SE NON TI AMMALI SEI CONTRO IL SISTEMA
Franco Libero Manco
I medici, i ricercatori scientifici, il personale ospedaliero, infermieristico, le industrie chimiche e farmaceutiche… che cosa farebbe questo sconfinato esercito di persone se la gente non si ammalasse? Se vivesse e si alimentasse in modo sano e naturale a che servirebbero i dottori e le medicine? Il modo migliore per consentire il perdurare di questa situazione di gente malaticcia e bisognosa di farmaci è fare in modo che mangi cibi spazzatura, raffinati, conservati, trattati, che respiri aria inquinata, che viva nello stress e nella paura ecc.. La salute non rende mentre la malattia da sostentamento ad una massa immensa di addetti ai lavori. E’ vero, la categoria dei medici e le industrie farmaceutiche esistono perché esiste la malattia (come è altrettanto vero che la malattia esiste perché l’uomo vive male e si alimenta peggio) come è altrettanto vero che queste categorie non traggono alcun vantaggio da una popolazione in salute. E se esiste la malattia in qualche modo bisogna che ci siano anche i medici.
Tuttavia non credo (per mia buona fede) che questo meccanismo sia pensato e voluto, ma dal momento che questo dà lavoro ad un oceano di persone non conviene sia abolito facendo cambiare abitudini alla gente. Allo stesso modo per evitare che 60 milioni di persone restino senza lavoro non conviene abolire l’industria delle armi.
Se la gente smettesse di mangiare carne di animali e derivati si verificherebbe:
- Chiusura di 10 milioni di farmacie, sovraccariche di farmaci inutili e la conseguente riduzione del 90% dei prodotti venduti.
- Impoverimento e degrado sociale dei cento milioni di medici: molti di quali dovrebbero adattarsi a fare altri mestieri.
- Un milione di fabbriche e piccole fabbriche di farmaci dovrebbero chiudere o cambiare attività e produrre altre cose.
- 170 miliardi di animali detenuti dovrebbero essere liberati dalle catene dagli allevamenti e dalle gabbie dei mattatoi. Un milione di allevamenti e un milione di macelli dovrebbero chiudere i battenti.
- Allevatori, macellai, commercianti di bestiame, operatori del grande settore carne e produzione casearia, pellami e concerie varie, industrie di smaltimento dei residui animali dovrebbero rassegnarsi ad una conversione delle loro attività.
- Decine di istituti sanitari tipo FDA, WHO, OMS tornerebbero ad essere piccoli e modesti uffici di raccolta e distribuzione dati e non più santuari sanitari che impongono al mondo la loro egemonia. Decine di migliaia di funzionari sanitari dovrebbero tornare a casa. Niente più fondi governativi multimiliardari per trucchi e buffonate gigantesche tipo Aids, Sars e simili. Niente più fiumi di denaro stanziati per una ricerca inutile, stupida e crudele quale è la sperimentazione sugli animali.
Questo meccanismo infernale, in cui la popolazione ignara ne paga le conseguenze, con prezzi inimmaginabili in risorse umane, sofferenza e numero di morti, vuole che l’individuo continui a vivere (o sopravvivere) concedendosi tutte le deviazioni, i vizi e gli abusi che richiede la società opulenta; vuole che l’individuo non rinunci a nulla nell’illusione che la medicina può far vivere a lungo ed in salute anche violando le leggi naturali; che non rinunci a nessun piacere, che non capisca dov’è la causa delle sue disgrazie, che non abbia il senso critico e si fidi ciecamente di ciò che giornalmente propinano i mezzi di informazione televisivi al servizio delle grandi lobby chimico farmaceutiche e consegni inerte e fiducioso nelle mani di questi centri di potere politico ed economico la propria salute e la propria vita, nella convinzione che quel che dice la televisione torni a suo beneficio.
Abbiamo idea di quale rivoluzione può portare il regime vegano con il quale è possibile ridurre del 90% gli infarti, del 97% gli ictus e del 34% dei cancri? Oltre, naturalmente, le altre molte patologie correlate al consumo di carne e derivati animali, quali ipertensione, obesità, diabete ecc. E’ chiaro che la filosofia dei vegani deve essere ostacolata e possibilmente denigrata avvisando la popolazione che i vegani rischiano carenze alimentari (mai riscontrate e mai denunciate dagli più accreditati istituti di ricerca e dagli scienziati non prezzolati). Che i vegani s’improvvisano conoscitori della “complicata” scienza della nutrizione mentre è necessario consultare e… pagare il nutrizionista la cui scienza dimostrerà che per stare bene in salute occorre mangiare di tutto, praticamente quello che fanno tutti, senza bisogno di pagare nessuno. Per milioni di anni la specie umana non ha avuto bisogno di nutrizionisti e di medicine, come tutte le altre specie viventi, ora ha bisogno dell’uno e dell’altro: sarà per questo che è così malaticcia?