venerdì 3 aprile 2015

DRIIIN, DRIIIN, DRIIIN……


Vorrebbe essere una sveglia.
Rivolta al mansueto, scettico, forse cinico Popolo italiano.
Che ne sta sopportando veramente troppe.
Vediamo cosa mi smuove le budella questa volta.
Qualcuno di voi avrà sentito il nome di uno scienziato vissuto nella prima metà del secolo scorso: Tesla. Se ricordo bene era serbo, o serbo-bosniaco di origine, ma poco importa. Emigrò negli Stati uniti d’America. E qui fece una caterva di studi, di invenzioni, e brevettò una montagna di marchingegni. Ci vorrebbe una enciclopedia per elencarli tutti.
Però molti avevano un difetto micidiale: creavano, o meglio, utilizzavano energia a costo pressoché nullo. Peccato mortale nel periodo dell’affermarsi delle dinastie del petrolio, dell’inizio della saga di Massoneria, Illuminati, Skull and Bones e consorterie simili.
In questi giorni si parla di una delle tante invenzioni del genio slavo. Un professore – ricercatore iraniano, che risiede a Bruxelles ha rispolverato e studiato uno dei brevetti di Tesla. Si tratta di un generatore di energia che utilizza le onde longitudinali che si trovano nell’atmosfera. In effetti il nostro Pianeta è un enorme magnete, col polo positivo al Polo Nord, e quello negativo al Polo Sud: la terra è avvolta da una infinità di onde energetiche, definite appunto longitudinali. L’invenzione di Tesla, nella riedizione dell’Iraniano, è racchiusa in un cubo di mezzo metro, con un costo di prototipo di circa 2000 euro. Cioè quasi nulla, se rapportato a costi di produzione industriali che abbatterebbero tale costo. In più il sistema è sicuro e durevole .
Ma non basta. Fino a qui nulla di scandaloso, e la Storia è piena di tacitazioni, occultamenti, cassetti ricolmi di invenzioni pericolose per la struttura del sistema.
Ed appunto conoscendo i propri polli, cioè i magnaccioni che detengono abusivamente e democraticamente il potere, il ricercatore iraniano ha fatto copie del suo studio, le ha trasmigrate su “chiavette” per computer e le ha inviate ai Ministri, primi o no, di moltissimi Paesi.
Anche il nostro Renzi ne ha una copia.
Qualcuno in Parlamento gliene chiede ragione.
Ma “Tartufo” Matteo tace ferocemente.
Obbediente ai poteri forti, ossequioso al volere petrolifero, prono a volontà che non sono italiane ma che risiedono al di là dell’Atlantico, al di là della Manica, al di là del Mediterraneo (per essere chiaro: SUA, Gran Bretagna, Israele), il giovanotto che si riempie la bocca di sinistra, rottamazione, crescita, democrazia, cambiamento, scodinzola al volere di chi può, si alza sulle zampe posteriori e …..arf arf arf. Lo hanno scelto bene, non c’è che dire. Ha il fisico per interpretare il ruolo assegnatoli: il becchino della democrazia parlamentare.
Attenzione, però: a Trieste c’è il Sincrotrone, e scappano voci (solo voci per ora) che dicono che un esempio, un prototipo italiano sia già stato costruito.
Sarebbe la fine di bollette, di benzina, di gasolio, di riscaldamento,  di bollette nazionali energetiche. Soprattutto non inquinanti e per tutti.
Attenzione: la Storia, come amo dire, è una persona seria e non fa sconti ed alla fine vince sempre.
“Tartufo” Renzi invece no.
Fabrizio Belloni
Venerdì 6 aprile 2015.