Infuria in Sicilia, come ciclicamente accade da decenni, la "battaglia per le tariffe aeree" applicate da tutte le compagnie (pure low cost) durante il periodo delle "vacanze natalizie" e riguardanti le tratte per/dagli scali isolani con gli aeroporti principali di Roma e Milano. Inutile entrare nel dettaglio delle tariffe stesse, per rendere l'idea basti il dato di fatto che volare da Palermo o Catania verso Milano potrebbe costare anche più che arrivare a New York.
Puntualmente sono "insorti" gli esponenti politici, i sindacati, i giornalisti e pure le associazioni dei consumatori.
Gli utenti, al contrario, hanno pagato e continuano a pagare senza poter o voler dire niente, è un ricatto che funziona sempre. "Vuoi andare e tornare dalla Sicilia in tempi brevi di viaggio ? Paga e stai buono" !!
So, sanno tutti gli isolani, che le proteste di questi giorni sono soltanto delle prese in giro senza che possano portare a qualche concreto risultato.
Davvero è pensabile che "saltino fuori" migliaia di posti liberi a tariffa agevolata per i ritardatari delle vacanze (o di chi abbia comunque impreviste necessità di spostamento rapido) ? No, di certo.
Per questo lancio una proposta che potrebbe servire a "calmierare" la situazione : la Aeronautica Militare metta a disposizione la propria "flotta da trasporto" da/per gli scali di Trapani e Comiso (scarsamente utilizzati) per quanti vogliano recarsi in Sicilia, dovendo poi tornare sul continente).
Magari "contribuendo" ai costi con una cifra proporzionata allo impegno intrapreso dal governo per "metter su" la iniziativa.
Per la fattibilità (sicura, visti i precedenti di ponti aerei) mi rimetto agli esperti.
È stato fatto in Afghanistan, sotto il tiro delle mitragliatrici, non vedo perché non possa realizzarsi dalle nostre parti.
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello