domenica 23 agosto 2015

ITALIA BRASILE


I Macedoni rispolverano l’antica gloria di Alessandro. Piccoli (in senso geografico) e tosti, non si sono fatti scrupolo di mettere in campo le Forze Armate per bloccare gli invasori, provenienti dalla snaturata e democraticizzata Serbia, ormai ostaggio delle banche e del sistema capitalista e da una Grecia ormai alla carità. Sistema moribondo ma ancora con veleno in corpo. Bravi Macedoni! Se continuate così forse vi perdonerò la colpa storica di aver portato 2500 anni fra circa gli zingari in Europa. Erano tribù, bande indiane che Alessandro requisì, nel suo sogno megalomane. Ce li ritroviamo sul groppone oggi, soprattutto in Italia, unico Paese in Europa, che crea campi –gratuiti, ovviamente- di allocamento. Acqua, gas, luce, scuole tutto gratis, in questo malridotto Stivale progressista e cattocomunista. E, proprio perché siamo uno Stato sbrindellato e straccione, ci tocca assistere a funerali fantasmagorici per un caporione deceduto, sotto gli occhi di istituzioni statali, regionali, comunali imbelli, assenti, ricattate, timorose. Ci fu chi li fermò e li mise in condizioni di non nuocere. Ma ricordarlo è politicamente scorrettissimo. Male. Molto male. Ed è patetico il tentativo delle istituzioni, prete officiante compreso, di rimbalzarsi le responsabilità: tipico di questo lupanare nel quale ci tocca vivere. Nessuno ha più il coraggio di prendere decisioni, neppure di mettere una firma. Fine delle trasmissioni.
In compenso oggi e domani, sabato e domenica, sono in arrivo dai tre ai cinquemila invasori. Come al solito andremo a prenderli, umiliando la Marina Militare a fungere da taxi. Il padrone comanda ed il picciotto governo italico va e fa.
Col solito progressista televisivo che cerca di spostare l’attenzione dal fatto che un africano abbia violentato una ragazza bianca italiana, alle parole di condanna che qualcuno ha ancora l’impudenza di dire in diretta. Giusto. Meglio criticare chi parla di castrazione chimica, piuttosto che togliersi la maschera del buonismo comandato. Castrazione chimica? Togliamo subito il termine  chimica. Poi il resto.
Il solito Bergoglio, nell’orgia accogliente parla di misericordia. Anche questo è giusto. Ci vuole misericordia per i disoccupati padri di famiglia. Misericordia per quasi il 50% dei giovani senza lavoro. Misericordia per famiglie senza casa, stuprate nelle graduatorie da africani e medio orientali, protetti dal sistema progressista. Misericordia per italiani che dormono in macchia: per loro non ci sono alberghi, cure sanitarie, vestiti, fondi sociali, preti assatanati, associazioni pelose. Misericordia per una civiltà antica di tremila anni che viene calpestata dall’arroganza degli invasori.
Italia alla deriva, senza timone, col motore in panne, di traverso alle onde crescenti. Italia bordello più che ostello….
Ho dato il titolo “Italia – Brasile”. Non per ricordare una partita di calcio.
Ma per ricordare che in Brasile sono nati, ed ancora prosperano, gli “squadroni della morte”. In assenza di istituzioni che garantissero i cittadini, Forze dell’Ordine, Militari e privati cittadini si sono messi a far pulizia in modo spiccio e brutale. Il risultato è stato un drastico crollo di atti criminosi in brevissimo tempo.
Da tempo vado dicendo che ci stiamo arrivando anche qui. Non è un augurio, sia ben chiaro: preferirei mille volte di più vivere un  Paese civile e sicuro. Ma la mia previsione nasce dalla conoscenza della situazione e dalla conoscenza dell’animo umano.
Se continua così vedremo nascere gli squadroni della morte anche in Italia.
Come prospettiva non è entusiasmante.
Ma a mali estremi…..
Sabato 22 agosto 2015.
Fabrizio Belloni