sostanziale AM;BIVALENZA se non TRIVALENZA e più della geopolitica nazionale. Questa funzione arlecchinesca fu da noi già messa in pratica in quello strano periodo che va dalla fine dell'indipendenza nazionale, nel 1500, alla fine del primo conflitto mondiale. E tuttavia, pur sembrando che nel periodo 1925-1944 l'Italia avesse assunto una FACCIA PULITA, cioè avesse dismesso i TRIPLI quadrupli giochi, più ci si addentra nella cronaca del II conflitto mondiale, più si resta sconcertati del palese TRADIMENTO di generali e ammiragli ma ancor più dell'inerzia di Mussolini e del PNF. Doppio triplo gioco? Possibilissimo. Troppi interessi legavano la corona italiana ( fortunatamente ancora per poco) con la corona inglese.Su AFFARI ESTERI, aprile 2003, [ Rivista dell'AISPE in collaborazione con l'Istituto di Studi Giuridici Internazionali del CNR] un ottimo articolo di Sergio Romano ci spiega come ci siamo trovati con la guerra nel 1915. Ne riparleremo per le prossime occasioni. D'altronde, come ci ricorda l'amico Prassard, la guerra è una NECESSITA' intrinseca della produzione industriale degli USA. ( e probabilmente anche della Russia). Per quanto ci riguarda noi abbiamo una grande tecnologia bellica, che è sempre stata presente nel nostro paese, ed abbiamo ANCHE un POLO di riferimento che è il Libano, paese per noi di estrema importanza a maggior ragione OGGI che abbiamo perso l'altro fondamentale riferimento: Gheddafi. E poichè una delle fondamentali ricchezze nostre è proprio l'esportabilità dei nostri prodotti industriali, ecco che siamo costretti a fare una politica estera molto DEFILATA....ma vendiamo di tutto e di più IN TUTTO IL MONDO. Un libro molto interessante: Gino Strada, PAPPAGALLI VERDI, Cronache di un chirurgo di guerra. Prefazione di Moni Ovadia, Feltrinelli, 2000, ci spiega molto bene che fine fanno le farfalle verdi, le cosiddette mine anti-uomo,a forma di libellula che gettate dagli aerei svolazzano per l'aere fino a che non vengono raccolte DAI BAMBINI. ( La produzione, inutile a dirsi, è NOSTRA!) E questo fatto mi ricorda quando durante le guerra i nostri genitori ci IMPONEVANO di NON raccogliere le PENNE STILOGRAFICHE che con tanta generosità gli aerei LIBERATORS ci elargivano. RICORDO anche che nel dopoguerra qualche giornalista in vena di servilismo arrivista, irrideva questi consigli, scrivendo che si trattava di propaganda di guerra nazifascista per mettere in cattiva luce i "LIBERATORS". Se è ancora vivo, gli auguro di raccogliere oggi queste libellule da qualche parte. E, d'altronde, per buona parte della primavera estat 1945 io ed i miei amici abbiamo giocato con residuati bellici lasciati liberamente, sembravano DUNE, sulla spiaggia di Cervia.Ricordo che tra l'altro demmo fuoco ad una enorme mina fumogena il cui fumo color rossastro, elevandosi rapidamente in cielo, fece atterrare un Piper proprio sul luogo dove avevamo fatto IL SEGNALE. Con nostra fuga a gambe levate.
Tornando a NOI, vorrei aggiungere due note. La prima riguarda la rivelazione di un ex agente segreto che fu incaricato di portare al nostro AGENTE ALL'AVANA ( a ....Beirut!) un documento che ANTICIPAVA DI QUALCHE GIORNO un gravissimo evento EVERSIVO che sarebbe accaduto in Italy, ( l'agente a Beirut avrebbe poi incontrato uno "strano suicidio"...) La seconda riguarda il fatto che il possesso dei pozzi di Nassirya ci è stato dato in cambio della nostra partecipazione a quella OPERAZIONE DI PACE contro l?raq. Ma i pozzi di Nassirya, dove Saddam aveva sterminato poco prima una rivolta sciita, erano i pozzi che Mussolini aveva ceduto all'Inghilterra in cambio del permesso di passare per Suez nel 1936. Anno in cui sono nato. GV