Di
Francesco Mazzuoli
Incontro
il mio interlocutore una mattina qualunque di Gennaio. Mi riceve in bagno, in
penombra. La testa floscia fa capolino
da un paio di mutande dozzinali,
consunte dall'uso. Occhio e croce avrà sui cinquant'anni, un ciuffo di
peli imbiancati e un'aria afflitta.
Perchè
ha deciso, finalmente, di parlare?
Mi
sento socialmente discriminato.
Discriminato?
Sì,
ovunque si fa propaganda a favore del pene omosex: oggi sono io il
diverso. Si guardi intorno: il maschio, soprattutto se normale, è una specie in
via di estinzione. Per me è finita.
Non
sia così drastico...
Non
vede che l'avanzata femminile ci ha tolto ogni spazio? Il maschio tenta
disperatamante di difendere la sua identità rendendo più marcato ciò che le
donne non possono avere.
E
cioè?
La
barba, che oggi portano tutti, e il pene: sempre più membri ricorrono alla
penoplastica.
Penoplastica?
Sì,
l'ingrandimento del pene per via chirurgica. Milano è la capitale mondiale
degli interventi.
C'entra
anche la pornografia?
Ovvio
che c'entra, non ti puoi più permettere di essere normale.
Si
spieghi.
Vengono
prese come riferimento le misure dei pornoattori. E poi devi essere sempre al
massimo, non puoi più nemmeno
invecchiare: devi durare a lungo ed essere sempre attivo come a vent'anni.
Pensi che io senza sostanze chimiche non funziono più. E mica solo io, anche i
ragazzi: ormai senza pasticca hanno un blocco psicologico. E poi sa quante
morti di cui non si parla sui giornali?
Addirittura?
Amici
di settanta, persino ottanta anni, strappati
alla bocciofila e stroncati durante l'amplesso. È una piaga sociale: sul
lavoro ci sono le morti bianche, a letto quelle blu.
Il
mio interlocutore scuote la testa e sembra ritirarsi ancora più in se stesso.
...Ma
è una battaglia persa, non sei mai all'altezza: è un modello virtuale
irraggiungibile, mentre il maschio reale non c'è più: o è omosex o è comunque
svirilizzato. E adesso c'è la concorrenza spietata dei membri di plastica e di
gomma. Ci sono donne che non viaggiano mai senza. Un maschio intero è un
inutile ingombro, meglio il suo attributo tascabile: si è passati dal toy
boy, al toy e basta.
Ma
di quale concorrenza parla?
È
mai entrato in un sexy shop? Non c'è penoplastica che tenga. E poi chi me la
paga? Mica la passa la mutua.
Non
si avvilisca...
Per
me è finita: pensi che sono addirittura bianco.
Non
la facevo pure razzista. Ritiene che siano favoriti i membri di colore?
Già
ci sovrastano per dimensione, e presto lo faranno per numero. Anche le
frontiere delle donne si sono aperte indiscriminatamente.
Come
vede il futuro?
E
come vuole che lo veda? Andiamo verso l'annichilimento totale del maschio
bianco e di tutto il suo portato identitario e culturale.
Ha
nostalgia per il passato?
Sì,
quando ho cominciato era tutto diverso. Oggi siamo costretti anche a depilarci
e ad essere addirittura videogenici. Si esiste solo per essere ripresi in
video. C'è qualcuno che rinuncia a fare le posizioni tradizionali, perchè
altrimenti non sarebbe a favore macchina.
Le
sarebbe piaciuto essere superdotato?
Forse,
ma ormai io sono super-datato.
Nemmeno
un messaggio finale di speranza per i giovani?
Non
c'è nulla da fare: siamo circondati da coglioni.