Invecchiano al coperto le "pietre dell'Etna" al sicuro (perché credo non abbiano alcun valore per i ladri) nelle sale del fu "Museo Vulcanologico" di Nicolosi (cittadina ai piedi del più alto vulcano d'Europa).
Dalla mia segnalazione dell' ottobre scorso,ripresa da stampa e testate telematiche varie,non è accaduto proprio niente.
Le "autorità" (si fa per dire) preposte,ex Provincia di Catania in testa),si guardano bene dallo informare cittadini e visitatori eventuali di quale possa essere la reale situazione del museo e se davvero verrà riaperto.
Un mistero,uno dei tantissimi che infestano la gestione dei beni culturali in Sicilia e,questo spiega perché la presente sia indirizzata pure a testate nazionali,della Italia tutta visto ciò che accade anche in musei piú grandi e famosi.
Ma può essere mai che non si riesca a sapere ufficialmente il perché una struttura pubblica venga dismessa senza comunicazione alcuna e pure con l'arroganza di non chiarire i dettagli della "operazione" ??
Ci sono o meno ancora beni e fondi della comunità in ballo ??
Le "pietre dell'Etna",così interessanti per gli appassionati di vulcanologia, saranno nuovamente visibili oppure si perderanno nell'oblio del tempo ??
Quasi,quasi rinuncerei a questa nuova segnalazione se non fosse che,giorni addietro,mi ha chiesto informazioni (davanti il portone sprangato) una intera famiglia con bambini.
Letto il foglietto allegato in foto sono rimasti di stucco nel sapere da "quanto" il museo fosse chiuso e come eta fosse indicata la data di riapertura.
Mi è presa una rabbia impotente...ma poi mi sono reso conto come sia necessario cercare di segnalare tutto : per i nostri figli o nipotini che siano.
Grazie per l'attenzione.
Vincenzo Mannello