sabato 22 settembre 2012

Falso era il MSI cosi anche la CISNAL e l'UGL?!?!


Non ci debbono meravigliare queste notizie.  Solo degli ingenui o degli “approfittatori” potevano credere nella UGL.
Questo pseudo sindacato è il diretto erede della CISNAL di missista memoria.
Ricordo perfettamente la CISNAL di Roberti, negli anni ’60, un minuscolo sindacato che non poteva neppure definirsi unsindacato giallo, tanto che era una vera e propria associazione, più che altro sulla carta, al servizio del padronato.
Qui a Roma in genere era al servizio di qualche palazzinaro, che definitosi sui generis “camerata”, si avvaleva di questi farabutti per contenere i sindacati rossi.
Del resto i primi tre rappresentanti missisti eletti nel cosiglio comunale di Roma nel 1947, votarono per il sindaco Rebecchini, iniziando da subito quella infame politica di supporto al mondo industriale, alla DC,, che caratterizzerà per sempre quel partito “neo.anti-fascista”.
Al di là che la CGIL soprattutto, era un sindacato cinghia di trasmissione del PCI e quindi a questo funzionale, resta il fatto che, in quegli anni, i lavoratori dell’Edilizia avevano giuste e necessarie esigenze, dalle misure di sicurezza sul lavoro, alle mense, agli orari, agli indumenti di lavoro, ecc., tutte cose che negli anni ’60 il padronato non forniva di certo e gli squali dell’edilizia pensavano solo ad arricchirsi. Ho lavorato 15 anni nell’Edilizia e queste cose le conosco bene.
Un vero sindacato fascista, erede della politica mutualistica del fascismo e soprattutto della sua visione socialista dell’economia, avrebbe dovuto essere al fianco dei lavoratori in queste sacrosante rivendicazioni, ed invece la CISNAL, che poi come associazione di lavoratori era inesistente e i suoi iscritti, almeno a Roma, erano in genere picchiatori, fannulloni e sottoproletari delle sezioni missiste, arrivavano, chiamati dai padroni (– e in questo caso uso il termine “padroni” – e  non “datori di lavoro”, cazzata con la quale i missisti di fatto giustificavano “ideologicamente” le loro infami posizioni), arrivavano nei cantieri dicevo, con la scusa dell’anticomunismo a creare disordini. Questa è la realtà che non solo conosciamo, ma che va sempre ricordata per bollare un partito infame – il MSI – che ha distrutto l’immagine del fascismo in Italia.
Quando questo partito, finalmente è deceduto e i suoi epigoni, storiche ruote di scorta della Democrazia Cristiana, gettando la maschera di un falso neofascismo hanno avuto la possibilità di mettere le loro manacce in qualche sfera di potere, dietro la destra berlusconiana, anche la CISNAL si è trasformata in UGL.
Ma le radici sono quelle e quindi anche le attuali conseguenze sono scontate.
Spiace solo che nella UGL vi hanno forse creduto molti lavoratori schifati dall’atteggiamento dei sindacati di regime CGIL, UIL e CISL, e si sono illusi che la UGL potesse essere un nuovo strumento in difesa dei loro diritti. Ma era facile immaginare che così non poteva essere e che la UGL passava da “rivendicativa” a “collaborativa” a seconda del fatto che i governi fossero di centro sinistra o di centro destra.
Ed ora, detto questo a memoria storica perenne,  che qualche anima candida, non mi venga a dire, che lui era fascista e militava in buona fede nel MSI o nella CISNAL. Non è contro questi ingenui la mia spietata analisi, ma queste “anime candide” che hanno profuso energie in questi schieramenti di destra infame, riconoscano i loro errori, altrimenti ne sono complici.
Maurizio