Il tempo è denaro?
(il film sta per finire)
Il “tempo è denaro” riflettiamo
un attimo su questa frase e cerchiamo di capire come spesso tutto quello che ci
sembra chiaro e cristallino di
fatto per una mente che ha un pensiero superiore questo tipo di ovvietà
smodata non convince mai. Se una “palesata verità” non convince, si
cercano spiegazioni diverse al fine di modificare il pensiero consolidato nel
passato, attraverso il pensiero e le azioni del presente per ristrutturare una
idea superiore per il nostro stesso
futuro. (ossia il codice del tempo delle persone superiori, quelle che vivono
il pianeta e non quelle che si lasciano vivere).
Le pecore, non hanno pensiero
superiore, solitamente basta pascolarle,
dargli un po’ di erba, si lasciano vivere e tutto gli va bene cosi come
è, in un eterno film del presente, che va verso il disordine universale nel
nome della sovrana entropia.
Lo so non tutti forse mi possono
seguire in questo ragionamento che forse li ha già annoiati, ma proprio questo
è il male del nostro tempo, la noia a
cui la monetizzazione del tempo
della nostra vita ci ha portato. Se scoprissimo che il mondo riesce a vivere
comunque anche senza denaro poiché il tempo e vita e non denaro metà dei problemi che abbiamo non
esisterebbero.
Pochissimi, per esempio, metterebbero in dubbio, l’affermazione “Il tempo è denaro”, perché
questa “sentenza” l’abbiamo sentita
tanta di quelle volte, che la persistenza della sua enunciazione nel nostro
cervello, soprattutto per chi ha una elevata permeabilità mentale, rafforza la presunta veridicità di questa
sentenza. La presunta veridicità deriva essenzialmente dal fatto storico che “esplicando nel tempo” una qualsiasi
attività, questa produce delle cose o dei servizi che dovrebbero avere un
valore per il loro uso e beneficio per
la vita umana dopo che il tempo di questa attività sia trascorso. L’attività
umana (chiamata lavoro dagli schiavisti) che si invera nel tempo è valore in
quanto produce “bene” per la vita stessa (l’attività di produrre cibo da
sostentamento alla vita stessa), ma il tempo è solo la condizione della vita
affinché questa esista. Il tempo è
quella successioni di presenti che danno
valore alla vita, quando non sussegue un presente alla vita significa che si è
morti.
Capisco che il capitalismo ed il materialismo non ci hanno
abituati a pensare in questi termini ma solo in termini monetari, ma il tempo,
la vita e la morte sono dentro di noi ed interagiscono ogni giorno mentre noi
corriamo in ufficio stressandoci per guadagnare quattro soldi per poi spenderli
in medicine, in prodotti che spesso ci fanno più male che bene e che riempiono
il pianeta di immondizia.
La nostra mente spesso rifiuta questi argomenti
semplicemente perché non è stata abituata ad usare il pensiero superiore (no
perché non ne è capace).
Non siamo abituati a pensare sulla “categoria” tempo, eppure
tanti mali nascono proprio dal non voler studiare di cosa sia il tempo e le sue
interazioni. Una cosa è certa il tempo è l’unica condizione della vita, se una
vita non ha “tempo da trascorrere (da vivere) non è vita”, diversamente ci
sarebbe, nulla vuoto, morte, quindi sicuramente il tempo è un valore ( ma non
di denaro e dopo vediamo perché ).
Nella cultura della economica (capitalistico-americana) del
denaro/tempo c’è come una trasposizione concettuale per cui l’unica condizione
fisica, cioè il tempo correlato con la vita, questo diventa direttamente denaro
(inspiegabilmente) senza passare per
valore reale che è la vita e solo la vita da al denaro. Ad una mente razionale (che usa il pensiero
superiore), l’espressione dovrebbe
suonare il “tempo è vita” ed invece
nel’orrenda concezione capitalistica
della “monetizzazione” della vita umana, hanno fatto si che ci fosse una
distorsione ideale (ma anche materiale) per cui il tempo è la condizione della
vita (non perché esista e basta) ma affinché produca nel tempo “beni” misurati
e rappresentati dal “denaro” ecco la distorsione “il tempo è denaro” … che poi
i beni servano a far vivere il corpo umano ( e quindi la vita) diventa abbastanza
banale.
Questo succede sempre, quando la conoscenza della natura
umana, viene divisa e studiata con tempi e strumenti diversi, sappiamo tutti
che l’uomo è una unità psicofisica per cui
non si può pensare di risolvere alcune cose senza vederne e studiarne
altre. Di fatto questo è il fallimento settoriale e a cassettoni della
formazione che ci ritroviamo e che determinano anche il livello della civiltà e
della democrazia, (ogni democrazia dipende dal suo livello culturale).
I potentati economici fanno di tutto (con il sistema debito)
perché la massa abbia una formazione sempre più scadente affinché la democrazia
venga imposta con la forza piuttosto che
nasca dalle coscienze della conoscenza, (è la più vecchia regola di gestione
del potere il figli del contadino deve essere contadino il figlio del notaio
farà il notaio ecc).
Mi ricordo quando facevo volontariato alla Caritas 1990/91,
dove venivano gli immigrati, con milioni
di problemi alle spalle (creati per lo più proprio da noi paesi dal capitalismo
democratico), dove gli avevano tolto tutto, dai beni alle terre, dalla pace
fino alla dignità, ebbene arrivavano qui in Europa dove il “tempo è denaro”,
con una speranza di poter migliorare la loro vita, che era fatta di tempo senza
orari per venire in una società dove il lavoro è a batteria per polli, senza
avere la coscienza che di fatto stavano cercando la morte del loro tipo di
vita. Il loro tempo (che non era
denaro) ma era vita e dignità venendo qui era diventato una fila per un
tozzo di pane e allo stress e depressione
la società civile attraverso la
Caritas rispondeva con una aspirina.. che miseria (nostra).
Ma torniamo alle nostre “indistruttibili certezze”, e
vediamo come vengono distrutte in un attimo, mettiamo caso che non c’è lavoro
perché magari siamo in crisi (cosi solo un esempio), allora quel tempo del
disoccupato (perso!! a cercare lavoro) è denaro?, dove è l’errore? una mente poco sensibile e poco allenata non
riesce neanche a capire cosa sto dicendo.
La risposta c’è
e l’ha spiegata il prof. Auriti
sotto il profilo economico filosofico e della percezione ha detto che: “lo
spazio coincide con il presente tutto il resto è tempo”, ma prima di lui due
Filosofi Bergson e Hiddeger con “essere
e tempo”, parlando del tempo avevano già aperto la strada a
questa chiarificazione, non vi voglio annoiare con la filosofia del Valore, ma
riassumendo si può per dire, che il
concetto di Valore nasce solo nell’intelletto umano (vita) e nella sua capacità
previsionale di poter usare quel valore in un ipotetico futuro, io conservo un
pane per dopo, il grano per l’estate ecc. Il problema della “moneta debito” nasce proprio nel avere
invertito il segno a quel bene qualunque esso sia (denaro fagioli, pane grano
bestiame) che prevedo di usare dopo, se io conservo per domani qualcosa,
conservo qualcosa che ho, che è mia (valore positivo) non certo qualcosa che
non è mia e che quindi devo restituire (valore negativo).
Per spiegare la “moneta debito” quindi non bastano gli strumenti economici e
finanziari, è necessario partire da concetti filosofici e giuridici.
Il prof. Auriti continuando esplicita che “Il
valore non è una proprietà della materia ma una dimensione del tempo”, quindi
il valore essendo una dimensione del tempo che è la condizione sine qua non
della vita ci porta a dire che il valore
è solo della vita e che solo questa lo può attribuire.
Se siamo convinti che il valore è della vita, significa che
è già di proprietà, e la propria vita ha
il proprio valore, il valore di se stessi, di ciò che si è, di ciò che
si pensa, di ciò che si realizza con le idee e con le mani.
La proprietà è già positiva dal momento che si nasce e mai
potrà essere negativa ecco da dove nasce il redito di cittadinanza (ma questo è
un altro grande argomento).
Il denaro è la rappresentazione e la conservazione del
valore nel tempo ma solo è sempre nella attribuzione contestuale o previsionale
della vita umana che lo accetta con valore positivo per chi lo detiene
(proprietà popolare della moneta).
Concludendo il tempo è una dimensione che esiste solo se
esiste la vita, non solo, ma solo se esiste vita intelligente, se non ci fosse
la vita intelligente che fondamentalmente pensa, ma soprattutto ricorda
(passato) pensa (presente) prevede (futuro) non ci sarebbe nessun tempo, non ci
sarebbe quella successione di momenti che noi codifichiamo come tempo.
Capisco che riassumente in poche righe questi concetti di
filosofia del valore è difficile ma ci ho provato.
Se tutti cominciamo a pensare che il tempo è vita, il tempo
è l’unico bene e valore della vita, e non il denaro, se cominciamo a pensare
che non tutto può avere un prezzo e che molta della nostra vita può essere
vissuta anche senza denaro scambiandoci tempo e servizi e cose, anche i nostri
comportamenti cominceranno a cambiare, cominciamo a demonetizzare la nostra
vita. Ricordiamo che noi siamo europei e per di più italiani i nostri padri
sono tecnici ed umanisti (Verdi, Dante, Fermi, Leonardo, Raffaello ecc ecc) ,
non abbiamo proprio niente da faci insegnare, lasciamo alla cultura
capitalistica economica di oltre oceano pensare che “ogni cosa ha un prezzo”,
se anche noi capiamo che un ora con nostra moglie, con nostro figlio, ecc non
ha prezzo, loro cominceranno a
ricredersi…… ma siamo sicuri che da domani non ci facciamo continuare comprare
dalla solita bevanda scura gassata, dal solito cinema per pecore ???? Svegliamoci il film sta per finire
Ci hanno inculcato che il tempo è denaro in realtà il tempo
non ha prezzo!
Esistono i parassiti del tempo altrui ed è quello che ti
rubano di solito con un lavoro incongruo....
Il tempo poi non ha prezzo perché quando ne avrai
di bisogno nessuno è in grado di rivendertelo...
Giuseppe Turrisi
Giuseppe Turrisi