giovedì 23 gennaio 2020

Ciao, Luigino..

Ultimi giorni di battaglia prima del voto in Emilia-Romagna e Calabria, primo caduto : Di Maio. Ancora non si è neppure andati alle urne per delle elezioni (che sempre "regionali" sono) e già ci ha rimesso le penne un "segretario" di partito. Certo, Luigino settebellezze non paga soltanto il prezzo del prossimo disastro elettorale del M5S, neppure quello della continua emorragia di parlamentari (ex) grillini che sono volati altrove. Paga, nei fatti, la disinvolta e suicida giravolta verso il PD con allegata fiducia a badoglino Conte. Di Maio, forse realmente spiazzato dalla follia agostana di Salvini (ancora tale mi appare), non ha saputo (voluto o potuto) tenere ferme le briglie del movimento e, allentandole, ha permesso ai sinistrorsi più accaniti (Fico, Lombardi,Taverna e compagni vari) di imporre la linea della alleanza (graditissima a Mattarella) con Zingaretti e cattomunistardi vari. Con la inclusione di un Renzi divenuto improvvisamente ago della bilancia per il mantenimento delle poltrone governative e parlamentari. Linea sponsorizzata ed avallata a sorpresa persino da Grillo in persona, con un prepotente ritorno in scena che ha fatto "pensar male" riguardo la "sistemazione giudiziaria" di una vicenda familiare improvvisamente oscuratasi. Dulcis in fundo, Luigino paga pure la prepotente ascesa, reale e mediatica, dell "sardine" di Prodi/Santori che, impazzando tra piazze reali e televisive, hanno fatto scomparire il M5S dalla attenzione dello elettorato non militante.
E, probabilmente, pure da quello. 
Sono assolutamente certo che il Mattia Santori e le sue sardine non toglieranno un solo voto a Salvini, Meloni e neppure a quel che resta della Forza Italia di destra. Ne trasferiranno tanti dal M5S al PD, casa madre del novello messia comunistardo che, rilanciando la dottrina staliniana dello " impediremo agli italiani di ascoltare i populisti..etc", ha smosso le avvilite truppe di sinistra sotto il drappo rosso del "contro Salvini (e Meloni)". Ecco cosa paga Luigi Di Maio : l'essere stato il "capo politico" dei 5Stelle, non riuscendo a comandare davvero. 
Non so (al momento di scrivere) quando e come si attueranno le sue dimissioni. Ma tali sono e, se pure Salvini e Meloni dovessero vincere in Emilia-Romagna e/o in Calabria, non credo proprio il governo possa cadere. 
L' unico a perderci davvero, in ogni caso, sarà stato proprio lui..ciao !!

Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello