sabato 11 gennaio 2014

SI CAMBIA IL PELO MA NON IL VIZIO- TRA DEBITO E SOVRANITA' MONETARIA

Maccabei 1 - Capitolo 15 

Lettere di Antioco VII e assedio di Dora

[1]Antioco, figlio del re Demetrio, inviò lettere dalle isole del mare, a Simone sommo sacerdote ed etnarca dei Giudei e a tutto il popolo, [2]il cui contenuto era del seguente tenore: «Il re Antioco a Simone sommo sacerdote ed etnarca e al popolo dei Giudei salute. [3]Poiché alcuni uomini pestiferi si sono impadroniti del regno dei nostri padri, voglio rivendicare i miei diritti sul regno, per ricostruirlo com'era prima; ho reclutato un esercito ingente di mercenari e allestito navi da guerra. [4]E' mia volontà sbarcare nella regione, per punire coloro che hanno rovinato il nostro paese e desolato molte città nel mio regno. [5]Ora ti confermo tutte le esenzioni che ti hanno concesse i re miei predecessori, e tutti gli altri esoneri dai doni. [6]Ti concedo di batter moneta propria con corso legale al tuo paese;[7]Gerusalemme e il suo santuario siano liberi; tutti gli armamenti che hai preparato e le fortezze che hai costruite e occupi, restino in tuo possesso.[8]Quanto devi al re e i debiti che potrai avere verso il re in avvenire da ora e sempre ti sono rimessi. [9]Quando poi avremo preso possesso del nostro regno, onoreremo te, il tuo popolo e il tempio con grandi onori, così da render chiara la vostra gloria in tutta la terra».