lunedì 17 dicembre 2018

Povero Antonio, martire ueista forzato..

Premetto una preghiera sentita per evitare equivoci : tutti siamo dispiaciuti per la tragica morte di Antonio Megalizzi ma,almeno in Chiesa,non se ne faccia un martire dello UEismo come già si celebra sui media ueisti. Rispetto per le sue idee,ma pure per la "verità" degli altri, è necessario dimostrare se se ne vuole celebrare dignitosamente "vita ed opere".
Questo sfortunato giovane,assieme alle altre vittime,si è trovato casualmente a Strasburgo nel posto e nel momento sbagliato (come tutte quelle di tutti gli attentati terroristici,in qualsivoglia parte del mondo).. non è un "martire" di una causa (l'UEismo) per la quale non si è certamente sacrificato.  
Credeva nella Unione Europea e lavorava "per spiegarla e migliorarla" ? 
Buon per lui e per quelli (giovani e meno giovani) che ritengono l'Europa Unita un paradiso terrestre con qualche piccola stortura..
Peccato però che ci siano in Europa decine di milioni di sudditi forzati (mai sono stati effettuati referendum collettivi che abbiano sancito la entusiastica volontà degli europei a far parte della UE) che pensano esattamente l'opposto di quello che ci hanno detto pensasse Antonio sulle istituzioni comunitarie : più o meno il peggio del peggio !!
Inutile spiegare come e perché si è nemici giurati di questa dittatura tecnofinanziaria chiamata UEismo,non è questa l'occasione adatta.. è però quella in cui è necessario sottolineare lo sciacallaggio della politica ueista (e dei media collegati e sodali) che ha sfruttato il tragico evento per cercare di risollevare le scarse sorti dello ueismo messe a dura prova dai venti di rivolta contro Bruxelles che spirano tra le fasce popolari in Francia ed in altri stati.
Leggo,quasi con sgomento,di paragoni arditi tra lo sfortunato Antonio ed "i ragazzi del '99", quelli delle "5 giornate di Milano" e quelli delle "4 di Napoli",
passando pure per l'immancabile "lotta al nazifascismo".. Ai funerali sara suonato l'Inno alla Gioia di cui si è abusivamente appropriato la UE per allietare "urbi et orbi" la comunità dei paesi sottomessi..
Manca soltanto (non è detto che non arrivi) la beatificazione fatta da Bergoglio ed avremo il primo protomartire ueista nostrano fabbricato mediaticamente e pure contrariamente (lo spero) alla sua volontà di giovane serio,intelligente e che non voleva morire ammazzato per un Juncker !!

p.s. ma se una delle vittime fosse risultata schierata tra i "populisti ed euroscettici" (o,peggio, tra i nemici giurati dello UEismo) come pensate sarebbe stata catalogata dagli ueisti di cui sopra ??
Dubbi io non ne ho.."era simpatizzante dell'Isis ed è morta per fuoco amico,ben le sta" !!

Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello