Nel mondo della dualità, della separazione, non può non-esistere l’interesse: purtrppo la costruzione di un nuovo mondo (o il tentativo di migliorare l’esistente) non può prescindere dall’egoismo sia individuale che collettivo (di gruppo), anzi ne delimita i confini e ne condiziona i comportamenti (di ognuno di noi, anche del più cosciente). Ciò premesso, è doverosa una successiva ri-considerazione critica della Storia per non vivere di false illusioni: è dalla notte dei tempi che l’umanità vive il sogno di un mondo migliore, il fatto che questo sogno, ancora ad oggi, permanga, vuol dire che non è stato realizzato; è quindi urgente chiederci “perché”, altrimenti questo sogno ce lo porteremo con noi trasferendolo ai nostri figli.
Dobbiamo smetterla di sperare, di dire “vorrei” e di cominciare a dire “voglio”; ma questo richiede costante auto-coscienza, che non appartiene per forza di cose a chi detiene una laurea, o altro, cioè non è un fatto solo di cultura (magari lo fosse), ma è il risultato di autoeducazione che attiene la sfera del pensiero autonomo: è un fatto che la cosa più difficile al mondo sia quella di “pensare con la propria testa”, autonomamente, proprio per questo la gente in generale “critica”, ma non si auto-critica: questa operazione di crescita costa fatica, ed è il vero motivo per cui tutti la evitano…il Sistema di Potere lo sa e lo incentiva in tanti modi, che sono sotto gli occhi di noi tutti (leggi: decadimento culturale collettivo: il Parassita cresce solo dove c’è decomposizione sociale/fisica/culturale/morale, ecc.).
“Io voglio” realizzare il mio sogno, meglio se condiviso ( e chi non vorrebbe un mndo migliore?): è questo l’atteggiamento mentale con cui intraprendere questa costruzione/ricostruzione di un nuovo tessuto connettivo sociale, il nuovo mondo che tutti sognamo, mai dimenticando che il muro dell’egoismo (istinto di sopravvivenza) del Sistema di Potere non ha alcun interesse a sponsorizzarlo: la Storia insegna che tutti coloro che hanno voluto elevare il livello culturale delle masse, prima o poi hanno fatto una brutta fine…
Lo scambio culturale è (dovrebbe essere) uno dei fattori di crescita, ma è proprio per questo che siamo qui, in così sparuto numero: capirne il perché è urgente per non ripetere sempre gli stessi errori; basta coi “vorrei” e consapevolmente dobbiamo dire “Voglio”, coscienti del fatto che solo un’assunzione di “responsabilità diretta” ci porterà al traguardo, a realizzare il vecchio sogno di un mondo migliore, non più delegando tramite la falsa “Democrazia diretta”, mai più: no, caro Daniele, la democrazia diretta non è TUTTO (bambino e acqua sporca), ma solo e soltanto l’acqua sporca con cui abbiamo irrigato e inquinato i nostri humus culturali, e il mondo odierno è il risultato evidente…
Mi pesa un fatto però, che si ripete purtroppo nella storia umana…ogni volta che si offre all’uomo di uscire dalla gabbia (matrix), qualche tempo dopo vi rientra …perché?
“il prezzo della libertà, è una eterna vigilanza”…ne saremo capaci?
Secondo me basta dire/dirsi ogni giorno “IO VOGLIO…” e metterlo in pratica, pre-vederlo, immaginarlo, viverlo, costruirlo, per non “sognarlo” mai più…
"ogni volta che si offre all’uomo la possibilitàdi uscire dalla gabbia (matrix), qualche tempo dopo vi rientra …perché?
"ogni volta che si offre all’uomo la possibilitàdi uscire dalla gabbia (matrix), qualche tempo dopo vi rientra …perché?
Pino