venerdì 13 novembre 2020

DROGATI DI DEMOCRAZIA

DROGATI DI DEMOCRAZIA Da dopo la rivoluzione francese, giusto per dare un punto di inizio, siamo immersi in un incantesimo che è paragonabile alla droga, siamo convinti di poter gestire la tossicodipendenza, ma di fatto non solo non la gestiamo ma ci sta distruggendo. La democrazia quando la si contrae (come una malattia) la si porta fino alla morte e ti porta alla morte. Qualcuno diceva che nonostante le falle è l’unica forma di governo ancora perseguibile. Il problema che la democrazia auspica e prevede una popolazione adulta e consapevole del proprio futuro, della propria capacità mentre questa viene installate nei paesi (in Italia nel 1945) con precisi fini di dominio e colonizzazione. Essa di fatto è un cavallo di troia che dopo essere immessa in un paese di fatti lo sconfigge e lo porta alla distruzione. Ma allora cosa c’è che non funzione? Tutto nasce dalla conoscenza della natura umana delle sue debolezze e del funzionamento delle sue emozioni. Sebbene si abbia un riferimento altro come quello della “laocrazia” greca di fatto questa non viene o meglio non può essere applicata. Questo proprio perché la democrazia dovrebbe fare i conti con la formazione ed informazione reale di tutti i cittadini o per lo meno della maggioranza qualificata. Invece essa “gira” (non funziona) sulla base della manipolazione delle masse, per cui non è vero ciò che è vero, ma è vero solo ciò che i poteri che detengono in mano la comunicazione (il famoso quarto potere) influenzano la maggioranza imponendo dall’alto una verità da credere a prescindere se questa lo sia o meno. Per cui la verità è solo quello che la maggioranza crede sia vero, null’altro. Le democrazie degli ultimi 100 anni si basano fondamentalmente su questo. Le lobbies manipolano la maggioranza che vota di volta in volta i burattini che presenta, e questi per una manciata di spiccioli eseguono i voleri del potere internazionale, quello stesso potere internazionale che facendo guerre in giro per il mondo proclama di voler portare la buona novella della democrazia. Non basta “instaurare” le democrazie è necessario anche educare e creare cultura della democrazia altrimenti si cade ostaggio delle plutocrazie e dei poteri sovranazionali. Giuseppe Turrisi Salvatore