giovedì 2 agosto 2012

LA BANCA ESISTE FINCHÉ TU AVRAI "FEDE" - "IO SONO IL SIGNORE EURO TUO "


LA BANCA ESISTE FINCHÉ TU AVRAI "FEDE" - "IO SONO IL SIGNORE  EURO TUO "
Il sistema bancario è basato sulla fiducia e come tutte le fiducie si fondano sulla "fede", ma cosa è la fede? Chiunque ha provato a darne una spiegazione o definizione ha finito per essere odiato. La fede non si spiega o c'è, o non c'è! La fede nasce da un contesto che ci ha "condizionato" a "credere" ad una religione, o struttura simile che in ogni caso poi "condiziona" la nostra vita e le nostre scelte.  Una delle fedi imperanti in questo secolo è certamente quella del "dio denaro" (o meglio moneta) a cui bisogna "credere e basta". Questa fede prevede, come ogni religione, la credenza di dogmi senza spiegazione (emissione "fiat man"), prevede dei sacrifici (tasse), prevede dei riti (F24), prevede delle preghiere (e dai direttore dammi questo prestito!!)  e sopratutto prevede una buona dose di guerra psicologica, con frequenti lavaggi di cervello.  L'esistenza di Dio, ha la necessita ontologica di una fede. L'uno non esiste senza l'altro. Uno rappresenta il trascendentale l'altro il trascendente, entrambi (almeno mi si conceda questo) frutto della rappresentazione della mente, non può essere dimostrata l'esistenza di dio senza che esista pure l'uomo e la sua mente che genera l'esigenza della dimostrazione.  Il "Dio"  esistere finché l'ultimo uomo avrà l'ultimo briciolo di fede, un minuto dopo che questa sparisce, non vi è più la necessità ontologia di un Dio. Parimenti si può fare un ragionamento del genere  con il "Valore" (DIO) , il sistema bancario (la religione), la banca (la chiesa) e tutto quello che fa esistere questo, la fiducia (la fede). L'inghippo nasce quando nell'errore del tempo, vogliamo "materializzare" questo valore per "conservarlo". Quando la moneta assunse la terribile funzione di "riserva di valore". Prima si conservava grano, sementi, legumi, ecc   per l'inverno, poi (purtroppo) quando la moneta divento mezzo di scambio "sempre" più accettato, la "riserva" dalla cose "reali e materiali", passo all'immateriale "fede" (denaro) sebbene sempre su supporto fisico materiale (moneta). Naturalmente qui c'è una delle "matrici di tutti i mali" poiché la "riserva" (che ha a che fare con il dominio del tempo) sarà l'elemento dietro cui nascondere la truffa del materiale sull'immateriale,  se ne occuperanno in forme diverse  (Steiner, Jefferson, Gesell, Pound, ecc). Ma andiamo con ordine, perché io conservo qualcosa?  Perché ho incertezza del futuro e quel qualcosa andrà a coprire delle esigenze che io prevedo di avere. Metto in dispensa un sacco di farina, e quando avrò fame la userò per farci del pane.  La previsione, per una eventuale incertezza (incertezza ed insicurezza su cui poi tutta la "ingegneria del consenso" ci giocherà per il controllo delle masse e della fiducia)  mi induce a "fare riserva". Ma questa riserva (di farina, di legumi, ecc) come tutte le cose del mondo deperisce (anche il ricordo deperisce, anche la carta su cui si fissano le idee per evitare che il ricordo si affievolisce, deperisce, brucia, marcisce, ec). Oggi la "riserva" viene effettuata direttamente con denaro (debito) virtuale al 98%  (fede pura) che diminuisce (non deperisce) per effetto dell'interesse da riconoscere al prestatore, che ne prosciuga la quantità in circolazione attraverso le tasse che sono un "pizzo" (tangente)  bello e buono che lo stato si è impegnato a riscuotere per conto terzi massacrando i suoi cittadini. Oggi non c'è il sacco nella dispensa che io posso andare a vedere e toccare con mano.  C'è solo la "fede" nella religione bancaria, di un qualcuno  che sta tenendo per noi (quanto è buono) una "riserva" di "valore" (in un "qualcosa" che è un debito)  che se in futuro si avrà bisogno la si potrà utilizzare per comprare i fagioli, ma questa "riserva" continua a diminuire in continuazione, al punto ché è meglio tornare ad avere il sacco di fagioli che deperisce almeno più lentamente.  