Appena ieri Accademia della Libertà ha pubblicato le mie "perplessità" relative agli interventi dei pubblici sanitari a bordo delle navi ONG "parcheggiate" al porto di Catania per determinare quanti dei migranti a bordo avessero necessità di essere sbarcati per "motivi di salute e fragilità varie".
In prima battuta i medici della struttura USMAF avevano certificato che solo 35 "naufraghi" a bordo della Humanity One erano in buone condizioni di salute e, quindi, non avessero necessità di trasferimento umanitario a terra. L'indomani, ritornati a bordo della stessa nave per reiterare la visita, stabilivano che gli stessi "pazienti" fossero divenuti (in neppure 24 ore) "soggetti fragili" da sbarcare immediatamente assieme a tutti gli altri ospiti della Geo Barents.
Ovviamente tra il tripudio degli attivisti catto-comunisti presenti al porto, nella redazione dei giornali, nella Curia arcivescovile e nei media generalisti di tutta Italia.
Entusiasmo manifestato sul quotidiano catanese La Sicilia di oggi, 10 novembre, persino dallo arcivescovo Luigi Renna che, come oramai consuetudine, ha usato gli stessi argomenti e toni propri della peggiore sinistra globalista.
Non esitando ad attaccare lo stesso Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rea di aver definito "bizzarre" le diagnosi mediche dello USMAF e richiamandola al "rispetto della professionalità e della autonomia dei sanitari".
Fin qui tutto da copione, secondo le oramai note regole della propaganda progressista relativa a migranti, ONG ed interpretazione di etica, norme e leggi secondo proprie comodità.
Ma io insisto su una "coincidenza" incontrovertibile che NESSUNO, nemmeno la stessa Meloni, ha posto in evidenza : la denuncia di 200 medici contro i colleghi (pubblici dipendenti) dello USMAF che avevano deciso
"chi avesse diritto ad essere considerato malato o fragile e chi non rientrasse nei parametri e dovesse rimanere a bordo".
La pubblicazione su La Sicilia di giorno 8 novembre della denuncia in questione (atto non censurato neppure dall'Ordine dei medici come un attacco alla professionalità di altri colleghi), ha avuto poi un immediato riscontro (e soluzione) con il riconoscimento "urbi ed orbi" dello "status di soggetto fragile" a chiunque fosse ancora ospite delle ONG.
Ebbene, io ripropongo il mio stupore di fronte a questa "coincidenza".
A me sa tanto di ricatto bello e buono, non di "bizzarria". Come sa pure di "pasticcio alla italiana" la intera gestione della vicenda.
Ma una cosa ho notato, non stupendomi più di tanto : nessuna delle testate "indipendenti ed alternative" ha ripreso la segnalazione (da me inviata) della "stranezza" degli eventi.
Eppure sono certo che tale rimanga :
una "strana coincidenza" ..
(e scusate le tante virgolette).
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello