giovedì 27 settembre 2012

L'ARROGANZA DEL PIU' FORTE


PAROLE CHIARE
Fonte:  luogocomune.net

Patrick Clawson  un esponente del think-tank neocons chiamato WINEPWashington Institute for Near East Policy in un suo discorso del 26 settembre, ha di fatto e senza troppi sottointesi, auspicato il ricorso ad una operazione "false flag" per dare inizio alla guerra con l'Iran. Con bella faccia tosta, tipica dell’arroganza di potere americana, ha anche rievocato tante altre belle perle statunitensi utili per entrare in guerra. Ha avuto l’accortezza, nella sua spudoratezza di non citare, tra le tante false flag americane l’11 Settembre, sarebbe stato un autogoal incredibile, ma l’’evento è ancora fresco e utile per essere sfruttato a scusante di guerra di aggressioni infinite motivate dalla lotta contro il terrorismo.
Eccoo il testo dell'intervento di questo criminale (a pensare che hanno avuto la spudoratezza di demonizzare Hitler!)  che potete anche ascoltare e vedere in questo video sottotitolato: http://www.youtube.com/watch?v=IlxfBaACz7k&feature=player_embedded

<<Francamente, penso che sia molto difficile dare inizio ad una crisi. E faccio molta fatica a vedere come il presidente degli Stati Uniti possa davvero portarci in guerra contro l'Iran. Questo mi porta a concludere che se non si troverà un compromesso, il modo tradizionale con cui l'America entra in guerra sarebbe nel miglior interesse degli Stati Uniti. [...]
Qualcuno può pensare che Mr. Roosevelt volesse entrare nella II guerra mondiale, come ha suggerito David, ma forse ricorderete che ha dovuto aspettare Pearl Harbor.
Qualcuno può pensare che Mr. Wilson volesse entrare nella I guerra mondiale, ma forse ricorderete che ha dovuto aspettare l'episodio del Lusitania.
Qualcuno può pensare che Mr. Johnson volesse mandare le truppe in Vietnam, ma forse ricorderete che ha dovuto aspettare l'episodio del Golfo del Tonchino.
Non siamo entrati in guerra con la Spagna finché non c'è stata l'esplosione sul Maine.
E vorrei anche suggerire che Mr. Lincoln non sentì di poter chiamare l'esercito federale fino a quando Fort Sumter non fosse attaccato, e per questo motivo ordinò al comandante del forte di fare esattamente ciò che quelli del Sud Carolina dicevano che avrebbe provocato un attacco.
Quindi se di fatto gli iraniani non sono disposti al compromesso, sarebbe meglio che qualcun altro iniziasse la guerra.
Si possono sempre combinare altri metodi di pressione con le sanzioni. Ho citato ad esempio quell'esplosione del 17 agosto. Potremmo anche aumentare la pressione.
Dopotutto, signori, i sottomarini iraniani vanno periodicamente sott'acqua, ma qualcuno un giorno potrebbe anche non riemergere, chissà come mai?
Potremmo fare diverse cose se vogliamo aumentare la pressione.
Non è una cosa che sto proponendo, suggerisco soltanto che qui non siamo in una situazione di sì o no, sappiamo che o le sanzioni avranno successo oppure andrà fatto qualcos'altro.
Stiamo giocando una partita coperta con gli iraniani, e potremmo anche diventare più cattivi nel farlo>>.

Questo bel discorso criminale, ma almeno sincero, dovrebbe essere fatto leggere cento ripetute volte ai cosiddetti debunkers o cacciatori di bufale che accusano coloro che mettono in dubbio le versioni ufficiali di essere dei “complottisti”.
Fonte:  luogocomune.net