Ma come mai tutto deperisce (anche le riserve) mentre il denaro cresce sempre di interessi? Il denaro dovrebbe rappresentare valore deperibile!! Certo che si, ma per spiegare questo si rimanda ai testi di Gesell, qui possiamo solo dire che sostenere questa ipotesi del "demurrage", viene presa per follia pura, poiché crollerebbe tuta la ingegneria industriale della finanza ( la finanza oggi è 80% del Pil Mondiale, fonte "Uscita di Sicurezza" di Giulio Tremonti) e chiuderebbero due terzi delle banche ed andrebbero a spasso tutti gli speculatori. La cosa interessante (sempre a livello di programmazione mentale sottile)  è che questa tecnica della moneta di ghiaccio la vogliono introdurre sulle monete complementari, strano molto strano, ansi chiarissimo, poiché stanno esplodendo le moneta complementari e fra poco saranno di grande necessità, magari le concederanno proprio con il "principio della deperibilità", cosi che non si possa fare (per il poveraccio) "riserva di valore", mentre il demurrage dovrebbe essere applicato a tutte le monete.  Se cosi si facesse, uscirebbe cosi tanto denaro in circolazione per paura che perda valore ché l'economia riprenderebbe con indici di crescita a due cifre, ma ciò comporterebbe anche inflazione, e tutto verrebbe rimesso in discussione secondo gli economisti classici (in effetti una soluzione c'è ma non è oggetto di questo articolo).  Per ovviare a queste forme inflattive derivanti da abbondanze monetarie,  si cerco di legare la moneta a sua volta a qualcosa di "raro" e stabile, ossia l'oro, che fu e ancora lo è, una moneta per eccellenza, e poiché, per la legge della rarità, una cosa più è ricercata e più è limitata più assume valore, divenne un riferimento (psicologico - "fede") soprattutto, subito dopo la seconda guerra mondiale. Infatti nel tentativo di regolamentare il "sistema bancario" o meglio il "sintema di emissione monetario"  si realizzò il Golden Standard (1944, purtroppo nello stesso contesto di Bretton Woods nacque anche il FMI e la BM) .  Come al solito le regole sono fatte per essere infrante sopratutto se chi li deve rispettare sono proprio dei banchieri. Infatti  l'emissione "felice" di moneta anche legata ad una "riserva rara e preziosa" come l'oro porto altri disastri. Non importava per l'utilizzatore della banconota controllare la quantità d'oro presente (ammesso che lo potesse fare) bastava solo "credere" che c'era l'oro (fede).  Poi, per una pura legge statistica (solo meno del 10% chiedeva la convertibilità ) la banca poteva emettere moneta in quantità superiore alla propria riserva  fin quando anche questa fu regolamentato (si fa per dire) oggi le banche creano moneta dal nulla utilizzando questo principio, in ragione del 2%,  accordo di Basilea II e III, (salvo altre novità). Tutto si regge sempre e solo sulla fiducia ("valore indotto"- G. Auriti) non importa infatti che ci sia "realmente" qualcosa a garanzia, ma semplicemente che tutti "credano che ci sia" questa in italiano si chiama " fede"             (del resto tutte le guerre psicologiche sono realizzate da "eventi più o meno inventati" e fatti passare per veri, con la propaganda, con il plagio della mente sociale collettiva; quando tutti credono che qualcosa sia vera, questa cosa diventa vera), salvo aspettare un miracolo che ano arriva mai.   Tutto questo diventò tremendamente sostanziale e sopratutto palese,  dopo il  1971 ossia dopo che Nixon pose fine al Golden Standard.  Secondo J.K. Galbraith il Golden Standard, anche se in vigore dal 1944, di fatto non fu mai effettivo se non per un anno e mezzo. La moneta è quasi sempre stata bancaria, o comunque in gran parte bancaria, in altri termini la banca ti fa un prestito "Fiat man" (creato quasi dal nulla) e quello diventa denaro (debito) solo perché  tu ci credi, peccato che poi la banca lo rivuole indietro con gli interessi. Ammesso di graziare la teoria degli interessi, questi dovrebbero essere chiesti solo sulla parte della riserva frazionaria, perché "moneta vera" e depositata, piuttosto che sull'intera somma (capitale prestato), ma lasciamo queste elucubrazioni costruite su una base, in ogni caso matematicamente folle.  Finché il popolo "crede" che  una banca con la sua moneta abbia valore, e compie i vari "riti religiosi bancari" (comprare, chiedere prestiti, pagare interessi,  pagare le tasse,  ecc) la banca esiste ed è vegeta, nel momento in cui quella banca perde la mia fiducia (BCE), quella banca non esiste più,  per esempi chiudo il conto e lo apro in un'altra "religione" ops!! Banca, oppure vado in un bosco e divento ateo (non uso più nessuna banca e nessun denaro).   Peccato che l'euro (moneta assolutamente fiduciaria) ci è imposto a corso forzoso, altro che liberismo, e ci sono imposte anche le penitenze conseguenti alla sua "adozione" (nel vero senso della parola). L'euro sta in piedi solo per le tasse che sono la sua copertura. Ora anche la "fede" sta vacillando e quando la fede vacilla arriva il terrore. La paura del mostro che terrorizza gli europei (o "dio" se si rompe l'euro cosa succede? niente assolutamente niente , o meglio quello che è sempre successo, si ricomincia con un'altra moneta, sperando nella onesta e serietà dei prossimi (ma i prossimo sono sempre gli stessi?) Portare alla disperazione, i propri "fedeli" è uno degli errori dei banchieri parassiti, ma come si sa la "fede" non si può "imporre" per lungo tempo. Tutto questo è sempre avvenuto, non è questione di oggi o di un passato prossimo, infatti avviene dalla notte dei tempi (saltando a piè apri il Deuteronomio per non attirarmi le Ire) sempre il grande Galbraith nel favoloso libro "l'età dell'incertezza" nel capitolo "ascesa e declino della moneta" raccontando come nasce il dollaro spiega come l'apertura di prestiti senza garanzia o con pochissima garanzia (oggi diremo riserva frazionaria) con grande gioia dei Banchieri  e della ignoranza  (in altri termini si potrebbe dire "fede") popolare, tuttora persistente,  era all'ordine del giorno, e siamo a fine 1700.  La fiducia è solo  un atto di previsione, senza la previsione (induzione del valore, quindi fede e fiducia) tutto il sistema cade miseramente. Io accetto denaro solo perché ho fiducia di poterlo spendere, nel momento in cui questo perde la mia fiducia cerco di cambiarlo e di non accettarlo più. É curioso scoprire come nella storia della moneta, diversi oggetti abbiano "rappresentato" e "conservato" valore assolvendo la funzione di moneta. Alcuni oggetti hanno dell'incredibile: conchiglie, ossicini, sale, pelli, bestiame, lavoro, avorio, biglietti dell'autobus, le carte da gioco, ecc , l'elenco è lunghissimo: La cosa che si vuole sottolineare  è che sempre c'è in gioco, la fede nell'accettazione del mezzo monetario. Senza la fede nel sistema monetario non si fa nulla, non esiste la moneta, e non ha valore. Il professor Giacinto Auriti nella sua analisi ha sostenuto che se il sistema monetario ha valore è perché il popolo gli da valore fiduciario. Succede però, che dopo tanti sacrifici e penitenze e sopratutto dopo tanto tempo che non arrivano miracoli, ma solo ulteriori penitenze che uno perde la fede. Oggi con questa crisi in Europa  i cittadini "euro-schiavi" stanno perdendo la" fede" nell'euro (che non avrebbero mai dovuto avere). Chi conosce,  soprattutto perché è il regista, ha già diversificato le proprie riserve( con altre valute o beni reali), e sta operando per rastrellare il più possibile, a danno di chi ancora non vuol capire che questa non è nemmeno una religione, ma una setta sanguinaria (suicidi). L'euro è un fantasma sanguinario che infesta l'Europa, prima bonifichiamo il sistema e lo sconsacriamo meglio è per tutti gli europei. Quante anime dopo l'inferno passeranno ancora per questo "purgatorio" con la certezza di "... riveder le stelle"? accademia della libertà  Giuseppe Turrisi