Vorrebbe essere
una sveglia.
Rivolta al
mansueto, scettico, forse cinico Popolo italiano.
Che ne sta
sopportando veramente troppe.
Vediamo cosa mi
smuove le budella questa volta.
Qualcuno di voi
avrà sentito il nome di uno scienziato vissuto nella prima metà del secolo
scorso: Tesla. Se ricordo bene era serbo, o serbo-bosniaco di origine, ma poco
importa. Emigrò negli Stati uniti d’America. E qui fece una caterva di studi,
di invenzioni, e brevettò una montagna di marchingegni. Ci vorrebbe una
enciclopedia per elencarli tutti.
Però molti avevano
un difetto micidiale: creavano, o meglio, utilizzavano energia a costo
pressoché nullo. Peccato mortale nel periodo dell’affermarsi delle dinastie del
petrolio, dell’inizio della saga di Massoneria, Illuminati, Skull and Bones e
consorterie simili.
In questi giorni
si parla di una delle tante invenzioni del genio slavo. Un professore –
ricercatore iraniano, che risiede a Bruxelles ha rispolverato e studiato uno
dei brevetti di Tesla. Si tratta di un generatore di energia che utilizza le
onde longitudinali che si trovano nell’atmosfera. In effetti il nostro Pianeta
è un enorme magnete, col polo positivo al Polo Nord, e quello negativo al Polo
Sud: la terra è avvolta da una infinità di onde energetiche, definite appunto
longitudinali. L’invenzione di Tesla, nella riedizione dell’Iraniano, è
racchiusa in un cubo di mezzo metro, con un costo di prototipo di circa 2000
euro. Cioè quasi nulla, se rapportato a costi di produzione industriali che abbatterebbero
tale costo. In più il sistema è sicuro e durevole .
Ma non basta. Fino
a qui nulla di scandaloso, e la
Storia è piena di tacitazioni, occultamenti, cassetti ricolmi
di invenzioni pericolose per la struttura del sistema.
Ed appunto
conoscendo i propri polli, cioè i magnaccioni che detengono abusivamente e
democraticamente il potere, il ricercatore iraniano ha fatto copie del suo
studio, le ha trasmigrate su “chiavette” per computer e le ha inviate ai
Ministri, primi o no, di moltissimi Paesi.
Anche il nostro
Renzi ne ha una copia.
Qualcuno in
Parlamento gliene chiede ragione.
Ma “Tartufo”
Matteo tace ferocemente.
Obbediente ai
poteri forti, ossequioso al volere petrolifero, prono a volontà che non sono
italiane ma che risiedono al di là dell’Atlantico, al di là della Manica, al di
là del Mediterraneo (per essere chiaro: SUA, Gran Bretagna, Israele), il
giovanotto che si riempie la bocca di sinistra, rottamazione, crescita,
democrazia, cambiamento, scodinzola al volere di chi può, si alza sulle zampe
posteriori e …..arf arf arf. Lo hanno scelto bene, non c’è che dire. Ha il
fisico per interpretare il ruolo assegnatoli: il becchino della democrazia
parlamentare.
Attenzione, però:
a Trieste c’è il Sincrotrone, e scappano voci (solo voci per ora) che dicono
che un esempio, un prototipo italiano sia già stato costruito.
Sarebbe la fine di
bollette, di benzina, di gasolio, di riscaldamento, di bollette nazionali energetiche.
Soprattutto non inquinanti e per tutti.
Attenzione: la Storia , come amo dire, è una
persona seria e non fa sconti ed alla fine vince sempre.
“Tartufo” Renzi
invece no.
Fabrizio Belloni
Venerdì 6 aprile
2015.