venerdì 12 ottobre 2012

UNA CRISI DIMENSIONALE


Uno stato non può essere laico, cosi come un uomo non può essere solo materialista.
la caducità dell'uomo è il problema l'aver separato e poi distrutto la parte spirituale dell'uomo ne ha determinato un materialismo laico che sta distruggendo (dopo lo spirito) anche il corpo solo quando ricomporremo il puzzle ci potrà essere la rivoluzione spirituale culturale e materiale una unicità  divisa per questioni di dominio... la democrazia (l'ennesima religione imposta che ti obbliga a recitare la preghiera dell'uguaglianza e guai a dire cose diverse perché sei subito scomunicato da puritani) è l'alibi perfetto per chi conosce alla perfezione i vari livelli di umanità e di consapevolezza che ne determinano l'escatologia dello spirito ma non tutta la popolazione mondiale si trova (ugualmente) nello stesso ciclo di conoscenza e di consapevolezza. Se non se passato per le diverse scuole non potrai accedere al livello universale.  Molta popolazione è pecora (con il massimo rispetto per l'animale) questa componente pur presentandosi nella forma "uguale" agli altri non ha ancora passato per tutte le classi necessarie a non aver bisogno di un "pastore". L'illusione della democrazia che potrebbe anche essere l'espressione finale della università della conoscenza in un autogoverno insieme a madre natura non è attuabile fin tanto che tutti non sono passati più volte per la purificazione e quini non avere più bisogno del pastore.  La consapevolezza non è una dimensione del tempo e quindi tanto meno dello spazio ma dello spirito che dovrebbe albergare nel tempio del nostro corpo. Se nella storia ci affanniamo a trovare un soluzione democratica "laica" stiamo solo imparando tale attività che non può trovare espressione compiuta in una dimensione prettamente materiale. Ogni verità ha sempre un riferimento storico caduto il quale sorge all'orizzonte un'altra verità più complessa ma mai definitiva e cosi via via di girone in girone, scalando le classi di consapevolezza. Uno dei motivi per cui si percepisce la "crisi" che addebitiamo a soggetti esterni o fenomeni storici e materiali di fatto è l'assoluta ignoranza (voluta) di non voler collegare l'annullamento spirituale dell'anima porta principale della conoscenza al mondo fenomenico costruzione della nostra storia, e di affidarsi unicamente allo strumento della mente che ci opprime con contenuti materiali e laici che può controllare. L'uomo è si sta autodistruggendo, ma non come immediatamente ci viene in mente ossia solo dal punto di vista materiale, ma semplicemente perché ha abbandonato la sua parte spirituale e la dimensione superiore, sviluppando solo la parte da schiavo e la parte temporale. 
Giuseppe Turrisi