Da oltre 3 anni tormentano la opinione pubblica italiana ed europea con l’esito del referendum popolare che si tenne il (sempre più lontano) 23 giugno 2016 e che vide “a sorpresa” (solo degli incapaci “esperti”) vincere i fautori della fine del rapporto economico e politico tra Gran Bretagna ed Unione Europea.
Da allora una serie interminabile di trattative e traccheggi vari tra la premier Theresa May, vera e propria 007 al servizio dello Ueismo, e Juncker per evitare il rispetto della volontà popolare e la attuazione della “uscita” dalla unione.
Con il necessario conforto dei voti nel parlamento britannico della maggioranza dei deputati, ueisti doc strafottuti dalla scelta degli elettori.
Con Boris Johnson è divenuto premier un convinto sostenitore della Brexit ma i numeri dei conservatori e laburisti pro ueismo sono sempre quelli e, pertanto, anche lui ha dovuto trovare un nuovo accordo con Bruxelles per risolvere la insoluta questione del “confine” tra la britannica Irlanda del Nord e la Repubblica Irlanda.
Oggi i parlamentari nordirlandesi hanno preannunciato voto contrario all’intesa e, quindi, non si sa se la Brexit verrà ulteriormente “postdatata”, facendo ridere a crepapelle tutto il mondo non solo occidentale.
Cosa posso aggiungere sinteticamente ? Che hanno totalmente ragione i nord irlandesi !!
Se Brexit è, tale deve essere : completamente fuori dalla UE e, soprattutto, dallo UEismo !!
Con tanto di confine con chi, l'Irlanda, voglia consapevolmente restare in schiavitù ..
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello