martedì 19 ottobre 2021

Raccontateci

 Sono circa 50 anni che La Sicilia mi ospita come lettore che dice la sua su svariati argomenti. Ho sempre riconosciuto (anche in altre sedi) a quello che ritengo essere, fin da giovanissimo, il mio quotidiano il rispetto del pluralismo delle idee ed opinioni differenti in tantissime occasioni. Pure in momenti drammatici (come gli "anni di piombo" od i vari interventi militari in Iraq, Afghanistan, Libia e simili) mi si è concessa la platea di "lo dico a La Sicilia" per manifestare profondo dissenso o critiche feroci alle decisioni assunte dal "potere" dell'epoca. Idem quando mi sono trovato in pieno accordo con le "battaglie" sostenute dal giornale e da alcuni giornalisti (Zermo in testa). Per non farla lunga, financo nel periodo del Covid 19 ho potuto criticare il governo Conte, il lockdown, il coprifuoco, il bavaglio ed il distanziamento imposto ai bambini e via dicendo .. poi, con l'avvento di Draghi, qualcosa è, pian piano cambiato. Lo spazio si è via via ridotto man mano che, esponenzialmente, aumentava quello concesso ai fautori "del pugno duro" contro coloro che, spregiativamente, vengono definiti e marchiati come NoVax e NOgreenpass. Medici, giuristi, industriali, professoroni e sindacalisti si sono serviti delle colonne del giornale per alimentare una vera campagna di odio contro chi, fondamentalmente, esercita un diritto costituzionale non vaccinandosi. Ricordare ad illustri professori che la sanità pubblica la pagano anche quanti non si fanno inoculare e che, quindi, diviene una castroneria pretendere di far pagare loro le cure per ricovero Covid, è rimasto possibile solo sui social, anzi su alcuni, visto che la censura liberal impera su Facebook e Youtube. 

Non discutiamo poi delle "firme" fisse de La Sicilia .. scrivono articoloni insultando i "reprobi" trattati da "terrapiattisti", ignoranti di bassa lega e pure deficienti da radiare dalle professioni esercitate, da affamare assieme alle famiglie e, magari da "prendere a cannonate alla Beccaris".
Come proposto da un essere immondo (che ha spazio sui media) il quale non è stato neppure "rimproverato" dalle istituzioni che dovrebbero rappresentare "tutti" gli italiani. 
Ultimo della vostra serie l'articolo di Claudio Corbino (edizione 15 ottobre) che si permette di intimare agli oppositori alla dittatura (oramai politica sotto la scusa della sanità) di non parlare di "libertà violata o negata" mediante il greenpass. Riempendo l'articolo di dati, frasi, concetti ed offese (più o meno latenti) banali e contestabilissimi pure da chiunque non sia in malafede e possa farlo. Cosa impossibile perché, è risaputo, quando un regime conta su un 80% di "consenso" (ottenuto con i ricatti ed il terrorismo mediatico pagato dal governo a spese di tutti),
lo spazio per chi si oppone si restringe sempre più fino allo strangolamento. Se non (ancora) fisico, magari territoriale. Infatti questo "signore" vuole relegare gli oppositori in un "cosmodromo lunare". Mentendo di sicuro, sono certo che lui preferirebbe un bel gulag stalinista ..

Vincenzo Mannello