mercoledì 7 agosto 2013

NOTIZIE DALLA SIRIA: IL MINISTRO RUSSO LAVROV DENUNCIA ALL'ONU IL MASSACRO DEI CURDI IN SIRIA

Ministro Lavrov

di Luciano Lago
“L’ONU deve condannare il massacro dei curdi per mano dei ribelli in Siria”, questa le dichiarazione fatta dal ministro degli esteri Russo, Seguei Lavrov.
Lo scorso 5 di Agosto, i miliziani salafiti del gruppo estremista al Nusra, che combattono in Siria contro le forze lealiste, hanno assassinato a freddo 120 minori e 330 fra donne ed anziani curdi nelle vicinanze della località di Tal Abyad, nella zona di frontiera tra Siria e Turchia.
“Spero che il consiglio di sicurezza dell’ONU condanni nettamente e senza riserve questi attentati terroristici; per quello che ci riguarda manterremo questa posizione,” ha affermato il ministro russo.
Il massacro si è verificato nella stessa zona dove a fine di Luglio i miliziani ribelli (di varie nazionalità) che combattono contro le forze lealiste siriane sequestrarono centinaia di abitanti della regione.
“Abbiamo visto vari membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU senza voglia di discutere degli attentati terroristici avvenuti in Siria, argomentando che, per quanto possa essere cinico, quelli che stanno commettendo queste azioni stanno lottando contro il Governo.
Questa posizione per noi risulta inaccettabile poiché il terrorismo si deve combattere senza adottare un doppio standard”, ha messo in risalto il ministro russo.  
Il ministro ha menzionato poi gli accordi sottoscritti nella riunione del G8 a Lough Erna del Giugno scorso nella quale si faceva un appello di  riunirsi e trovare un accordo per espellere i terroristi dal territorio della Siria.
“Se lasciamo tutto questo al caso ed i paesi occidentali (USA, GB e Francia) continuano a sostenere ed armare il fronte dei ribelli per proseguire i combattimenti fino al rovesciamento del governo, le forze lealiste ed  il così detto esercito libero siriano condurranno soltanto una guerra di sfinimento mentre il fronte di al Nusra ed altri gruppi terroristi ne trarranno beneficio”, ha sostenuto il Lavrov dopo una riunione con il suo omologo del Ghana, Hanna Tetteh.
In totale, dall’inizio della guerra in Siria, nel marzo del 2011, il numero delle vittime ha superato le 100.000 persone, secondo i dati più recenti diffusi dalle Nazioni Unite.
La Russia, con queste dichiarazioni del ministro Lavrov, conferma la sua posizione seria ed intransigente di appoggio alla Siria e nello stesso tempo smaschera l’ipocrisia ed il cinismo dei paesi occidentali che appoggiano e sostengono i terroristi per ottenere il rovesciamento del regime di al Assad, sgradito agli USA ed a Israele.
I ribelli siriani, miliziani di fede salafita e wahabita, ispirati dall’arabia Saudita e dal Qatar, sono stati  massicciamente armati e sostenuti dagli USA e dagli alleati (Francia e Gran Bretagna) con l’obiettivo di rovesciare il governo legittimo di al Assad, con il pretesto di “abbattere il tiranno”. Da notare anche la sostanziale complicità della Turchia di Erdogan che ha permesso il passaggio dal suo territorio verso il confine siriano di alcune migliaia di miliziani salafiti ben armati che si sono poi dedicati a massacrare i curdi che risiedono nel nord della Siria e che sono considerati una minoranza ostile al governo Turco e visti da questo come una possibile minaccia.
 In realtà i fatti hanno dimostrato che Assad gode dell’appoggio della stragrande maggioranza della popolazione siriana che sostiene gli sforzi dell’Esercito Nazionale Siriano di liberare il paese dai miliziani, distintisi per ferocia e crudeltà nei confronti della stessa popolazione civile, in particolare contro gli sciiti, i curdi  e le minoranze cristiane esistenti nel paese.
Incredibile la campagna di menzogne montata sulla Siria da parte dei media occidentali e dalle TV degli sceicchi come Al Jazeera ed Al Arabya per nascondere le atrocità commesse dai miliziani ribelli e per far apparire Assad come un “macellaio” del suo stesso popolo.
In Italia si sono distinti nella campagna di menzogne e manipolazione delle notizie sulla guerra in particolare Repubblica, Il Corriere della Sera, La Stampa ed i canali della RAI TV di Stato. Sicuramente i telespettatori italiani non avranno notizia della denuncia portata in sede ONU dal ministro russo, ci possiamo scommettere.
Da notare poi  il cinismo da parte di chi, come Obama e Cameron, sostengono  in teoria la lotta al terrorismo e poi chiudono gli occhi di fronte alle auto bombe, ai colpi di mortaio sulle abitazioni civili, alle stragi di popolazione civile che non si vuole assoggettare alle regole dei fanatici salafiti. Il tutto avviene per perseguire i propri obiettivi strategici di destabilizzazione della Siria, nell’indifferenza totale dei crimini e delle sofferenze patite dalla popolazione civile.