domenica 15 aprile 2012

L'impero del del debito di Maurizio Barozzi


Vi è tutta una storia, comprovata da fatti, circostanze, nomi e avvenimenti che dimostra come, più o meno dal 1700 in avanti, ed in modo progressivamente sempre più accentuato, uomini dediti a traffici bancari e finanziari hanno controllato la politica e l’economia nazionale delle singole nazioni fino a determinare, specialmente dopo la Seconda Guerra mondiale e il varo di particolari Istituti e Organismi mondialisti, la politica  mondiale.
Sappiamo bene come, in particolare le due ultime guerre mondiali, sono state scatenate principalmente per imporre al mondo il bank systemche oggi conosciamo e subiamo.
Sappiamo come il sistema di “signoraggio” che presiede all’emissione della moneta, perfezionato nel 1913 con il varo del Federal bank system, e le intermediazioni bancarie rese indispensabili negli scambi commerciali internazionali (quelle che Hitler tentò di “minimizzare” grazie al sistema del cosiddetto “baratto”), il controllo dei rubinetti del flusso del denaro alle imprese, l’imposizioni dei prestiti “salva Stato” (“uno Stato che non si indebita non piace ai banksters”), attraverso i grandi Organismi mondialisti come la Banca Mondiale e il FMI, ed altro ancora, ha fatto si che quasi tutte le Nazioni sono sottoposte ad uno strangolamento usuraio per assolvere il quale gli Stati devono devolvere tutte le loro risorse finanziari al pagamento dei mega debiti contratti con questi strozzini internazionali, tagliando ogni spesa sociale, laddove non bastano le risorse nazionali, e non potranno mai bastare perchè siamo in presenza di un classico meccanismo di strozzinaggio fatto di “prestiti per pagare le rate dei debiti” con aumento esponenziale nel tempo,
Un andazzo questo che ha distrutto anche il vecchio capitalismo, quello creato da imprenditori, manager e capitani di impresa, oggi letteralmente fagogitato dall’Alta Finanza che ha ridotto le imprese e i rispettivi lavoratori, a semplici numeri di contabilità e anonime Azioni di scambio e speculazione.
Per non parlare dei patrimoni dello Stato, in particolare quelli primari, relativi ai trasporti, alle comunicazioni e alle fonti energetiche, che le Nazioni sono state costrette a “privatizzare” con conseguenze incalcolabili per il futuro dei cittadini.
Oggi tutti i politici sono oramai i “camerieri” dei Banksters come dimostrano, anche qui da noi, le convergenze trasversali tra PDL, UDC, e PD che in Italia ha consentito il colpo di Stato che ha portato al potere il mezzo nipote del massone Mattioli, uomo già dipendente della Goldman Sachs, ovvero il Monti.
Sappiamo bene come, a suo tempo, Mani Pulite, fu tutt’altro che un vento di pulizia, ma fu principalmente una specie di Watergate che doveva spazzare via le vecchie figure ideologiche e partitocratiche dei partiti, per sostituirle con “partiti” di fatto spogliati da ogni aggancio culturale o ideologico con il popolo. Non è un caso, dopo il 1992, hanno potuto mettere le mani direttamente sul potere uomini, cosiddetti tecnici, quasi tutti massoni o uomini del sistema bancario, da Amato, a Ciampi, a Prodi, ecc., con una miriade di ministri e sottosegretari, tutti derivati dal mondo finanziario che hanno letteralmente stravolto il tessuto sociale del nostro paese: ridimensionato il retaggio atavico degli italiani per il risparmio, per gli investimenti nel “mattone”, e spinto i risparmiatori a investire in “fondi” o Azioni, soggette a speculazioni e ad un giro virtuale di presunto arricchimento o catastrofico fallimento. Imposto, a poco a poco, l’obbligo di accedere ad un conto bancario, ad una carta di credito, imposto il sistema degli acquisti attraverso prestiti differiti che hanno rovinato intere famiglie, creato il mercato speculativo delle “bolle” finanziarie, dei “sub prime” e quant’altro.
E’ da quegli anni che qui da noi si cominciò a distruggere lo stato sociale, privatizzando tutto quello che era privatizzabile, riducendo le rendite e gli accessi pensionistici e il sistema sanitario nazionale, determinando così di conseguenza i cittadini ad accedere a fondi pensione, pensioni integrative, e polizze sanitarie, salate e costosissime, per rimediare, almeno in parte alla inadempienza del sistema pensionistico e sanitario.
Personalmente ho lavorato in una grande riassicurazione e so benissimo come tutto questo non avvenne per caso, sulla base della crisi finanziaria e del debito pubblico, ma venne scientemente programmato e pianificato, steps by steps per venire incontro al mondo speculativo assicurativo.
E so altrettanto bene che grandi compagnie di assicurazione, sebbene sotto il controllo dello Stato, così come la Banca d’Italia, hanno meccanismi particolari per i quali il vero controllo decisionale e lo sfruttamento delle rendite è saldamente in mano private.
Orbene, tutto questo andazzo, è stato al contempo accompagnato da mega prestiti internazionali, regolati dagli strozzini della UE e del FMI, e così via.
Ma oggi, nel momento di grave crisi internazionale, anche finanziaria, tutto questo non è bastato e si è dovuto imporre direttamente il “governo dei banksters”, spingendo questi avvoltoi dell’Alta finanza internazionale ad uscire allo scoperto.
Ed ecco il governo Monti, che tra regali ai banchieri, varo di leggi e direttive TUTTE funzionali ai banksters, tasse ai cittadini, che fino ad ieri sarebbero state semplicemente impensabili, ha finito per strangolare l’Italia.
E qui si parla ancora di partiti, ideologie, Berlusconi, Bersani, ed altre cazzate del genere?
Ma fateci il piacere.
Considerate solo che se la Russia di Putin, attraverso le solite interferenze delle grandi massonerie mondialiste, cede minimamente su la questione della Siria e di conseguenza dell’Iran, in men che non si dica i banksters occidentali, che sono veri oligarchi dietro le prepotenze occidentali e statunitensi, avranno in mano la possibilità di creare un Governo Mondiale nei quali i popoli, saranno ridotti nella peggiore delle schiavitù.

Maurizio Barozzi