venerdì 4 gennaio 2013

Marò..... che confusione!!!!!!!!


La ricostruzione dei fatti, qui riportata, mi sembra, per quello che io possa aver compreso di questa vicenda, una della più obiettive.
In definitiva, cosa dimostra?
1. che i due Maro sono chiaramente responsabili di omicidio e quindi dovrebbero, quantomeno, scontare una pena adeguata al crimine commesso. Pena, oltretutto, proporzionata a seconda se il loro è stato un eccesso di difesa, un atto di esaltazione alla Rambo di americana memoria, un atto di cosciente cinismo criminale, o che altro.
2. che i tentativi di confondere i fatti, presentando perizie di parte, sono inconsistenti e quindi non ci sono dubbi che i due Marò sono colpevoli e, in base al diritto internazionale, dovrebbero essere giudicati in India.
3. che le ns. FF.AA., oltre ad essere subordinate all’imperialismo atlantico, sono anche poste al servizio di interessi privati, con tutte le conseguenze del caso.
4. che uno Stato italiano non esiste, essendo espressione di un paese privo di sovranità.  Uno Stato quindi che è incapace sia di imporre una giusta punizione a questi due Rambo e sia di operare un atto di forza per prenderseli e giudicarli in barba ad ogni diritto internazionale, come hanno sempre fatto – da sempre - tutti gli Stati della terra, degni di questo nome, in considerazione del fatto che, colpevoli o meno che siano, questi due erano al servizio delle FF.AA. Questo a prescindere dal “diritto”, perchè la storia, le nazioni, i confini non si sono fatti seguendo il “diritto”, ma infrangendolo, prevaricando, ammazzando e spesso anche attraverso i genocidi. Questa è la realtà dell’uomo: a tavolino possiamo deprecarla, ma questa resta.
Tutto il resto sono sciocchezze, ripugnante retorica destrista pseudo nazionalista o scempiaggini sinistrorse.
Queste mie parole, che non piaceranno a nessuno, non sono un “cerchiobottismo, sono reali, concrete:
- non piaceranno ai destristi capaci solo di sventolare tricolori , e inneggiare alla “divisa”, salvo poi squagliarsi come dimostrato il 25 luglio 1943. Tricolori e divise che poi improvvisamente dimenticano quando si tratta di puntare l’indice verso i maggiori criminali della terra: gli UsaIsrael di cui i due Marò, non a caso, ne emulano le gesta.
- non piaceranno ai sinistrorsi perchè, tra le righe, faccio presente che quando c’è in atto un pericolo, qui nella fattispecie la pirateria, è doveroso organizzare una scorta armata che all’occorrenza spara, ed è quindi dovere dello Stato farsi carico dei suoi militari preposti alla scorta: nel bene e nel male.  Non ha senso imprecare contro i “mercenari”, perchè sono i salariati, che attengono a questi compiti rischiando la vita. Io non posso chiedere l’intervento di un poliziotto se mi derubano o mi vogliono uccidere e poi sputargli in faccia perchè è un mercenario. E’ un servitore dello Stato, da sempre necessario in qualunque società civile, se non c’era dovevano comunque inventarlo. Punto. Quando sbaglia paga. Punto. Esaltazioni o ingiurie non hanno senso.
Maurizio Barozzi