Dunque queste sarebbero le prime foto delle tre Pussy Riot in un campo di lavoro in Russia. Come soffrono!!!!
E’ iniziata quindi la grande messa in scena del vittimismo con cui ammantare queste tre criminali. Perchè queste sono tre criminali vere, create a tavolino dalle organizzazioni Occidentali e che fanno da battistrada al mondialismo. Sono propagaganda di guerra” contro Putin, contro tutti gli uomini veramente liberi.
Si noti come la foto, con tanto di numero impresso su quella specie di parete a rete cerca di ricreare l’atmosfera delle foto dei campi di concentramento dove venivano rinchiusi gli ebrei. Tranne forse per il fatto che alle tre donzelle gli sono stati dati, non dei pigiamini a righe, ma dei cappottoni nuovi fiammanti. Ora quello che ci angoscia sapere è il fatto, tutto programmato, tutto calcolato, che quando queste tre provocatrici saranno liberate, troveranno ad accoglierle nugoli di pennivendoli e di televisioni. Già saranno pronte le loro “memorie”, scritte da professionisti della lacrima e della manipolazione mentale, per commuovere e incendiare le menti degli imbecilli. E perchè no un bel film? Diverranno miliardarie e non possiamo farci niente.
Se fossimo stati ai tempi dei Gulag di Stalin, col cazzo che avrebbero fatto quello che hanno fatto. Se un domani finiremo tutti nella macina del Grande Fratello, nella dittatura mondialista, ancor peggio di come ci siamo già oggi, lo dovremo anche a costoro.
Ma la demenza umana non ha mai fine, la madre dei deficienti è sempre incinta, visto che ho letto in facebook messaggi che ne chiedono la liberazione, che invocano le organizzazioni umanitarie, le quali magari accorreranno subito al pietoso appello, guardandosi bene dall’accorrere a quelli veri, seri, tragici per i bambini palestinesi.
BASTA QUESTO SPORCO MONDO OCCIDENTALE VIRTUALE DEVE FINIRE.
di Maurizio Barozzi